(P.O.V. Yuki)
Non riuscivo
ad aprire completamente gli occhi, mentre combattevo contro la luce forte della lampada nella mia stanza, che mi stava acceccando.Mi sono girata di fianco,cominciando piano ad alzarmi,Un dolore m'assale Sembrava che qualcuno, in quella notte tormentata da una violenta tempesta mi avesse distrutto.
Mi sembrava che qualcosa o qualcuno, m'avesse aperto le labbra con un forte morso ma allo stesso tempo pieno di desiderio è dolcezza.
Le lecco entrambe per constatarlo...
Erano appena spaccate, e bruciavano sanguinando lievemente, Scrollai le spalle e saltai fuori dal letto.Mi nascosi dalla luce del sole cominciando a riconoscere la stanza attorno a me.
Eravamo ospiti a casa del compagno della mia padroncina, per una breve "vacanza", E quello era l'ultimo giorno.
Continuai a tastarmi le labbra martoriate, e pensai di essermele morse nel sonno.
Ma in quella casa così poco famigliare, un pensiero lento e freddo cominciò ad entrare nella mia mente, e impercettibilmente rabbrividii.
Era stato sicuramente qualcuno; qualcuno molto vicino a me, ma non sapevo con certezza se era lui, dovevo avere almeno una prova.
Lo conoscevo, la strana e immediata sensazione che provavo in quel momento nei suoi confronti non faceva che convincermi di averlo sempre accanto.
Il suo sguardo su di me, e i miei ricordi insieme a lui, e le mie sensazioni senza alcuna pietà fornivano prove abbastanza esaustive.
Fra di noi, c'era un unico e stretto rapporto di fiducia, misto ad amore e odio da parte mia; e sapevo quali desideri e pensieri potevano esistere in lui.
In passato erano già successe tante cose.
Io in primo luogo, avevo pensato e commesso azioni che contribuivano a farmi rabbrividire in quel momento; Cercai di riemergere, e rimasi col mio primo pensiero,Era stato lui.
Le labbra spaccate potevano non sembrare chissà cosa, ma non era la prima volta che succedeva : Anzi spesso mi ritrovavo con piccoli lividi e succhiotti strani.
Vagai silenziosamente per i corridoi della casa, riordinando pensieri e fantasie.
Razionalmente era ridicolo pensare ad una sua reazione nei miei confronti, dall'altra era tremendamente affascinante.
Gemetti nuovamente quando mi sfiorai le labbra, I miei sospetti includevano per forza la sua presenza.
E Non era la prima volta che era così: sebbene prima di quell'anno appena iniziato ad accudire e aiutare in una cosa molto importante per lei Elizabeth.
Come sapevo dell'esistenza di un qualcosa o meglio qualcuno fissato a trovarmi ogni notte..
Forse l'avevo già conosciuto prima?.
Lo sentivo la sua aura oscura, e ora che tanto capivo quanto la sua importanza valeva per me.
soprattutto ora che la sua anima, si era unita alla mia e Non se ne sarebbe più andata.
Avrei potuto raccontare chiaramente ogni scossa, ogni lampo e tutto il desiderio che percorreva il mio corpo quando ero sola con lui.
Sulle mie labbra il dolore era più intenso, sotto la violenza delle mie dita.
Quello che stava arrivando era un ricordo cosciente, nitido e chiaro.
Ed improvvisamente Eccolo, lui il mio demone, affianco a me, anche prima di quella sera nella casa del suo padrone.
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IL Demone Del Sesso
Fanfiction@ SEBASTIAN_ELIS È una Fanfiction, una delle prime che avevo scritto e poi lasciato in un quaderno fin ora ed è dedicata in collaborazione con @SEBASTIAN_ELIS @GiadaKiraChan @Angeler17 @Giuliasebby2