Oggi il sole è caldo sulla pelle, ma questo debole venticello non fa altro che darmi capelli da masticare, i miei.
Cammino da ore, e guardandomi intorno non riconosco nulla. Di solito andarmene in giro per ore calma i miei turbamenti, lenisce temporaneamente tutte le ferite. Avevo deciso di restare fuori dalla vita degli altri, volevo restare fuori dalla mia. Se solo riuscissi ad individuare il momento esatto in cui tutti i miei propositi sono andati in fumo, sarebbe più facile riprendere il controllo. Il totale controllo.
Tutto è cominciato troppo in fretta, risucchiadomi in una realtà che, ancora oggi, stento a comprendere. Le mie capacità cognitive sembrano completamente fuori fase.
"Questo è ciò che accade? "
La verità è che non ho mai amato niente e nessuno. Ho sempre pensato che, nel mio cervello, mancasse la rotella che fa scattare il meccanismo. Eppure, per assurdo, è l'unica cosa che bramo disperatamente. Come se un sentimento potesse annullarne un altro.
Dolore. Il dolore invece lo sento, l'ho sempre sentito. La pena, come un macigno sul cuore che non lascia scampo.
Se solo riuscissi a trovare il modo per perdere il controllo. Totalmente.
Nella testa una sua poesia riesce a darmi sollievo: "Se non ami non vivi. Se non vivi non muori."
Ah! Si è sempre trattato solo di questo : Amare o morire! Amare e Morire. Eppure credo di aver saltato un passaggio, un particolare fondamentale... "Come lo si riconosce?" mi domando ripensando a tutta la strada che ho fatto.
Mi chiamo Eva e questa è la mia storia.
