Capitolo 1

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Mi risvegliai ancora con il mal di testa assurdo, a causa della botta che presi ieri sera.

Sono esattamente le 6:30 e oggi è il mio primo giorno di Università, Inchae'Allah studio lingue tra cui Arabo, Inglese e Turco.

Alle 7:00 già sentì le grida mattutine di mia madre, fatima dal piano inferiore.

«Benti Wiam, svegliati su!»

«Mama sono già sveglia» dissi dirigendomi verso il bagno.

Mi lavai e feci una doccia rilassante e calda. Appena finito, andai verso l'armadio e optai per una camicia lunga fino alle ginocchia blu mare con delle sfumature in bianco, un paio di jeans neri, delle converse bianche e infine il mio amato velo nero abbinato ai jeans.

Mi misi un po' di mascara e un lucidalabbra, giusto per non sembrare uno zombie.

Guardai l'ora, sono le 7:30, ho giusto il tempo di fare colazione, così scesi giù prendendo la mia borsa, feci colazione e salutai la mia carissima mamma con due baci sulla guancia.

Arrivata all'Università parcheggiai la macchina, feci un profondo respiro e entrai.

Ya Allah, c'è una marea di persone, italiani e tantissimi stranieri.
Andai in segreteria e mi feci dire dove si trovava la mia aula.
Vidi dei ragazzi entrare e decisi di seguirli.

Mi sedetti vicino ad una ragazza dai capelli castani e mossi con degli occhioni color verde smeraldo, che dire, bellissima Mashae'Allah.

«Buongiorno ragazzi.. allora mi presento, il mio nome è Salim e sarò lieto di  farvi da professore quest'anno.. Per capirci meglio, è il mio primo anno di insegnamento e spero di essere all'altezza» disse il professore presentandosi.

Si vede che non è italiano, sia dal suo accento che dai suoi lineamenti, mentirò se dico che non è bello.

Oltre ad essere un professore è anche giovane.

Quando finì la lezione scesi giù per prendere un caffè giusto per svegliarmi un po' e senza rendermi conto, sbattei contro qualcuno...mi girai ed incontrai gli occhi neri del prof di Arabo, che figuraccia pensai.

«Scusi davvero, non l'avevo vista» dissi abbassando lo sguardo.

«Tranquilla, non è niente» disse lui pulendosi la maglietta sporcata.

«Mi scuso ancora» dissi incamminandomi verso l'aula.
«Vai tranquilla» disse lui a sua volta con una mezza risatina.

Gli ho sporcato tutta la maglietta di caffè, dio mio che figura, ed è solo il mio primo giorno.

«Che sbadata!» dissi tra me e me.
Finita la pausa entrai in aula e vidi una donna sui 40 anni, credo che sia la prof di Inglese.

Si presentò e ci parlò un po' dei programmi di quest'anno.

Nel frattempo feci conoscenza con Nadia, la ragazza vicino a cui mi sedetti, anche lei è marocchina e la cosa mi rende felice. Finita la lezione, presi la mia borsa e uscì dall'Università dirigendomi verso la macchina.

Arrivata a casa, salutai la mamma che preparava il pranzo, mio padre invece lavorava a Bologna, visto che qui a Firenze non trovava lavoro.

Del resto avevo solamente una sorellina, si chiamava Aya e ha 6 anni, era molto carina, aveva dei capelli castani favolosi e gli occhi di un marrone miele identici ai miei.
Le volevo tanto bene perché, oltre ad essere sua sorella, ero come una seconda madre per lei.

Salì in camera mia, mi cambiai, feci l'abluzione e pregai Salat al-Dohr.

«Mmm, che buon profumino...»

«Dai mangia che dopo vai a prendere Aya da scuola» disse mia madre entrando in salotto.

Appena finì di mangiare, sparecchiai e lavai i piatti.
Mi vestii con dei semplici vestiti e mi misi in cammino verso la scuola della mia sorellina.

«Hbiba diali, eccotii» dissi abbracciando Aya.

Le presi lo zainetto e appena mi girai per ritornare a casa, vidi...

#Spaziome

Eccovi il primo capitolo, spero vi piaccia e scusate per gli eventuali errori.
Se vi piace lasciate una stellina e magari ditemi cosa ne pensate, i vostri consigli mi saranno di grande aiuto❤❤
Al prossimo capitolo Inchae'Allah, love u😍

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