il primo giorno di scuola

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Oh no! La sveglia ancora fa i capricci.
Così iniziò la mia giornata,
Cercai di essere svelta, mi lavai i denti, mi truccai, e arrivata in camera indossai la mia nuova felpa nera e lunga, con il cappuccio rosa.
Mi affrettai a fare colazione mentre mi mettevo le mie solite scarpe nere.
E eccomi alla fermata del bus.
frequento un liceo artistico/musicale,
Faccio 5 ore e mezza di lezioni alla settima e 4 volte alla settimana si aggiungono 3 ore di pianoforte.
Oggi è il primo giorno del terzo anno, e sicuramente non sarà piacevole ritornare alla solita vita: sedersi sempre sola a pranzo, mai nessuno che suoni con me, ecc.

Ma sinceramente preferisco stare sola al posto di avere amici che mi  pugnalano alle spalle.

Le persone credono che io sia rude facilmente irrascibile e una ragazza emo.
Sinceramente all'apparenza anche a voi sembrerei così, insomma ho i capelli lunghi fino all'ombelico, biondo platino,e occhi color nocciola, mi vesto sempre di nero ma qualche volta mi capita un accenno di colore ma roba di poco.
Sono una ragazza che odia le coppiette sdolcinate. Odioo..., Ah si! I regali a San Valentino, se mi regali la cioccolata o altre stupidate ti sputo in proprio in faccia.
Odio anche diversi tipi di carattere sarcastico, chi mi critica o addirittura chi mi fa gli scherzi.
Beh ora basta, se continuerò a fare l'elenco di ciò che odio
Non finirei più, e devo andare a mettere i miei libri nell'armadietto.
Superato l'atrio, Jason mi urlò mentre correva:« ciao Amanda! Quest'anno ti tocca fare da tutor! Ahahah!» molto frustrata mi girai e urlai:« Jason! Sparisci, ignorante!»con un'espressione di odio
Superai il corridoio,
E mentre entravo in classe con il buon umore che ormai ha sfondato la finestra ed è morto sull'asfalto del piano terra, girai a destra e subito la prof di pittura, la signorina Baker
Con uno dei suoi sarcastici saluti, mi disse a pieni polmoni:«buongiorno signorina Derek,
spero che almeno quest'anno
non si limiti a prendere
dei miseri sei!», dopo una strana sbuffata mi recai al mio solito posto all'ultima fila,
mentre camminavo scorgevo negli occhi dei miei compagni di classe molte divergenze, molti problemi irrisolti, guidati da una società basata sulla popolarità come burattini.
Io cerco sempre di essere indipendente in ogni modo, ma ecco che arrivata al mio banco, si interruppe la mia riflessione, accanto a me si era seduto un ragazzo dall'aspetto rigido, forte, con splendidi occhi verdi, ma sinceramente non ci tenevo molto a conoscerlo.
Gettai il mio zaino a terra accanto alla sedia, giusto il tempo di sedermi che subito, bussarono alla porta blu,
da lì si presentò la preside
una donna molto autoritaria
Amante delle adulazioni, ovviamente tutti ci alzammo in piedi,
Ma il ragazzo accanto a me no,
Con un filo di voce gli dissi:«hei!,hei!»
Lui rispose:«si cosa c'è?!» mi voltai:«dobbiamo alzarci quando entra la preside».
Subito si alzò in un modo confuso e buffo, ma subito dopo la preside tanto autoritaria iniziò il suo monologo:«Buongiorno ragazzi, sono felice di rivedervi, mi aspetto grandi cose da voi, ma ho una bella notizia! Avete un nuovo compagno, Darren Hartley uno di voi sarà il suo tutor, arrivederci a tutti, e buona lezione.»
Subito dopo la signorina Baker mi disse:«Derek, tu farai da tutor a Hartley, e non voglio sentire lamentele quest'anno» annuì rigorosamente, guardai Darren e mi presentai:«ciao il mio nome è Amanda Derek»
Subito si voltò, riuscì a intravedere dei capelli neri e occhi verdi, nascosti da un cappuccio grigio, la sua timidezza era mascherata dal suo aspetto forte e possente, ma comunque si presentò, la sua voce era bellissima, dissi tra' me e me, evvai! Bello fare i tutor.

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