"Sogno ogni notte sempre la stessa persona, mi ci sono affezionato, ma... da qualche parte del mondo Kim Taehyung, esiste... vero?"
•Una storia in cui l'unico momento più bello della giornata di Jungkook è la notte•
~Taekook • con accenni a Namjin...
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JUNGKOOK'S POV
Sto tornando a casa.
Merda. Non ho fatto in tempo a guarire dai lividi dell'altra volta, che quei bastardi anche oggi dovevano aggiungerne degli altri...
Cazzo. Anche il labbro spaccato.
Finalmente sono arrivato.
Entrato, butto lo zaino per terra. Vorrei piangere ma ormai ho esaurito tutte le lacrime.
"Sono a casa!" dico a mia nonna, che intanto penso sta cucinando qualcosa da mangiare per pranzo.
Vivo insieme a lei in una casetta vicino alla fermata del treno. I miei purtroppo sono morti in un incidente di lavoro parecchi anni fa e lei ha deciso di occuparsi di me. È molto anziana, mi lascia fare un po' quello che voglio, ma ovviamente cerco sempre di aiutarla in tutti i modi che posso. Infatti cerco anche di procurarmi dei soldi da solo, per non gravare completamente su di lei. Lavoro in un bar qui vicino; faccio il cameriere. Ho ancora 16 anni, faccio il terzo superiore (sono anticipatario), quindi diciamo che è più un lavoro part-time.
Dove cavolo l'ho messo??
Mentre salgo le scale per raggiungere la mia camera, cerco disperatamente il mio accendino.
Ah... stava nella tasca dei pantaloni...
Prendo il pacchetto di sigarette, ne tiro fuori una, la porto alla bocca e l'accendo.
Forse è da stupidi, ma fumare mi rilassa.
Diciamo che è un momento di svago: inizio sigaretta = inizio pensieri, fine sigaretta = fine pensieri.
Ogni giorno, una volta tornato da scuola, ne accendo una. Ripenso alla giornata, analizzo i fatti accaduti, le botte gratuite prese da quei deficienti, gli sguardi disgustati della gente intorno a me. Quando fumo, tutto sembra molto più leggero e quando quella nuvola grigiastra esce dalla mia bocca, è come se anche ciò che stavo pensando in quel momento, se ne andasse, sparisse, fumo che si dissolve nell'aria.
Effetti negativi? Beh, direi tutte le controindicazioni del fumo: puzza, bocca amara, affaticamento, tosse... penso che un giorno smetterò. Ma per il momento, ne ho un estremo bisogno.
Di solito, arrivato davanti la scuola, mi dirigo a passo svelto verso la mia classe. Non sono un codardo o cose simili, ma non mi va di reagire. Ormai è come se mi ci fossi abituato, è quasi diventata un'abitudine.
Passo tutta la giornata in classe, finché non si fanno le 14.00. Appena esco, voilà... eccoli. Non sono completamente indifferente a quello che mi succede, cerco di scappare, ma loro sono più veloci di me, mi strattonano e iniziano a picchiarmi. Per insultarmi mi dicono cose del tipo: "frocio di merda", "sei inutile", "mi fai schifo" ed altre cose simili.
Il tutto è successo da quando quello stronzo del mio ex, disse a tutta la scuola di noi. Ovviamente senza mettere in mezzo lui. Non so bene per quale motivo l'abbia fatto, ma una soddisfazione ce l'ho... le sue scuse erano talmente banali, che alla fine ci è caduto in mezzo anche lui come un cretino e adesso, forse, subisce cose anche peggiori delle mie. È anche vero però che, per il momento, non ho nessun amico.
Mm... la sigaretta è finita, ciò significa: basta pensieri.
~
Si è fatta sera, la nonna mi prepara qualcosa da mangiare e vado al letto. Quest'ultimo è ormai diventato il mio paradiso, i sogni mi aiutano ad allontanarmi dalla vita terrestre, di tutti i giorni. Metto il pigiama, mi infilo sotto le coperte e una volta chiusi gli occhi, inizia la mia altra vita.
{{Vedo un corridoio di scuola e una sagoma che si avvicina...
Improvvisamente è di fronte a me. Inizia a sorridermi, un sorriso quadrato, i capelli castani...
Neanche il tempo di vedere come fosse vestito che cambia l'ambientazione.
Mi ritrovo in un bagno, ci sono due uomini sul muro che si baciano con foga, non vedo le loro facce... qualche secondo e sono in un parco.
Cavolo... c'è Jin che mi guarda, ma la sua espressione è seria. Si gira verso sinistra e inizia sorridere. Non ho il tempo di girarmi a guardare chi stia osservando, che davanti a me c'è di nuovo quel ragazzo, questa volta però c'è anche un numero... di una classe forse... "4B".
