Un mese, un mese che ho ripreso a respirare, un mese che sognare non mi sembra più, poi, così brutto.E sì, ho ascoltato il dottore, ho preso quel diario, una penna e tutto il mio tormento, ho fatto un gran lungo respiro e ho guardato a lungo quel foglio bianco. Avevo paura, paura di guardare in faccia la mia paura, di rivedere e risentire tutto ciò che la storia con Daniel aveva portato, paura di guardare la gioia e il dolore subito dopo provato, paura di andare e toccare il Paradiso e poi essere abbracciata e trascinata da Lucifero, ma ormai avevo deciso che il tempo di lasciarsi andare alla sofferenza era finito, ho ricominciato, ho messo penna su foglio e le parole sono uscite come un fiume in piena. Ho ricominciato a respirare esattamente un mese fa, ho sorriso senza accorgermene e beh dev'essere così che si ricomincia e oggi sono qui, a sorridere come un ebete, mentre preparo la valigia, perché è ora, ora di spiccare il volo, di riaprire le mie ali, è tempo di ricominciare dall'inizio ed è così che ho deciso non solo di uscire da questa casa, ma di andar proprio via da Parigi.
Andrò in Italia, perché l'italiano è un po' come una seconda lingua e l'Università di Milano accoglierà una nuova studentessa di lettere. Il silenzio che regna nella mia stanza viene interrotto dall'arrivo di un messaggio.
Da Sconosciuto: Scappare non ti servirà a nulla, ti seguirò, non smetterò mai di essere il tuo terrore, la tua ombra, il tuo disastro. A presto piccola.
Esattamente un mese fa, in questo momento, sarei stata preda di un forte attacco di panico, e per quanto anche adesso il pensiero è finito ancora una volta su Adam so per certo che tutto questo non è possibile, è morto, sparito. E' proprio questa la differenza rispetto a un mese fa. Scrivere quel diario mi è servito proprio a smettere di fuggire, a guardare in faccia la realtà e al fatto che lui non può più niente, non potrà più toccarmi, parlarmi, guardarmi, non potrà avvicinarsi e farmi del male, lui qui non è più niente e resterà soltanto una brutta esperienza, un brutto ricordo, sono libera e posso permettermi di essere felice ancora una volta, lontano da qui, lontano da Parigi, dal tormento di questo posto che non ha fatto altro che distruggermi, risucchiare le mie energie e questo messaggio è ancora un'altra testimonianza che andar via da qui mi farà solo bene, perché se prima ero invisibile, da quando è successo quel che è successo, ogni volta che mi si vide in giro è tutto un sussurrare, un parlare alle spalle, un massacro senza via di uscita e proprio ora che ho deciso di rinascere, un po' come le fenici che si vedono in Harry Potter, tutto questo si è amplificato e sembra quasi che la gente sia invidiosa e che invece di essere felice, non fa altro che volerti distruggere.
Elimino il messaggio, chiudo la valigia, la borsetta e mi guardo un ultima volta attorno per poi raggiungere i miei in cucina e osservandoli da dietro, mentre si guardano, si sorridono con gli occhi è inevitabile pensare un po' a quello che avevo con Daniel, ma anche a quello che troverò nel mio futuro, li raggiungo, sorrido e insieme usciamo dalla nostra, orami, vecchia casa ed è così che lascio Parigi per sempre.
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Un solo sparo
Mystery / ThrillerTra gli scaffali di una libreria impolverata, tra le vie di Parigi, si troverà l'amore o la distruzione? La verità o le bugie?