sɪᴍᴜʟᴀᴢɪᴏɴᴇ ᴅɪ ᴜɴᴀ ɴᴀᴜᴍᴀᴄʜɪᴀ
«ᴄᴀɴᴛᴀᴍɪ ᴅᴇʟʟᴀ sᴇʀᴀ ᴏᴅᴏʀᴏsᴀ
che udisti, appiattata sulla riva, levarsi dalla barca dorata d'Adriano
Il riso d'Antinoo e per placare la tua sete lambisti le acque
e con occhio di desiderio guardasti il perfetto corpo del giovane schiavo dalle labbra di melograno.» ─Flaubert______________________________
ɴ.в. questo è il primo capitolo che ho scritto e pubblicato in prima persona.
Spero possiate gradire il tentativo, non mi riusciva altrimenti.
Il pov è di Chaehyung.ɴᴇɪ ᴍᴇᴅɪᴀ:
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Ꮯesare fu trafitto da ventitré pugnalate.
Il treno si era fermato con uno stridore metallico. Il vento graffiava il vetro come un animale curioso e la gola pizzicava per il forte profumo del mazzo di fiori sul mio grembo. Quell'odore intenso faceva germogliare un'intera foresta tropicale nel paese più freddo d'Europa, dove al confine si stagliava la punta più alta della Germania. Il nome ricordava quello di una matita ben temperata. E sulla patina di ghiaccio strisciava il treno lungo il suo percorso acuminato come la lama spogliata di Bruto pronta a bersagliare.
Era scesa la patina del lutto mentre sulle rotaie cavalcava faticosamente la carrozza. Ad ogni rintocco delle lancette mi si presentava il ritratto di quella mano, e il pugnale scattante verso il petto dell'imperatore. Il suo ultimo respiro esalato in una giornata bianca come quella.La seconda pugnalata gli fu fatale. Avevo letto così sulla guida turistica. Cesare si accasciò ai piedi dei congiurati. Tentai di guardare più a fondo. In quel pomeriggio di Marzo si plasmavano sulle mie mani delle curiose macchie viola. Il freddo sembrava crearmi una strana allergia.
Cesare aveva raccolto le vesti, nascondendo il volto dietro la sua toga come un bambino che cerca conforto sotto il lenzuolo. Indagavo sulla natura di quel tradimento man mano che la neve si scioglieva al confine.
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❝Scaffali di Satie❞ ─ chaelisa
Historia Corta«─mettiamo le mani sugli scaffali ed è un po' come se le nostre dita si toccassero davvero.» Ti amavo. Ti ho odiata. Ti amo ancora.