L'allenamento

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"Non và ancora bene, riprova!" Gridó Sasuke contro Boruto che non riusciva a schivare gli shuriken che gli lanciava, ferendosi sempre piú. "Stia tranquillo maestro io non mi arrendo!" Gridó di rimando il ragazzo con un sorriso rimpicciolito dallo sforzo di rimanere in piedi nonostante le ferite per poi svenire. "Tks ora devo anche riportarlo a casa." Detto ció si caricó il ragazzo sulle spalle e lo portó a casa sua per farlo curare dalla moglie. "Cosa gli hai fatto!?" Chiese Sakura intenta a fasciare le braccia e il busto del ragazzo feriti dal marito poco prima, si sentí aprire la porta e si vide entrare Sarada nella stanza "Ciao mam-" Salutó la piccola di casa Uchiha prima di accorgersi di uno Boruto mezzo nudo sul suo divano e arrossire come non mai, Sasuke arcorgendosene chiese alla figlia di parlare in privato, arrivati in cucina le chiese senza tanti giri di parole "Ti piace non è vero?" "C-chi p-papá?" Chiese la ragazza con tutte le guancie arrossate "Boruto e non provare a dire di no perché me ne sono reso conto ormai da tempo" "Come ti viene in mente!?" Chiese la piccola "Perchè vi ho sentiti parlare l'altro giorno e se distingui il suo colore di occhi da quello di qualcuno come suo padre allora è perchè ti piace" La ragazza non rispose allorché il padre disse con un tono piú rassicurante "È un bravo ragazzo potresti dirglielo secondo me non ti rifiuterebbe" Sarada a questo punto che cercava di trattenere le lacrime a forza disse "Papà e se io non gli piacessi e se mi dicesse di no e se gli piacessa un altra e....e...?" Chiese la ragazza ormai piangendo "Tranquilla piccola mia lui non dirà di no e se lo fará io lo uccideró con le mie mani" Disse Sasuke poggiandole una mano sulla testa e sorridendole caldamente cosí finalmente sorrise anche la ragazza apertamente. Nel frattempo Boruto si era svegliato e era andato a salutare il sensei per poi tornarsene a casa dalla sua famiglia, quando sentí il discorso tra padre e figlia, ma sensa capire di chi stessero parlando, ci rimase un po'male perchè sperava di piacerle ma decise di non darlo a vedere soprattutto a Sasuke dato che era molto geloso della figlia, cosí entró e salutó il maestro e l'amica " Ci vediamo domani sensei mi raccomando non faccia tardi, ciao Sarada alla prossima" rivolgendo loro un sorriso a trentadue denti e avviandosi verso casa sperando di non essere stato scoperto.

Questo è un capitolo di apertura e per questo ho scritto cosí il prossimo sarà con i punti di vista dei personaggi.

Ci vediamo pandacorni FLUO

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