Towers

#2^ capitolo

Sono le 6 del mattino, e fra un'ora parte il treno per Le Havre ( una cittadina a Nord della Francia) e, a quel punto attraverserò il "The Channel", il canale che collega la Francia con l'Inghilterra, che passa sotto la Manica. Sono molto emozionata all'idea, ma poi penso a quanto sarà lontana la mia famiglia e i miei amici e li mi rattristo.

"Truth vieni amore bisogna partire per la stazione dei treni!" urla mia madre dalle scale

"Si mamma! Arrivo!" le rispondo

Scendo le scale e prima di uscire mi guardo allo specchio: mi sono vestita in modo semplice, felpa azzurra, jeans scuri e le air force. Mio fratello prende le valigie e le porta nel bagagliaio dell'auto.

"Mi mancherai scema" mi dice sorridendo. Noi non ci chiamiamo mai per nome ma con scema, stupido, cretino, idiota e così via. Ci vogliamo molto bene.

"Anche tu idiota" e lo abbraccio. Lui mi stringe forte forte e con un sussurro mi dice: "Se qualche ragazzo ti fa soffrire, chiamami che lo sistemo ben io"

"ahahahahahahah saró troppo presa dallo studio per pensare ai ragazzi"

"Si certo... come no!" ride

Dopo il nostro abbraccio, vedo che ha gli occhi lucidi

"Uouo James piange!" lo prendo in giro

"Stai zitta stupida!" ride e piange nello stesso tempo e io lo riabbraccio

"Tranquillo torneró a Luglio per il ringraziamento!"

"Ti voglio bene. Mi mancherai"

"Anche io. Ti penserò" e li do un bacio sulla guancia.

"Dai bisogna andare" dice mia madre con un po' di tristezza.

Saliamo in macchina e durante il viaggio parliamo del più e del meno. Davanti alla stazione ci fermiamo e scendiamo. Arriviamo al binario del mio treno e ci fermiamo. Mia madre mi abbraccia e mi dice le solite cose: stai attenta, studia, ecc...

Il treno sta per arrivare e sia la mamma che James mi abbracciano per lunghi secondi. Il treno arriva e io salgo. Mi affaccio dal finestrino e vedo mia madre e James piangere. Mi unisco anche io a loro e mia madre mi tocca le mani che spuntano dal finestrino.

Una voce dice da un altoparlante "In partenza dal binario 9 (il mio) il treno per Le Havre. Allontanarsi dai binari"

A quel punto, il mio treno partì, per un nuovo capitolo della mia vita.