Capitolo 4

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<<Wiam?!>> Disse con espressione interrogativa.

<<Salim?! voglio dire professore?!>> Dissi facendo la stessa reazione.

Si ricordava il mio nome, che al contrario di altri professori anche se passa un secolo non se lo ricorderebbero mai.

Rimanemmo per un po' a fissarci ed arrossii leggermente.

<<Mi dispiace davvero tanto è che andavo di corsa e...non ti avevo vista a causa del parabrezza appannato>> disse toccandosi i suoi morbidissimi capelli castani.

<<No n...>> Stavo per risponderli quando riprende di nuovo a parlare.

<<E comunque non ho nessuna amata a cui pensare>> disse trattenendo una mezza risatina.

Che figura di merda, ero nell'imbarazzo totale, sono davvero una stupida.

Ero ancora ferma davanti a lui non sapendo cosa fare o dire.

<<Non si deve scusare è stata colpa mia e-e ora la saluto che devo andare>> dissi subito ricordandomi di Aya, ya Allah me ne ero completamente dimenticata.

<<Non puoi andare, cioè prima ti devo portare all'ospedale>> disse quando mi girai per andarmene, ma mi afferò per il braccio e mi fece girare verso di lui.

Sta iniziando a fare molto caldo, oddio sto sudando troppo.

Mi liberai subito dalla presa sperando che non si accorgesse della mia faccia che piano piano assumeva il colore di un pomodoro.

<<Non si preoccupi, sto benissimo>> dissi aggiustando il mio povero velo ormai disordinato.
Per fortuna tenevo un'altra fascia sotto, sennò i capelli si facevano vedere tutti sulla fronte.

All'inizio insistette tanto per portarmi all'ospedale ma dopo infiniti rifiuti riuscii a convincerlo.

A quanto pare ha la testa dura.

Infondo non avevo niente di grave, giusto qualche graffio.

Salutai Salim.. lo so che dovrei chiamarlo "prof." ma mi torna meglio chiamarlo per nome (come se non l'avessi mai chiamato professore), infondo non c'è tanta differenza di età tra di noi, visto che ha solamente 25 anni.

Lo ammiro perché nonostante sia ancora giovane, fa già l'insegnante Mashae'Allah.

Dopo circa 5 minuti ero già a scuola di Aya.
La scuola era ormai vuota e questo significa che i bambini erano tutti usciti.

Corsi subito in segreteria e per fortuna vidi Aya con la bidella.
Le detti un caloroso abbraccio e mi scusai con la ragazza per l'eventuale ritardo.

Stavo camminando sul marciapiede tenendo la mano al mio angioletto e stranamente vidi Salim con la macchina parcheggiata vicino al cancello della scuola.

Stava tenendo un bambino in braccio intento a farlo salire in macchina,
Possibile che sia suo figlio?

No no, non può essere, eppure prima mi disse che non aveva nessuna ragazza a cui pensare e poi non gli ho mai visto un anello in mano.

Ma quanto potrò mai essere stupida?!
Sicuramente deve essere suo fratello. Si si ne sono sicura, cioè spero di esserlo.

Ma perché ci sto pensando troppo?
A me che importa, che sia suo figlio o fratello la cosa non mi riguarda, infondo sono solo una delle sue tante alunne.

<<Wiaam apri la porta!>>
Ero persa nei miei pensieri finché sentii la vocina di Aya chiamarmi.

Non mi resi conto del fatto che eravamo già davanti alla porta, che strano all'inizio la strada sembrava non finire più nonostante la casa fosse solo a 5 minuti da scuola.

Entrammo in casa e salutai la mamma che era intenta a preparare la cena.

<<Salam mama, siamo arrivate>> dissi salendo subito in camera mia.

Non volevo che mi vedesse in quello stato, si sarebbe preoccupata per niente.

Feci una doccia veloce e mi cambiai in fretta per pregare Salat al-Maghrib e al-Ichaa.

Dopo di che scesi giù per cenare e detti la buona notte alla mamma e alla mia piccola peste.

Domani è sabato e questo significa niente università, che bello potrò dormire fino a tardi.

Una volta salita in camera, mi buttai sul letto, peggio di un cadavere.

Poco dopo i miei occhi iniziavano a chiudersi e subito mi addormentai.

                                                      ************************************

Dei bellissimi raggi di sole illuminavano la mia piccola stanza, così decisi di svegliarmi.

Mi alzai dal letto dirigendomi verso il bagno e passando per il corridoio sentii una voce maschile provenire dal salotto.

Strano, di solito non viene quasi mai nessuno a trovarci a quest'ora, per di più un uomo.

Invasa dalla curiosità, decisi di cambiarmi e scendere a vedere chi fosse.

Non ci posso credere, possibile che sia lui? Sarebbe molto bello riaverlo di nuovo vicino.
Spero solo che non sia un sogno... 


#Spaziome

Ecco a voi un nuovo capitolo e scusate per il ritardo, in questo periodo sono piena di compiti.

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Alla prossima Inchae'Allah
Love uu💕

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