s e v e n

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Zayn's pov

Era appena finita la sentenza, stavo uscendo dal tribunale per prendere un po' d'aria con la guardia che non smetteva di guardarmi.

Il giudice mi disse che avrei avuto un rieducatore.

"Che grande stronzata" pensai.

All'improvviso andai a sbattere contro qualcuno:

Z:«Che cazzo fai,coglione,guarda dove... »

Quando incontrai i suoi occhi mi bloccai, erano

L:«Oh sc...scusami.» disse lui balbettando

"La sua voce era così dolce e sexy."
dissi tra me e me.

Z:«Mi chiamo Zayn»
dissi sorridendo maliziosamente.

Lui ammiccò e se ne andò correndo per dove ero uscito poco fa.

Rimasi stupefatto,inizia a farmi domande del tipo:

"perché ha semplicemente sorriso senza rispondermi?"

La guardia mi chiamò per dirmi che dovevo rientrare e così feci,anche se contro voglia.

Mi recai in una stanza, mi guardai attorno notando una pila di documenti e sui muri erano appese delle foto di vecchi giudici,credo.

Mi sedetti su una poltroncina nera in pelle ed iniziai a guardarmi le scarpe annoiato, rimasi cosi per qualche minuto, fin quando non sentii dei passi.

Non appena sentii la porta aprirsi mi alzai e mi girai in modo da vedere chi fosse entrato.

Era il ragazzo che avevo incontrato prima, subito dopo entrò anche il giudice e ci fece accomodare.

Il giudice incominciò a parlare:

G:«Allora Signor Malik le presento il Signor Liam Payne,sarà il suo rieducatore»

Rimasi fermo,il mio cuore perse un battito quando sentii il suo nome, era così bello, proprio come lui.

Liam mi allungò la sua mano e io l'afferrai, stringendola,quest'ultimo aveva una stretta molto forte e delle mani grandi.

Appena il giudice se ne andò lui mi guardò dicendo:

L:«Non vedo l'ora di passare del tempo con lei, Signor Malik»

"Cazzo,la sua voce era bellissima" mi dissi mentalmente.

Annuii alla sua affermazione, e risposi con un debole:

Z:«Già».

"Cosa cazzo sto facendo?!Devo mantenere la mia figura autoritaria e mi metto a bisbigliare, cosa cazzo sono una checca alle prese con la sua prima cotta?!" pensai.

Poco dopo mi disse:

L:"Dobbiamo rivederci questo lunedì,incontriamoci a questo indirizzo»

Disse offrendomi un bigliettino.

Io sorrisi e dissi

Z:«Non aspetto altro»

Subito dopo il suo telefono cominciò a squillare e mi lasciò dicendo:

L:«Mi scusi,devo rispondere,passi una buona serata»

Z:«Anche lei,arrivederci.»

Uscii dall'edificio e mi diressi alla mia auto per poi recarmi a casa.

Quando arrivai mi buttai sul letto e mi addormentai,senza mai smettere di pensare ai suoi bellissimi occhi.

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