Addio

6 1 0
                                    

Stavo per morire, non ci potevo credere lui mi amava, io lo amavo, ma a causa mia, il panico prese il sopravvento il cuore che batteva così forte mi faceva sentire desiderata, per quanto fossi felice, risposi di non amarlo.
Si, sembrava tutto troppo strano e affrettato, anche io lo amavo ma avevo paura, paura di essere ferita ancora da qualcuno a cui tengo. Non mostro mai i miei sentimenti, infatti fin quando non mi sentirò pronta non farò nulla.
Il giorno seguente dovevo uscire alle 5:30 mentre suonavo il pianoforte il professore lasciò la classe, restammo io e Darren, gli altri entravano più tardi, Darren lo vedevo freddo, spoglio di emozioni, sembrava che non fosse successo nulla.
Solo dopo scorsi i suoi sentimenti grazie al prezioso strumento, la canzone si alternava a suoni bassi con tasti pressati con troppa insicurezza, da lì capivo tutto, e mi sentivo in colpa. Mentre pensavo, sbagliai nota, un do cupo risuonò per tutta la classe, ma lui, la sua canzone continuava e... entrarono gli altri, Darren smise di suonare, io
lo fissavo con gli occhi colmi di rimorsi,
Alzò lo sguardo verso di me ma subito si voltò verso sua cugina, pensai:"quella ragazza c'entra qualcosa" continuai a osservare attentamente ma la mia domanda non ebbe risposta.
Arrivò il momento di andare via, uscii per ultima, e mi incamminai verso il bar più vicino per prendere un caffè, il mio tragitto però fu sbarrato da Rayan, con un mazzo di gerbere in mano attorniate da una corona di foglie d'alloro, tutto ciò mi fece rimanere perplessa, e per non far rimanere male Rayan accettai il bel gesto con un sorriso cucito in volto con forza, ci salutammo e appena voltai l'angolo feci sparire il sorriso con un gemito di odio, Rayan, prima che arrivasse Darren, mi interessava un po', ma dopo aver capito i suoi hobby, e le cose che gli piacciono, sicuramente non sarà mai il mio tipo, e poi io odio le gerbere.
Al bar tentai di nascondere i fiori al primo vaso che trovavo vuoto, ma accettai la dura realtà e li misi di fianco a me.
Ordinai un caffè lungo con cornetto ai frutti di bosco, mi preparavo per sedermi, e gustarmi una dannata merenda più che meritata, quando il telefono squillò, la mia risposta alla telefonata fu dimezzata dai singhiozzi di mamma arrabbiata e afflitta per qualcosa,  ovviamente quando fa così so benissimo che devo correre a casa, perché è successo qualcosa, posai tutto sul tavolo, per la fretta lasciai 10.00€ in cassa e i fiori sulla sedia accanto, corsi come non ho mai fatto, ero già preparata a tutto ciò, mamma lo fa spesso, quando succede qualcosa di grave,  tipo... la morte di qualcuno di famiglia.
Suonai il campanello con dito pesante, papà aprì, calmo,senza nessun pensiero, trovai mamma seduta sul divano triste e il viso ancora bagnato di lacrime, il silenzio, interrotto da :"che è successo?!".
Papà mi disse:"Amanda dobbiamo traslocare di nuovo, il mio capo Jon Benson, mi ha detto che mi trasferirà in una azienda di Manhattan, abbiamo 15 giorni per prepararci".
No di nuovo no! Dovevamo restare qui, la scuola, il lavoro di mamma! I miei amici! Andrà tutto perduto, ma alla fine mi rassegnai, passai 3 giorni chiusa in camera a piangere, e il secondo Darren tornò a scuola,
Non rispondevo più nemmeno ai messaggi di Janny.
Quando tornai a scuola il giorno seguente, janny mi disse:"ehi ti sei fatta viva finalmente, io e te dobbiamo dirci molte cose", partì con le sue solite chiacchiere così la portai  nello stanzino del bidello, e con voce avvilita le dissi tutto:"sei la mia unica amica e l'unica di cui mi posso fidare, quando me ne andrò sarà come se non fosse successo nulla, ti chiamerò sempre pure se spenderò moltissimo denaro" subito dopo mi avvolse in un abbraccio colmo di lacrime:" ci rivedremo".
Subito dopo suonò la campanella e andammo in classe.

Tutto procedeva bene, Janny se la caverà, ma mi sento malissimo al solo pensiero di non vedere più Darren, che dopo averne  parlato anche con mamma, mi ha suggerito di non fidanzarmi con lui, e mi ha convinta che la mia è una cotta passeggera.
Cercai Darren, e lo trovai accanto a Loredana, una ragazza snob sempre vestita di tutto punto, pensai:"ma questo sta' sempre con le femmine?", mi avvicinai per dare la fatidica notizia, il cuore batteva troppo forte, Loredana più mi avvicinavo e più si avvicinava anche lei con occhi minacciosi, ma cosa vuole fare! Dissi, janny infatti mi aveva avvertito che lei era innamorata di Darren, ma a lui piacevo io, e a Loredana non andava giù.
Mi trovai di spalle a Darren, lei mi sorrise, prendendolo dalle scapole e avvicinandolo,  lo baciò.
Mi allontanavo velocemente da ciò che non sarebbe dovuto succedere, piangendo lacrime, iniziai a correre, arrivai all'uscita d'emergenza, uscii e mi accasciai a terra bagnando le scarpe.
Quando suonarono la campanella della terza e della quarta ora Jennifer iniziò a cercarmi, e mi trovò, mi tirò su dicendo:"ahh come farai senza di me quando andrai via?" Janny aveva già visto tutta la scena e le sembrava tutto troppo strano.
Non dissi nulla a Darren passai 12 giorni a fare il passaporto  a trovare una casa nuova con mamma, e a impacchettare tutto.
L'ultimo giorno salutai Jennifer disperata, andai all'aeroporto dopo pianti e pianti...
Mentre superavo la dogana, arrivarono moltissime chiamate di Darren, e molti messaggi...
Lo bloccai su WhatsApp, su instagram non lo seguivo più, e Facebook l'avevo cancellato definitivamente.
Entrai in aereo papà prese i posti in seconda classe, mi misi rannicchiata sul sedile accanto al vetro, un panorama immenso sotto di me mi accecava di bellezza e stupore, tutto però sovrastato dal pensiero di non vedere più lui, l'unico che riuscii a farmi provare dei veri sentimenti, l'unico per cui ho pianto vere lacrime.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 21, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Crystal TearsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora