Arrivammo all' Artesian Bar dove le ragazze ci aspettavano già li.
Eravamo un gruppo ristretto ma molto unito, c'eravamo io, Gio, Ana, Eva e Noora.
Ana era una ragazza molto gentile, cauta e molto molto innocente, non aveva malizia.
Era davvero carina come ragazza, alta, slanciata, occhi azzurri e capelli ricci e castani.
Eva ancora dovevo capire com'era dato che era entrata a far parte del nostro gruppo da davvero poco tempo, sembrava una tipa abbastanza apposto. Aveva i capelli color carota, mossi e corti, direi quasi a caschetto, occhi verdi e un fisico da paura.
Noora era la ragazza con cui avevo legato di più, aveva occhi profondi di un grigio intenso che a volte diventavano quasi blu, un fisico gracile e non molto alta.
...
Ci sedemmo e ordinammo tutte dei cocktail e tra una risata e l'altra e qualche chiacchiera, decisi che avevo bevuto un po' troppo e che avevo davvero bisogno d'aria così uscii fuori dal locale per fumare una sigaretta.
Uscii a testa bassa dal locale, in quanto fossi presa dai numerosi messaggi sul telefono e senza farlo apposta diedi una spallata a qualcuno che stava venendo dalla mia parte.
Alzai la testa per chiedere scusa ma questo ragazzo non mi rivolse minimamente uno sguardo e andò via prima che io potessi chiedergli scusa.
"Che maleducato" borbottai tra me e me.
Mentre ero fuori, notai un ragazzo moro, alto, occhi scuri e un fisico muscoloso, e cazzo era davvero bello.
Posai il mio sguardo su di lui ma non ebbi così tanto coraggio da andarci a parlare così restai, lì ferma a fissarlo in un angolino per affari miei, finché non si accorse che lo stavo praticamente scrutando e mi fece cenno di un sorriso a cui io non risposi minimamente.
Spensi la sigaretta e le ragazze uscirono fuori dal bar con la mia roba in mano dicendomi che questa sera la discoteca in cui saremmo andate, sarebbe stato un delirio.
Svoltai gli occhi al cielo e con disperazione salimmo in macchina pronte, o quasi, per andare all' Infernos.
...
Arrivammo dopo una mezz'ora di macchina e appena entrate c'era già tantissima gente ed erano solo le 23:45
Pensai, insanamente che al mio corpo servisse altro alcool e continuai a bere fino a non sentire più gli arti del mio corpo.
L'unica cosa che facevo era ballare e ancora ballare, in modo provocante e forse un po' troppo.
Notai il ragazzo che avevo visto poche ore prima fuori all' Artesian Bar e cercai di farmi notare, fino a quando non gli diedi le spalle.
Sentii delle mani forti cingermi i fianchi, mi girai e mi ritrovai davanti a lui che mi guardava con un sorriso ammiccante.
"Come ti chiami?" disse al mio orecchio in modo gentile.
"Robs e tu?"
Sorrise e avvicinò il suo corpo al mio "Dylan. E dimmi piccola Robs, quanti anni hai?"
Sentii enormi vampate di calore nel mio corpo e non erano certamente per l'alcool.
"21" feci appena in tempo a rispondergli che una ragazza bionda con aria furiosa, strascinò via Dylan da me ed io rimasi incredula.
Abbassai lo sguardo imbarazzata, sentivo degli occhi puntati su di me e difatti, quando alzai lo sguardo notai un ragazzo biondo, alto, con occhi marroni e labbra sottili che fissava ogni mia singola mossa.
Non diedi molto peso ai suoi sguardi continui per tutta sera.