Capitolo 4

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"Sai mi aspettavo che le puttane erano diverse." Parla il biondo dopo un pò di silenzio.

"In che senso?" Dico accendendo una sigaretta che ho trovato dentro il cassetto del comodino.

"Tu e la tua amica, siete amichevoli."

"Una puttana deve esserlo." Dico buttando fuori il fumo. "Forse sarà anche perché siamo giovani."

-

Oddio ma dove sono? Ah sì sono a casa di quel amico di quei ragazzi. Beh vedo che ho scopato con il biondo. Non ricordo molto di questa notte.

Prendo il mio telefono e cazzo vedo 18 chiamate perse dal mio capo.

"Cazzo." Dico vestendomi.

Sento il biondo che dice qualcosa, sinceramente non mi interessa molto di lui adesso. Esco da quella stanza e cazzo è passato un tornado da qui? Ci sono persone in vari punti della casa che stanno dormendo, a me sembrano morti però. Ne tocco uno ma non da segni di vita, credo che il tornando sia passato veramente. Basta Crystal non è il momento di pensare a ste cazzate.

Richiamo il mio capo per vedere che cazzo vuole. Mi siedo in uno sgabello e lo chiamo.

"Crystal." Urla dall'altra parte del telefono.

"Signor Wesley, che succede?"

"Che succede? Hai anche il coraggio di chiedermelo?" Risponde ancora incazzato.

"Ma dimmi che cazzo sta succedendo perché non ci sto capendo una minchia." Chiedo urlando anche io.

Nessuno e dico nessuno può permettersi di urlare con me.

"Che hai fatto sta notte? La puttana? Ah no, lo sei già. Ti sei dimenticata che avevi un cliente ecco che succede."

Cazzo, avevo un cliente me ne sono fottutamente dimenticata.

"Me ne sono dimenticata."

"Te ne sei dimenticata? Guarda che questo è un lavoro serio. Ti aspetto alle 14 nel mio ufficio." Urla prima di riattaccare.

Guardo l'orario e vedo che sono solamente le 11.

"Wow." Dicono due persone dietro di me.

Mi giro e vedo che è un ragazzo, abbastanza carino, ma credo che sia uno di quelli innocenti e poi un altro invece lui ha la faccia da più duro, lui è più figo. Nel frattempo vedo che anche Federico è uscito da quella camera.

"Chi è quella?"  Chiede il ragazzo piu figo a Federico.

"Una mia amica diciamo."

"Che succede?" Urla Ashley dall'altra parte della stanza e vedo che c'è anche Benjamin.

Cazzo mi ero dimenticata anche di lei e si anche del pinguino.

"Mi sono dimenticata che questa notte avevo un cliente, adesso il capo vuole vedermi." Rispondo guardando i miei stivali.

"Oh merda." Risponde Ashley terrorizzata.

"Cliente? Che lavoro fai?" Mi chiede il ragazzo innocente.

"La prostituta." Rispondo schietta.

"Cos'è una prostituta?" Chiede il ragazzo innocente a quello più figo.

"Lascia stare, lui è mio fratello James, io sono Jason." Dice il figo nonché Jason.

"Quanti anni hai?" Chiedo a James.

"15 perché?" Risponde un pò titubante.

"Cazzo alla tua età io già scopavo." Dico guardando Ashley che ride.

"Cosa significa scopare?" Chide ancora.

Mi sorprende che nel 2017 ci sia un ragazzo di 15 anni che non sa ancora cos'è il sesso.

"Se non ricordo male avevo detto niente prostitute." Chiede Jason ai suoi amici.

"Peccato che io sia venuta qua come persona normale che voleva andare solo ad una festa." Rispondo acida.

"Tranquillo non mordiamo mica, noi facciamo solo il nostro lavoro. Ma in questo caso siamo venute qua solo per la festa." Dice Ashley.

"Sei anche te una prostituta?" Chiede Jason ad Ashley che si limita solo ad annuire.

"È arrivato il momento che io ed Ashley andiamo." Dico prendendola per un braccio. "Ah già, James, inizia a fare più esperienze." Dico mostrandole le mie tette senza reggiseno.

"Ciao Benjamin e Federico." Dico marcando bene i nomi.

"Voglio vedere quelle cose più spesso." Sento urlare da James una volta che sto uscendo da quella casa.

-

"Cosa cazzo stavi facendo, per essere così impegnata da lasciare un cliente senza sesso." Mi chiedo per quinta volta il mio capo urlando.

Ma poi porca puttana perché deve sempre urlare?

"Sei sordo o cosa? Ero semplicemente occupata." Rispondo urlando.

Ogni volta che non vado da un cliente succede sempre ciò a volte arriva anche ad alzare le mani, lo fa con tutte. Non mi licenzia mai perché sono quella più cercata e gli faccio fare un sacco di soldi, quindi non gli conviene mandarmi via.

"Adesso vattene a casa." Urla indicando la porta.

Non me lo faccio ripetere due volte che esco da quella stanza.

"Ti ha picchiata?" Mi chiede Ashley venedomi ad abbracciare.

"No, dai andiamo a casa che ti racconto con chi ho scopato sta notte." Prendo il telefono e chiamo un taxi.

"Quindi con chi hai scopato?" Mi chiede una volta entrare a casa.

"Con Federico."

"Seria?" Continua a chiedere urlando.

"Si, na non urlare che ne ho già abbastanza." Mi siedo su uno sgabello della cucina e lei fa lo stesso.

"Allora com'è? Grande? Piccolo? Lungo? Grosso?"

"Giusto, ho visto di meglio e lo sai." Le dico indicandola con una bustina contro il mal di testa. "invece tu e e Benjamin che avete fatto? Ho visto che eravate insieme sta mattina."

"Niente abbiamo parlato." Risponde tranquillamente.

"E di cosa?" Dico mettendo una fragola in bocca.

"Delle nostre vite."

Certo Ashely e a me non mi piace il cazzo.

"Allora ha una vita grande?" Dico facendo il doppio senso.

"Dai, sono seria, abbiamo solo parlato."

The one who changed me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora