12» lite

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lunedì mattina, 7.20

'driiiin driiiin' sento il suono della sveglia che come sempre suona alle 7.20 precise.
mi sembra di essere in una serie tv, in un libro. vedo il sole che entra dalle tende nonostante sia inverno, in più si vede che mia mamma ha già aperto tutte le ante di prima mattina perché non mi sono accorta di niente.

mi alzo velocemente e mi metto un paio di jeans strappati un po' sul ginocchio, un maglione di lana color panna bello largo e i miei amati ugg neri. sono le 7.40 e finisco di fare colazione con la mia tazza di tè così mi rimangono giusto 10 minuti per mettermi il fondotinta e un po' di correttore prima che arrivi Simone per portarmi a scuola

giorgia è qui da me dato che simone deve portare anche lei
"come sarà rivederlo dopo una serata del genere eh non vi siete neanche visti o sentiti ieri" mi chiede "no, non l'ho sentito e non so se voglio sapere come sarà oggi in macchina con lui"

speravo solo che lui si ricordasse di tutto in un certo senso e che quello che era accaduto non era perché era ubriaco

mi arriva un messaggio con scritto "sono qui fuori" è simone

usciamo di casa

"ehi" diciamo sincronizzate entrando in macchina,Giorgia si siede in parte Simone mentre io salgo dietro

"SIMONE COME È ANDATA SABATO" gli chiede Giorgia curiosa

"zia non mi ricordo un cazzo" risponde lui
"ah quindi proprio niente" dico un po' dispiaciuta ma senza farmi notare

arriviamo a scuola e ognuno va nella sua classe e iniziano le lezioni

simone's pov
"Giorgia ti devo parlare" dico io alla mia compagnia di banco
"dimmi tutto" mi risponde
"in realtà mi ricordo tutto di sabato ma forse non sono diciamo pronto" le spiego

all'improvviso il professor Hercul Parron di francese ci riprende poiché stavamo parlando durate la lezione quindi continuiamo il discorso a bassa voce "vabe vi siete solo limonati..un paio di volte O TIPO SETTE VOLTE DI CUI UNA DAVANTI A TUTTI" dice lei
"ed ora come faccio a dirglielo che mi ricordavo,poi cosa succederà" dico liberamente e Giorgia si limita solo a sorridere e alzare gli occhi al cielo per poi dire "sei un caso perso simo". non me la prendo, in fondo è vero...

a ricreazione sono uscito con il mio solito gruppo, ormai anche Valentina è dentro.

vedo che un sacco di gente ci fissa. COSA POSSO FARE ADESSO? VOLETE VEDERE ANCORA UN LIMONE NON SO.

quando mancano 5 minuti chiedo a valentina di venire un attimo con me che le dovevo dire una cosa. così ci allontaniamo e inizio a parlarle "senti.. io in realtà mi ricordo di ieri eee non te l'ho detto perché magari non mi sono sentito pronto e responsabile anche se non di un qualcosa in preciso" poi mi interrompe e dice "si, un po' l'avevo capito però non mi piace questa storia delle scuse e delle bugie che poi mi dici e di tutte le tue motivazioni del cazzo. puoi darmi della isterica, perché oggi effettivamente lo sono un po', però non stiamo insieme e con me non devi trovare nessuna giustificazione. detto questo sta per suonare, ciao. oggi viene a prendermi mia mamma. grazie per il passaggio di stamattina."

si gira e se ne va.
sono un coglione.
ma che cazzo me ne frega, ho 18 anni e non mi va di farmi comandare da una ragazza. mi interessa però non posso farle da cagnolino.

"GIORGIA" urlo per farla venire con me
"che c'è?" mi domanda e ovviamente le do una risposta "di a valentina di non cercarmi più e che non voglio essere il suo cagnolino. dille anche che se è nervosa non deve riversare tutto su di me. ah e anche che non sono il suo passatempo ad una festa dove l'ho invitata. e pure che se volessi avrei altre mille ragazze da farmi invece che farmi lei tutta la sera. e pure che.." mi interrompe "CALMATI. innanzitutto queste cose potresti dirle a lei direttamente e poi cosa è successo?" e le riporto testuali parole della sua amica del cuore.

dopo aver capito di cosa stavamo parlando dice "era nervosetta.." così dico "ma non può per qualsiasi cosa che dico o faccio dire che non va bene. ci conosciamo da neanche una settimana e pretende di essere la mia ragazza e avere tutto il controllo di quello che dico?" "tu lo sai che non è così in realtà" "no, non lo so e non voglio mai saperlo. io non voglio più continuare a conoscerla" così sento il suono della campana e andiamo in classe.

giorgia's pov
non posso più insistere con loro... se continuo potrei rovinare la mia amicizia con entrambi e non mi va. hanno ragione entrambi, chi più e chi meno ma perlomeno ognuno ha le sue buone motivazioni.

da MejorAmiga😛🌵🧡: gio, oggi viene mia mamma. vieni con noi?
a MejorAmiga😛🌵🧡: va bene, grazie nana❤

non la chiamo quasi mai nana... la chiamavo così quando eravamo più piccole.

torno al mio posto in parte a Simone e comincia la penultima ora di lezione.

COME UN FILM || BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora