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"Ehi Alexa! Aspetta non girarti, tanto so che non puoi sentirmi

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"Ehi Alexa! Aspetta non girarti, tanto so che non puoi sentirmi... ma non perché mi odi o perché le mie parole sono inutili per te. Tranquilla, so qual è il vero motivo, quindi non preoccuparti se al momento le mie parole non riusciranno ad arrivarti forti e chiare come un tempo. Tu per favore dammi ancora un po' le spalle, lo sai che il tuo sorriso stupendo mi mette a disagio e che i tuoi occhi azzurri dritti a fissare i miei mi fanno battere il cuore come se fossi pronto a prendere uno di quelli attacchi cardiaci che nessuno desidererebbe mai.
La tua estrema bellezza d'animo mista a quella esteriore è sempre lì, pronta ad accerchiarmi per mettermi in soggezione. A volte penso tu ci provi quasi gusto a vedermi agitato sempre in cerca delle giuste espressioni facciali da indossare per far finta che stia andando tutto bene quando sto morendo dentro, e mi reputo quasi fortunato, nell'immensa sfortuna che abbiamo avuto - purtroppo tu più di me - al fatto che non potrai mai sentire quanto forte e velocemente batta il mio cuore quando ci sei tu nei paraggi.

Ora inizierai a chiederti cos'è questo lungo e strano preambolo. Hai ragione, ce l'hai per certo, è che l'atmosfera che ci circonda al tramonto di questo altro giorno primaverile sulle rive del fiume, da soli io e te, mi ha fatto pensare. Mi ha fatto pensare a tutte le cose che vorrei farti sapere ma che tu per certo non riuscirai mai ad ascoltare. Mi ha fatto pensare a quel giorno d'inverno in cui il sole pareva essere sparito, dietro i fitti alberi ricoperti della candida neve. Proprio quando sembrava essere tutto perfetto, e non sapevamo che i nostri sorrisi sarebbero stati frantumati da un momento all'altro, come un vaso di vetro che cade a terra e provoca quel rumore struggente e affatto orecchiabile, come il sentire lo stridere delle ruote sull'asfalto congelato, il frastuono di clacson assordante, le nostre grida di terrore dopo quelle che erano sicuramente risate fragorose dopo una battuta divertente.

Un grosso rimorchio correva velocemente verso la macchina del nostro amico, il camionista sembrava essersi addormentato alla guida, morendo poi nel sonno dopo l'impatto. Mi ricordo che mi abbracciai a te, stringendoti forte, perché in quell'istante ebbi paura, ebbi paura di perderti per sempre.
È davvero strano il motivo per cui l'unico ad uscire indenne da quell'incidente fui io. Ben tre morti, un ragazzo paralizzato, e tu che senza più l'uso dell'udito a causa del trauma hai deciso di continuare a vivere con un sorriso stampato in pieno volto. Sempre. Costantemente presente, ti eri ripromessa che non si sarebbe mai trasformato in una smorfia di tristezza, dolore o terrore. Sei così forte e io ti ammiro così tanto Alexa, grazie per darmi sempre la forza di andare avanti nonostante tutta la sofferenza che serbo in corpo.
Anche se non meriti tutto ciò so che tu sei felice di esserne uscita viva e me lo dimostri ogni volta. Ma io mi sento in colpa sul serio, che se potessi ti ridarei volentieri l'udito seduta stante anche se dovessi perderlo io al posto tuo e anche se allo stesso modo perdessi la capacità di ascoltare la tua voce. Guarda, se in un'impossibile evenienza mi chiedessero di scambiare quel poco di sano che rimane nel mio corpo con questo tuo handicap lo farei senza pensarci.

Ma lo sai perché ti sto parlando di questo adesso? Beh penso tu non lo sappia.
Ma tranquilla adesso non mi dilungherò più, sarò coinciso. Solo che quando si tratta di te divento logorroico, ho voglia di esprimere tutto quello che mi passa per la testa quando ti guardo, anche se tu non potrai mai sentire le mie parole.
Per te ho imparato il linguaggio dei segni, ma sono così fifone e inutile da non riuscirti a chiamare toccandoti la delicata spalla baciata dal sole e figurarti un "ti amo" con i gesti delle mie mani.
Perché sì, ti amo. È ciò che cerco di dirti fin dall'inizio di questa mia confessione che alla fine non è nient'altro che uno stupido monologo. Ti amo dal primo giorno che ti ho vista cantare nel parco mentre lanciavi pezzettini di pane ai piccioni che ti attorniavano affamati. E anche se non canterai mai più e non sentirai mai quello che ho da dirti a parole, io continuo ad amarti se non più di prima, sei la mia roccia, anche se il tuo debole fisico non fa altro che smentire ciò che dico... ma è grazie a te se sono riuscito ad andare avanti dopo l'incidente e la morte di mio fratello, colui che guidava la macchina quel giorno d'inverno. Semplicemente grazie Alexa.

Ora che il sole si nasconde tra gli alberi del boschetto, proprio come faceva due anni fa rendendo brillante la neve candida, il fiume colpito dai raggi caldi perde la sua lucentezza, il buio sembra voler prendere possesso di questo giorno.
E a me va bene così, tanto sono convinto che se tu ascoltassi la mia confessione non mi vorresti mai al tuo fianco, nessuno lo farebbe, sono un peso per chiunque, sono una lagna, un pessimista e un idiota, se aggiungiamo anche il fatto che il mio unico amore non è corrisposto sto messo davvero bene!
Detto ciò me ne sono fatto una ragione, non mi dichiarerò.
Grazie per avermi dato la possibilità di sfogarmi e grazie per non avermi ascoltato.
Va bene se te lo ripeto un'ultima volta? Bene. Ti amo Alexa."

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Spazio autrice.

Allora la trama è molto semplice per chi non l'avesse capita. La storia è una OS quindi è scritta in un solo capitolo che riassume tutte le dinamiche in quello che alla fine è un monologo che fa il protagonista nell'esprimere i suoi sentimenti verso la ragazza che gli piace, Alexa.
Due anni prima, in inverno, è avvenuto un incidente e il guidatore di un camion, addormentatosi alla guida, ha fatto sì che ci fosse lo scontro.
Dopo la tragedia ne uscirono tre morti (il camionista, un amico di Alexa e il fratello del protagonista che guidava la macchina) un altro ragazzo rimase paralizzato, bloccato a vita su una sedia a rotelle, Alexa ebbe un tale trauma che le provocò la sordità e solo il protagonista ne uscì illeso.
È per questo che lui si sente in colpa per non aver almeno potuto salvare la ragazza che ama, ed è anche il motivo per cui si considera inutile e alla fine decide di non dichiararsi.
Il finale è aperto, dato che Alexa non l'ha ancora rifiutato. Chissà, magari un giorno il nostro protagonista avrà il coraggio di dichiararsi alla bella ragazza dagli occhi azzurri e verrà ricambiato!

Kawaakari 川明かり [OS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora