O tu, giovane donna

68 15 12
                                    


Non lasciarti ammaliare
dalla somma sofferenza
che questa lacrima tanto ostenta,
ma contempla piuttosto
la tua immagine
in quel piccolo scorcio di universo riflessa,
ammira il tuo sorriso incandescente
che come fuoco d'inverno
riscalda il cuore di chi fortunato
rivolge il suo sguardo
a cotanta meraviglia,
lasciati incantare dalla profondità
dei tuoi stessi occhi,
nascondiglio di mille stelle nude,
che più dell'eruzione di un vulcano
e dello scorrere lento di un fiume
sono riverbero di luce divina,
osserva le mille costellazione
che nascono dai nei del tuo corpo
e che di gran lunga son più belle
di quelle che la notte vestono
il cielo stellato,
scorri le tue dita
tra i nodi dei tuoi capelli fragili
e respira il profumo di donna che in ogni dove portano con sè,
percorri chilometri
tra le insenature della tua pelle
così sporca di vita
e affronta le montagne russe
delle tante curve tue
che non ami certo,
non desiderar mai
di esserne più poca
perché di te
nemmeno un atomo deve
andare perso.
Tu che sei perfezione di incastri,
massimo esponente
della forza della natura,
non pianger tu,
o giovane donna.

A Modo MioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora