Capitolo 7

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Sono ore che stiamo correndo ed è quasi sera, sono così stanca anche se ci siamo fermati per pranzare e riposarci non so quanto tempo fa, che mi sembra una vita. Non ho l'orologio e non voglio chiedere l'ora per non sembrare stanca, per non sembrare debole davanti a loro, specialmente davanti a Boruto che ha continuato a parlare del più e del meno tutto questo tempo, mentre Mistuki e il sensei gli rispondevano quasi a monosillabi; sebbene i suoi discorsi sulle nuove tecniche che sta imparando o su come avrebbe potuto battere facilmente i ninja dell'esplosione, sia quelli che stavano scappando sia quelli che li avevano intrappolati, mi rechino un certo fastidio per l'arroganza del contenuto, la sua voce mi rilassa e mi invoglia a continuare nonostante sia così stanca e abbia le gambe a pezzi oltre che la mente.

Passato ancora del tempo che a me sembra lunghissimo, scendiamo dagli alberi, ci mettiamo tutti sulla stessa riga all'incirca, e continuiamo per il sentiero che nel buio fitto compare bianco come neve, mentre i tre continuano a chiacchierare e io non spiccico parola. Ancora qualche chilometro e sono esausta ormai, lo so che non dovrei farlo per sembrare forte quanto loro, però 'sti gran cavoli:

-Quanto manca?- interrompo nel bel mezzo del discorso Boruto. Non so neanche di cosa stesse parlando, ma quando la sua voce si ferma compare un vuoto.

-Pensavo che fossi diventata muta, Sarada. Non parli da ore...- sento i suoi occhi azzurri su di me.

-Siamo quasi arrivati. Manca circa un chilometro- mi risponde Konohamaru.- e sono contento che tu abbia riacquistato la voce.- Sul suo volto compare un leggero sorriso su cui si riflette la luce opaca della luna.

- E che ore sono?- Continuo.

-Sono le nove e mezza; per le dieci dovremmo arrivare.

-Grazie

-Stanca?- mi chiede Mistuki.

-Un po'. Te no?-

-Assonnati di sicuro.- risponde Boruto al posto suo.

-Ma a proposito di dormire, com'è tu non hai dormito 'sta notte?- mi viene in mente quando l'ho incontrato questa mattina, era già stanco; mi chiedo come sia arrivato incolume con tutta la strada che abbiamo fatto.

-Chi ti ha detto che non ho dormito?- è leggermente stizzito e non mi viene in mente nessun motivo per cui dovrebbe esserlo.

-Ti si vedeva dalla faccia- continuiamo a correre -ma soprattutto dalle occhiaie.- Mistuki ridacchia e io sorrido.

-Guarda che io stamattina sembravo assonnato perché mi sono svegliato all'ultimo momento, solo questo.- Konohamaru si ferma improvvisamente e noi subito dopo di lui.

-Dormito o non dormito, adesso potrai riposarti in ogni caso.- appena finisce la frase alzo lo sguardo da terra e mi ritrovo davanti a una villa alta quattro piani approssimativamente, all'incirca una trentina di balconi dal primo sguardo, e forse il doppio delle finestre. Non capisco come possa una sola persona vivere in una casa così grande, che tra l'altro è per le vacanze; lo trovo immaturo spendere così tanti soldi per una cosa del genere invece di aiutare gli altri. Forse più soldi hai, più ne perdi il valore.

-Beh, che aspettiamo?- Boruto scalpita, spero, dalla voglia di vedere Tento e non la casa.

Si avvicina alla porta e suona. Qualcuno sta per aprire, poi sento una voce lontana che gli dice di fermarsi. La porta viene spalancata.

-Finalmente siete arrivati! Pensavo vi foste persi.

Davanti a un maggiordomo c'è un ragazzo ed è lui che pronuncia queste parole. È alto poco più di me, ma poco meno di Boruto, porta dei capelli arruffati tra il rossiccio e il castano, gli occhi marroni sono luminosi, come se fossero sempre in cerca di qualcosa. Indossa un paio di jeans neri morbidi, ma non troppo larghi da non far notare le sue gambe magre con un accenno di muscoli. Porta una t-shirt blu elettrico larga con sopra una felpa nera. Deve essere Tento, anche se non assomiglia per niente a quello che mi appariva un bambino due anni fa. Adesso si che sembra abbia la nostra stessa età.* Boruto lo abbraccia.

-Beh, lo sai che non ci perderemmo mai. In fondo siamo stati scelti per scortarti.- Gli risponde. Entriamo.





*L'età di Tento non è specificata dai mangaka, per cui mi sono presa la libertà di sceglierla a mio piacimento, dando come spiegazione al fatto che nel manga Tento sia molto più basso di Boruto, un ragazzo ancora non sviluppato.



Mi scuso per il capitolo un po' corto ma mi farò perdonare quando avrò finito di studiare storia.




Ultima cosa giuro: vorreste anche uno o più capitoli dal punto di vista di Boruto?

Qualsiasi distanza era troppa vicino a luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora