Capitolo 1

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Marinette Pov

<<SVEGLIATI MARINETTE!>>

Mi sveglio di soprassalto. Il mio kwami mi sta saltando sopra la pancia.

<<Che c'è Tikki? Un'akuma? Chat Noir?>>
<<La scuola>>
<<AAAAH LA SCUOLA! FARÒ TARDIIII!!>>
<<Ho già pensato a tutto io>>
<<Che intendi dire?>>
<<Ti ho svegliata presto>>
<<Io ti uccido>>

Mi metto una maglietta bianca con un cuore rosso, dei jeans strappati, una fascia rossa a pois neri e le mie adorate convers nere.
Afferro il mio zaino ed esco da casa mia.

Adrien Pov

Sono a scuola e non vedo l'ora di vedere la mia principessa. È stata tantissimo tempo con Tikki, quindi ho deciso di farle una BELLISSIMA sorpresa.







































































Per l'appunto, salteremo la scuola.










La vedo che esce da casa sua, mi nascondo e mi trasformo.

<<Buongiorno Purr-incipessa>>
<<Chat! Che bello vederti già di prima mattina!>>
<<Ti sono mancato, vero My Lady?>>
<<Un sacco>>

La prendo in braccio a mo' di sposa

<<Vieni, ti porto in un posto magico>>
<<E la scuola? Cosa dirà tuo padre?>>
<<Figurati se gli importo. E poi ho già parlato con il signor Damocles che mi ha dato il permesso>>
<<Si, ma il permesso lo ha dato a te, non a me>>
<<Tu non ti preoccupare>>
<<Quando lo dici mi preoccupo di più...>>
<<Fidati del tuo micio purr-eferito>>
<<...ok>>

La porto in un giardino nella periferia di Parigi.

Mi ritrasformo

<<Wow Adrien... Questo posto è... È... Meraviglioso!>>
<<Come lo sei tu>>

Marinette arrossisce come un pomodoro.

<<Ma... Tu come fai a sapere di questo giardino?>>
<<Io... Venivo qui con mia madre e mio padre ogni ultimo fine settimana del mese. Solo che... Da quando... Mia madre...>>

Delle lacrime iniziano a scendere dai miei occhi.

Marinette, vedendo lo stato in cui sono, mi abbraccia.

<<Tranquillo Adrien, ci sono qua io>>
<<M-mi m-manca tanto...>>
<<Lo so... Anche a me mancano i miei genitori...>>
<<Ma il tuo è un caso diverso... I tuoi non ci sono perché sono a Lione...>>
<<E ci rimarrano per un anno intero, se tutto va bene...>>
<<Mari, fammi una promessa>>
<<Dimmi>>
<<Promettimi... Che... N-non m-mi lascerai m-mai>>
<<Certo che non lo farò. Perché ti amo. E non posso lasciarti. Nemmeno fra un milione di anni>>
<<Grazie Mari. Ne avevo davvero bisogno. Nessuno lo aveva fatto... Nemmeno mio padre>>
<<Non ci pensare, ok? Anzi, fammi vedere questo posto>>
<<Vieni, devo farti vedere una cosa>>

La porto in un albero, dov'è inciso il mio nome e un più, tutto dentro un cuore. Sopra, c'è un altro cuore ma dentro c'è scritto 'Gabriel+Zoe'.

<<Mia madre, mi ha fatto promettere una cosa. Mi ha detto che la ragazza con cui vorrò passare il resto della mia vita, dovrà scrivere il suo nome su questo albero.>>

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