capitolo 11.

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Io non lo so, non lo so come mi sento.
È tutto così strano, così freddo.
Ti chiedi il senso delle cose quando un senso nemmeno c'è.
Cosa fare, cosa dire, ma a che serve?
L'ansia di non riuscire, la paura di fallire.
Vorrei spegnere il cervello, chiudere il cuore in una cassaforte e proteggermi da tutte le delusioni e il male sempre in agguato.
Sai che quella cosa è nociva per te, eppure te ne freghi, ti ci butti.
Come si chiama questo, coraggio o stupidità? A me sembra tutto così stupido, ma così giusto e nel frattempo così sbagliato.
Come se qualcosa stonasse, come se qualcosa non andasse e rovinasse tutto l'insieme.
Vorrei proteggermi, scappare da un qualcosa che nemmeno io so.
Non voglio e non posso sentire niente.
Per me i sentimenti sono banali, e non posso essere così stupida. Com'ho potuto essere così cretina? Cadere in questa simile stronzata, mettendo a rischio anni di duro lavoro per sembrare apatica e senza sentimenti, mandando a puttane tutto, anche me stessa.
Mi sento cambiata, non capisco s'è in meglio o in peggio.
Però mi sento diversa, come se non fossi più la stessa.
Come se un qualcosa avesse iniziato a divorarmi da dentro.
Il mio è un male diverso rispetto agl'altri mali.
Il mio è un male che divora l'anima, che ti mangia da dentro e tu nemmeno te ne accorgi.
Io non sono come gl'altri, sono diversa e non so per quanto questa diversità possa essere un bene.
Non mi piace tutto quello che piace agl'altri, ed amo ciò che gl'altri odiano.
Vivo in un mondo tutto mio, fatto di piccoli sogni, ricordi tristi e tanti libri.
Sono una arrabbiata con le persone, a volte lo sono anche con la vita stessa.
L'ho con esse per essere quello che sono, l'ho con essa perché con me sotto alcuni aspetti è stata ingiusta, scorretta. Ed io non lo meritavo.
Mi sono sempre successe tante cose brutte, non so fino a che punto io sia colpevole. Non lo capisco, non me ne rendo conto.
A volte penso d'essere una cattiva persona, una di quelle persone che si dovrebbero solo evitare.
Sono una persona triste, sola e pensierosa.
Odio tutti, o quasi.
Sono complessata, irascibile, orgogliosa, testarda, impulsiva, presuntuosa a volte.
Non c'è niente di bello in me, nè fisicamente nè interiormente. Me ne rendo conto.
Io non piaccio a nessuno, e nessuno piace a me.
E se mi piace qualcuno o viceversa scappo.
Non è tutto così contradditorio?
Sono piena di ansie e paure, troppi pensieri che non mi fanno dormire.
A volte temo d'impazzire, mi sento l'ansia nello stomaco e l'anima scombussolata.
La verità è che mi faccio troppe paranoie, forse penso anche troppo.
Dovrei smetterla, forse dovrei dormire come tutte le persone normali.
Non ce la faccio, ho paura... E non ho nessuno che mi possa aiutare.
Cosa dovrei fare?
Scappare o restare?
Sparire o soffrire?
Forse dovrei morire
O forse potrei ridere
Non lo so, non so nulla
So solo che sento tanto freddo
E non so da dove proviene, questo freddo
S'è dentro o fuori di me.,

Io so che posso farcelaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora