Tredici;

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Jeno
Renjun
Chenle

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"hey" disse il ragazzo con i capelli platino salutando i due ragazzi.

Uno era conosciuto per essere il suo ammiratore, mentre l'altro non era felice di averlo intorno.

"Hey Jeno~" rispose Renjun felice. Era nervoso ma felice allo stesso tempo di vederlo.

Non riusciva a smettere di pensare al fatto che finalmente sarebbe uscito con l'amore

della sua vita. Renjun pensava di star esagerando un po' nel pensare a Jeno come l'amore della sua vita ma pensava che fosse adatto. Non riusciva a spiegare come si sentiva nei confronti del più piccolo.

"Hey Renjunie~" Jeno imitò il tono felice di Renjun. Entrambi risero finché Jeno non si accorse di un'altra persona di fianco a Renjun.

"Ciao Chenle" la sua voce tornò normale nel pronunciare il suo nome. Sperò che Chenle non lo notasse. Non voleva più ferire nessuno.

Il minore la pensava allo stesso modo, a parte per il «Non voglio più ferire nessuno» .

"Ciao" salutò a bassa voce.
Si infilò vicino al ragazzo con i capelli platino, in modo da non lasciargli spazio per avvicinarsi al suo amato.

"Che materia hai ora?" Renjun dondolò sul posto, aspettando la risposta di Jeno, anche se lo sapeva già, voleva sentirlo da lui.

"Inglese? Non mi interessa comunque, salto l'ora" Jeno sorrise. Un'idea illuminò la sua mente. Perché aspettare dopo scuola per uscire insieme?

Perché non in quel momento?

"Vuoi saltare anche tu? Con me questa volta?" un ghigno apparì sul suo viso cercando di convincere il più grande a seguire la sua idea.

Prima che Renjun potesse rispondere, il più piccolo tra loro parlò. E non era per niente felice.

"Non puoi farlo! Non è giusto!" la sua voce si alzava ad ogni parola pronunciata.

"Calmati, stai parlando come se stessimo cercando di evadere di prigione."

"In un certo senso stiamo cercando di evadere di prigione" disse Renjun cercando di fare un po' ridere. Funzionò con Jeno, ma non con Chenle.

"Junie, potresti essere beccato"

"E anche se venissimo beccati? Ci lascerebbero andare con solo una nota"

"ma-"

"Lele, va tutto bene. Ha ragione, niente di brutto succederà. È solo per oggi."

Ci fu silenzio per un po' finché il più piccolo se ne andò senza aprir bocca.

Renjun lo avrebbe chiamato, ma quel momento non era quello giusto per farlo.

Nota: chiamare Chenle più tardi

"Umm, Renjunie?" ogni volta che lo chiamava così il suo cuore saltava un battito.

"andiamo" sorrisero all'unisono prima di uscire dall'uscita principale della scuola.

Jaemin li guardò da lontano. Si sentiva come se qualcuno lì avesse strappato l'anima.

E non li piaceva.

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Tu eri tu

Io ero io

Eravamo noi due

Prima del nostro tempo

Ero tuo ancor prima di saperlo

E anche tu sei sempre stato mio

-Renjun

lean on me ¢ noren [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora