Capitolo 3

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Sono rimasta in camera mia tutto il giorno, sono scesa solamente per fare la colazione, avevo bisogno di rimanere un po' da sola dopo ieri sera.
Mi alzo dal divano e vado in bagno a sciacquarmi la faccia.
Mi asciugo con un asciugamano per poi lasciarla appoggiata al lavandino e scendere al piano di sotto.
"Asaka, va tutto bene?" mi chiede Ruki posizionando del cibo sul tavolo e vedendo appoggiarmi alla tavola.
"Si. Dov é la biondina?" prima che lui possa rispondermi sento dei passi alle mie spalle, è sicuramente lei.
"Siediti. Non stare lì impalata" le ripeto io.
"S-Si" mi risponde lei spostando una sedia per sedersi all'unico posto libero che vede mentre io la fulmino con lo sguardo.
"Non ci pensare, quello è il mio posto. Prendi una sedia e siediti a capotavola tra me e Azusa"
"Dai principessina, è solo un posto"
"Il mio posto è vicino a te"
"Ah, sei gelosa"
"Mangia e fa silenzio" senza aggiungere altro iniziamo a mangiare, sono sempre stata innamorata della cucina di Ruki.
"Ehi ma che fai, quello è l'ultimo gambero dammelo subito!" grida Kou mentre Yuma tiene in mano l'ultimo gambero infilzato da una forchetta.
"Ne hai già mangiati troppi. Azusa, non hai mangiato niente, lo vuoi tu?"
"Se me lo dai..lo mangio"
"Ti ho chiesto se lo vuoi"
"Allora..lo voglio" lascia il gambero nel suo piatto mentre Kou ne prende altri dal piatto che ha appena portato Ruki.
"Kou fai schifo" lo fermo io vedendolo sorridere per un attimo.
"Voi andate tutti d'accordo. Per me questa è una cosa nuova" ci interrompe la biondina.
"Ora basta mangiare, dobbiamo prepararci" proseguo io alzandomi dalla sedia e appoggiando il tovagliolo sul tavolo.
"Prepararvi?"
"Dobbiamo andare a scuola"
"A-Anche io"
"Tu non vieni. A scuola ci sono i Sakamaki" le dice Ruki fermandola.
Sinceramente non vedo dove sia il problema considerando che fino a ieri sera alla dimora Sakamaki ci viveva.
"Questa sera rimarrà Azusa con te"
"Resterò da solo con Eve, sono contento"
"La affido a te"
"Eve?" li interrompo io senza ottenere nessuna risposta.
Non riesco a capire cosa stia succedendo, il suo nome non è Yui?
Salgo per un attimo di sopra ed entro in camera mia prendendo la divisa e indossandola.
Poco dopo raggiungo gli altri alla porta d'ingresso.
"Attenta gattina masochista, Azusa sa essere molto problematico" le dice Kou avvertendola mentre io fermo lo sguardo sui due, sinceramente non mi va troppo di lasciare Azusa da solo con quella.
Considerando che la biondina è nuova e Azusa bisogna conoscerlo e saperlo prendere inizio a vedere la situazione abbastanza rossa.
Arriviamo a scuola dopo poco più di 10 minuti, fortunatamente non è molto lontana da casa.
Cerco di raggiungere il mio banco ma senza accorgermene cado all'indietro finendo tra le braccia di Yuma.
"Ehi, va tutto bene?"
"La testa, mi gira tantissimo"
"Ti riporto a casa. Spero solo che non sia una ricaduta" pochi mesi dopo il mio arrivo li avevo avvisati dei miei svenimenti continui manifestati all'età di dodici anni.
Yuma si è sempre preoccupato fin troppo per me, mi è sempre stato vicino e ogni volta che mi sento male è il primo a prendersi cura di me.
È come se si sentisse in dovere di proteggermi, per lui è come se fossi realmente sua sorella minore.
È il fratello maggiore che ogni ragazza vorrebbe avere, certe volte non sembra nemmeno essere un vampiro.
"Mi raccomando, riposati e non farmi preoccupare" mi raccomanda facendomi sdraiare sul letto e dandomi un bacio sulla fronte.
"Tranquillo"
"Certo che sei proprio una seccatura"
"Dai" lo vedo sorridere subito dopo avergli lanciato un cuscino vicino alla faccia.
"Io torno a scuola. Se hai bisogno di qualcosa ci sono Azusa e Scrofa"
"Va bene"
"Ci vediamo più tardi" mi dice svanendo improvvisamente e lasciandomi completamente sola.
Non avendoci pensato mi sono dimenticata di chiedergli una bottiglia d'acqua da tenere di fianco al letto in caso di bisogno.
Facendo attenzione a non cadere esco dalla stanza e inizio a camminare stando sempre vicino ai muri.
Sentendo un leggero grido di una voce femminile mi fermo per un attimo, è sicuramente la biondina.
Lentamente finisco per arrivare alla stanza di Azusa, la voce proveniva da lì.
La porta della stanza è leggermente aperta.
Mi affaccio facendo attenzione a non farmi scoprire e noto Azusa sbattere la biondina alla seconda porta della sua stanza iniziandole a succhiare del sangue dal collo.
"Davvero morbido..Dolce"
"Te ne succhio ancora"
"Va bene, vero?" le sussurra togliendole il sangue che le era appena sceso lungo il collo con la lingua per poi morderla nuovamente.
"Hai il sangue di Eve..sei fortunata"
"Azusa..m-mi fai male"
"Davvero..fa male? Allora te ne farò ancora di più" sorride per poi infilarle i canini nella pelle per la terza volta, è come se fosse fuori controllo e non riuscisse a fermarsi.
Perché vedere tutto questo mi fa male?
Chi è Eve?
Inizio a vedere tutto sfocato e scivolare cercando di aggrapparmi inutilmente al pomello della porta.
Cadendo per terra chiudo delicatamente gli occhi, da li il nulla.

Diabolik Lovers: oltre la sete [In pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora