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29 Novembre 2017-h. 18.45

Il vento freddo mi soffiava molto forte sul viso.
I miei lunghi capelli biondo cenere,mi lasciavano il collo scoperto,lasciandomi la pelle d'oca.
Avevo una sottile maglietta di cotone a maniche lunghe addosso.
Aveva piovuto da poco ed ero completamente bagnata.
Si erano bagnati i lacci grigi delle mie Converse e la mia giacca di seta era fradicia.
Il cappuccio traboccava d'acqua piovana e il pavimento del terrazzo era grigio e pieno di pozzanghere trasparenti come specchi.
Dai tubi vicino alla ringhiera,uscivano alcune foglie rossastre e verdi bagnate.
Il terrazzo era grande e vuoto...
Poi sulle ringhiere,c'erano tutte le scritte dei ragazzini del quartiere.
La mia vita era come un tunnel...
Voi siete abituati a vedere i tunnel con un'uscita,una luce accecante che vi fa capire che finalmente state per uscire da lì.
Il mio era un tunnel senza uscite.Senza luci bianche,senza nessuna via d'uscita in pratica.
Sembrava un giorno come tutti gli altri...
Un giorno dove mi chiudevo nella mia camera e dormivo fino all'alba del giorno dopo.
Non è per pigrizia,ma per tristezza.
Sentivo un PAZZESCO bisogno di qualcosa,ma forse era solo un VUOTO.
Inutile dire che era il vuoto che provo tutte le volte.
Era un vuoto diverso,direi un tipo di vuoto piacevole.
O magari,un tormento,perchè mi portava una strana malinconia.
Non era noia ma nostalgia di un qualcosa di cui manco sapevo il nome.
Forse avevo perso la ragione.
O forse vi sto ammorbando?
Vi sto scocciando?
Di sicuro la risposta è "Non sai quanto!".
Credimi,ci scommetterei anche io.Quanto vuoi?100 euro?Scommettiamo?
In pratica ero stanca di tutto,di Blanca e della sua amicizia morbosa.
Diamine quella gelosia!
Era incredibile quanto fosse così...possessiva.
Eppure,lei era il mio mondo,una piccola parte di me.
In quel periodo avevo fatto amicizia con una certa Anne ma capirai,che neanche la potevo guardare.
Non potevo neanche toccarla che a Blanca partivano i nervi a 100 all'ora.
Il mio ragazzo,Jordan,era troppo attaccato ai suoi amici,al suo sport e...a tutto quello che non ero IO.
Lo amavo più di qualsiasi cosa e non potevo seriamente rinuanciare a TUTTO per un solo litigio.
Magari non uno ma 2000!
Ero forse fuori di testa,ma depressa come nessun altro.
Mi siedo sul bordo e dondolo i talloni.
Di certo,se mi vola una scarpa non so chi ammazzerei da quest'altezza.
Ripenso a tutto ciò che ho detto e pensato due minuti fa.
Buttandomi,risolverei tutto.
POTREI FINALMENTE LIBERARMI DI QUESTA VITA INUTILE.
Potrei vedere l'intero mondo dall'Inferno...
Perchè tutti volete andare in Paradiso?
Io sono dannata,per tutto ciò che ho fatto.
Forse è una maledizione,ma li ho incontrati tutti io i matti...Che mi hanno fatta soffrire e patire le pene dell'Inferno.
Sposto un piede e lo muovo nel vuoto...
Ma sento dei passi.
Meglio se mi butto prima,vero?
Ma lo sconosciuto mi poggia una mano sulla spalla e si siede vicino a me.


-"Perchè sei qui?"

Mi dice girandosi verso di me.

-"Non pare ovvio?"

Dico muovendo i piedi nel vuoto.Che domanda stupida,eppure,tutti vengono qui solo per buttarsi,non per vedere il tramonto.

-"Sì...Ma...Perchè?"

Penso a un discorso da fargli ma mi escono solo due parole dalla bocca.

-"Lunga storia."

-"Tutti dicono così."

Ma che c'entra?Ognuno avrà i suoi motivi per dire questo!

-"E quindi?Ognuno ha una storia diversa"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 28, 2018 ⏰

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