capitolo 4

117 8 4
                                    

Scesi dall' autobus in fretta e furia, percorsi il tratto di strada che mancava dalla fermata a casa mia con una velocità che a the flash gli facevo i baffi. Aprii il cancelletto e salii la mini rampa di scale facendo due scalini alla volta, raggiunsi la porta di casa e la aprii con una spallata, scordandomi come sempre del tappeto che mamma metteva per pulirsi le scarpe inciampai e finii lunga distesa per terra, davanti ai piedi di mia madre. Lei ferma immobile come al solito mi guardava dal basso verso l'alto con uno sguardo da: questa volta non te la faccio passare liscia cara mia.
Mi alzai in piedi con un balzo degno di una campionessa olimpionica, con una velocità supersonica dissi a mia mamma:
"Ciao mammaa scusa per il ritardo sai come è... i... i piccioni erano in mezzo alla strada ed hanno dovuto chiamare la.... la.... la.... ho perso la cognizione del tempo perdonami vado subito a fare la doccia." Dissi camminando spedita verso camera mia per prendermi il cambio, aprii la porta della mia camera decorata da piccoli fiorellini rosa e azzurri, adoravo la mia camera era l'unico posto in cui nessuno rompeva le scatole, andai verso la grande cassettiera adossata al muro, aprii il primo cassetto dall'alto e presi l'intimo, un semplicissimo paio di mitande ed un reggiseno nero, andai verso il bagno, aprii del tutto la porta semichiusa, regolai l'acqua su calda, mi spogliai ed entrai dentro la doccia, mi lavai i capelli ed il corpo ed uscii in fretta e furia dalla doccia, mi avvolsi nel mio bellissimo accappatoio firmato hello kitty ch e mia mamma aveva gentilmente preso per me al mercato, mi asciugai per bene ed alla fine mi misi l'intimo, aprii la porta del bagno e mi infilai furtivamente dentro la mia stanza, aprii il grande armadio (rigorosamente a fiori) e dentro la mia testa già si formava il fatidico pensiero: " non ho niente da mettere" nahhh non è vero di cose da mettere ne avevo fin troppe, cominciai a cercare tra l'enorme montagna di vestiti che avevo accumulato fino a quel momento: maglie smarrite chiuse dentro all'armadio da secoli, leggins e jeans comprati al mercato, maglie prese ai concerti... si era definitivo in mezzo a tutto quel casino di cose da mettere ne avevo troppe, stetti per 10 minuti buoni ad accatastare cose sul letto che avrei messo via il giorno dopo, oppure avrebbero fatto a cambio: sedia letto, letto sedia... facile no? Dopo il rammarico iniziale presi le prime cose a caso dato che non avevo molta voglia di pensarci, presi dei jeans neri con un paio di strappi sulle ginocchia, la maglia che avevo preso al concerto di thomas ed una felpa nera con la scritta fake love in rosa, misi tutto assieme e lo accompagnai con le mie splendide adidas con le rigature (?) Rosa pesca, uno leggero sguardo allo specchio e... si direi che ci siamo.
Riandai verso il bagno con i capelli gocciolanti che bagnavano totalmente la mia bellissima maglia, presi il phon e cominciai ad asciugarli, da notare che i miei capelli erano veramente lunghi dato che mi arrivavano circa a metà schiena, ed avevano impregnato di acqua la maglia... piccola nota per il futuro mai mettere una maglia con i capelli bagnati.
Asciugai i capelli (e anche la maglia) e decisi di truccarmi leggermente, non sono mai andata matta per il trucco specialmente quello pesante, misi solamente un po di fondotinta, un po di mascara ed il mio immancabile burrocacao alla fragola preso al tosano, un'ultimo sguardo allo specchio per decretare semplicemente che ero pronta per andare, andai da mia mamma che era già totalmente pronta in abito da sera... ma io dico sai che a questa dannatissima "festa" ci saranno bambini e come TUTTI gli anni ti macchieranno il vestito, NON METTERLO salvati la vita ascoltami donna. Ah... mia mamma è irremovibile sceglie di gare qualcosa e fa come vuole lei.

È La Musica Che Ci Lega Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora