Ermal aveva smesso di vomitare ed era seduto sul letto di Fabrizio, mentre l'altro era alla finestra che fumava una sigaretta.
La tensione che gli era passata durante l'esibizione ora era piombata di nuovo su di lui.
Erano due cantautori onesti e non si meritavano tutto ciò.
Fabrizio non poteva credere a tutto quello che gli stava succedendo.
-Ma che ore sono?- chiede Ermal ad un tratto così da distogliere Fabrizio dai suoi pensieri
Il romano prese il cellulare dal mobile marrone posto vicino alla finestra e lo accese per vedere l'orario -Sono le 5.30 del mattino.-
Ermal si passò una mano sul volto e sospirò pesantemente per poi alzarsi dal letto di Fabrizio -Ti ho rubato ore di sonno, ora è meglio che io vada.- disse il riccio mentre camminava
Fabrizio però gli prese il polso e lo fermò prima che lui se ne potesse andare via e poi gli disse -Non te ne andare ti prego, non voglio stare qui da solo, e poi non ho sonno, quindi non mi hai tolto nulla.-
Il ragazzo di fronte a lui sorrise leggermente mentre lo guardava ancora -Allora resto dai.-
-E poi è meglio che resti qui, perché non stai nemmeno bene.-
-In effetti hai ragione, ho ancora lo stomaco in subbuglio.- disse per poi appoggiarsi alla finestra accanto a Fabrizio
-Vedrai che domani tutta questa situazione sarà risolta.- disse il romano guardando fuori dalla finestra e buttando fuori il fumo della sua sigaretta
Anche Ermal guardò fuori, il sole ormai stava per sorgere e loro non avevano chiuso occhio.
-Domani sarà una giornata dura me lo sento.-
-Sì ma si risolverà tutto.-
Ermal lo guardò come per cercare rassicurazione e di tutta risposta Fabrizio lo abbracciò -Ne usciremo.-~~~
Il giorno seguente non fu dei migliori per i due, avevano appreso che erano stati sospesi perché si doveva attendere il verdetto ufficiale.
Questa cosa non andava giù ai due, che difendevano a spada tratta la loro canzone e la loro partecipazione al festival.
-Tutto questo è inaccettabile, non possono eliminarci, la canzone è totalmente differente dall'altra.- disse Ermal mentre erano a cena
Fabrizio se ne stava con lo sguardo fisso nel vuoto, aveva mangiato poco e nulla, il suo stomaco non ne voleva sapere di introdurre qualcosa da mangiare, si rifiutava categoricamente.
Ermal notò questo suo comportamento e questo suo silenzio e decise quindi di rassicurarlo e portò una mano sulla coscia dell'altro, proprio come il giorno prima, ma questa volta la reazione fu diversa, Fabrizio la scostò violentemente -Non mi toccare.- disse lui poi, prima di alzarsi e lasciare la sala comune dove si teneva la cena
Ermal restò a fissare la sedia di Fabrizio, incapace di dire o fare qualcosa, non si sarebbe mai aspettato una tale reazione da parte da parte sua.
Decise quindi di finire la sua cena e di andare poi a fare una passeggiata sul lungomare di Sanremo, per poter guardare le stelle e starsene un po sulle sue.
E così in poco tempo si ritrovò a camminare da solo sotto il cielo di quella città che gli aveva dato tanto ma che gli stava anche togliendo molto.
Ermal decise di sedersi su di una panchina che si trovava di fronte al mare, non era illuminata ma riusciva a vedere il mare muoversi lentamente in quella sera così fredda.
Si accese una sigaretta che aveva estratto poco prima dal suo pacchetto e mise poi una gamba sull'altra.
Se ne stava lì al freddo a pensare a tutto quello che gli stava succedendo in quei giorni e si fermò a pensare che la vita non gliene dava una giusta.
Non aveva mai avuto una vita facile lui, sin dai primi anni di vita era stato messo alla prova.
Nonostante ciò era riuscito a costruirsi un carattere forte e tenace, ma non tutti sapevano che oltre quella parte forte ce n'era una debole e sensibile che tutti potevano scalfire con una semplice parola o un semplice gesto.
Ermal era anche questo, ma non tutti lo sapevano.
-Sapevo che ti avrei trovato qui.- disse una voce alle sue spalle, una voce roca che lui saprebbe riconoscere tra mille
Ermal si girò con ancora la sigaretta tra le labbra e si fermò a guardare la figura snella di Fabrizio che se ne stava nella penombra.
Osservava anche lui il mare che si muoveva, nonostante il buio poteva vedere i suoi occhi che guardavano di fronte a se.
Il ragazzo poi si sedette al suo fianco -Scusami per il mio comportamento di prima, non avrei dovuto trattarti in quel modo.-
-Non devi scusarti assolutamente, capisco che sei teso, anche io lo sono, questa situazione fa male a tutti e due.- disse Ermal guardando ancora il ragazzo
Fabrizio portò una mano sulla spalla del ragazzo e la strinse -Solo tu ora ci sei al mio fianco, solo tu ora mi puoi aiutare a non cadere.-
-Ed io ti aiuterò, sei mio fratello, e ti difendo, ti aiuto, basta che mi chiami ed io ci sono.-
Ermal vide che Fabrizio sorrideva e questa cosa lo rasserenava, voleva vederlo sempre così, sorridente.
-Torniamo in hotel?- chiese Fabrizio abbassando lo sguardo -Altrimenti qui fuori rischi di prende la bronchite.-
-Sì hai ragione è meglio se rientriamo.-
Detto ciò i due si alzarono e a passo lento camminarono verso il loro hotel.
Gli umori erano a pezzi ma i due non dovevano darlo a vedere, dovevano mostrarsi forti dinanzi a quella situazione.
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vita nuova|| MetaMoro
FanficDice il detto «gli opposti si attraggono». Ermal e Fabrizio invece non sono per nulla opposti. Cosa succederà tra i due cantautori? L'esperienza di Sanremo sarà per loro l'inizio di un qualcosa di nuovo? l'inizio della vita? una vita nuova.