New York, 3.00 del 27/07/2009.
Jack era nella sua stanza, sveglio con i sintomi di un tremendo post sbornia, lo sguardo dalle palpebre socchiuse perso nello schermo vacuo del televisore. Ogni tanto cambiava canale, tra un conato di vomito e l'altro. Sul tavolo c'era ancora mezza bottiglia di birra. La finì tutta d'un fiato.
Tentò di alzarsi e di raggiungere il letto, vacilló e cadde due volte, poi, una volta raggiunto il letto vi si lasciò cadere. Volse lo sguardo al comodino, una cornice custodiva una foto di sua figlia, aveva 8 anni e lui non la vedeva da 3. Affianco ad essa era adagiato un libro aperto, la copertina rivolta verso l'alto, "Il Libro dei Sogni", di Jack Kerouac. Aveva scoperto il suo omonimo solo qualche settimana prima leggendo un romanzo di Bukowski. La tentazione era forte, lui amava leggere, lo faceva sentire libero, fuori da questo mondo, ma non ne aveva la forza, la sua mente era altrove, parzialmente offuscata dall'alcool.
Chiuse gli occhi e cercò di non pensare a nulla, era un trucco che gli aveva insegnato sua madre molti anni prima, anche se non avrebbe mai immaginato che sarebbe finito ad utilizzarlo per ignorare il mal di testa dato dai troppi alcolici. Tutto ciò che vedeva era il vuoto, il profondo baratro che divide il mondo dall'universo, il giorno dalla notte, la vita dalla morte, il nulla dal tutto.
All'improvviso sbarró gli occhi, iniettati di sangue, cercò di alzarsi ma il suo corpo non rispondeva, inizió ad iperventilare ed a sudare, la canottiera gli si era appiccicata alla pelle. Chiuse gli occhi, li riaprì e, in un batter d'occhio (letteralmente), era tutto finito.
Si alzó dal letto ancora tremante, andó in bagno, si sciacquò la faccia, dopodiché si avviò verso la porta, prese la giacca ed uscì. Non si voltò nemmeno per un istante a guardare quel letto maledetto, 'Neanche Orfeo avrebbe dovuto', pensó tra sé e sé.
*Ciao a tutti e grazie di aver letto la mia storia, spero vivamente sia stata di vostro gradimento. La seconda parte della storia uscirà nel prossimo capitolo, spero continuerete a leggere*
*Se avete dei consigli, dei pareri o delle critiche riguardo alla storia scrivetemi, sarò lieto di rispondervi (spero in maniera esauriente)*
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L' Assordante Silenzio Della Notte
General FictionRacconti di ordinaria follia? Nah, non sono il vecchio Charles, anche se devo ammettee che il mio stile di scrittura é fortemente influenzato dal suo, essendo il mio autore preferito. Ma voi, credete in Dio? Credete nella vita oltre la morte? Credet...
