Entro la fine della settimana successiva, Taehyung non aveva ancora ricavato alcuna informazione riguardo quella persona misteriosa, quello hyung misterioso, né Jungkook aveva detto nulla al proposito.
Taehyung e Jungkook, nonostante fossero migliori amici da ormai un bel po' di anni, non sapevano ogni cosa l'uno dell'altro, non è necessario per una buona e duratura amicizia; sapevano l'un l'altro cose che nessun altro sapeva, o quasi, le piccole cose contavano davvero poco nel loro rapporto, l'importante era sapere che si avevano l'un l'altro. Qualcuno su cui poter contare e su cui poter fare piena fiducia, qualcuno che ci sarebbe sempre stato per l'uno o per l'altro, la base del loro rapporto era questa.
Eppure, il fatto che Jungkook non gli avesse ancora parlato di quel ragazzo, in qualche modo lo disturbava. Ma, d'altro canto, neanche Taehyung gli aveva ancora parlato di Yoongi.
La sua scusa, era quella che fare coming-out con il proprio migliore amico non era una cosa semplice da fare. Voleva prima sentirsi sicuro della loro relazione, allora gliel'avrebbe detto.
Con questo presupposto, continuava a rimandare e rimandare.Era un giovedì pomeriggio, l'aria fuori era umida mentre la pioggia scendeva creando dei piccoli fiumi per le strade, trasformando i vetri su cui atterravano nella pista di una gara che avrebbe intrattenuto ogni bambino davanti cui sarebbe comparsa. Così come quei bambini facevano, emozionati, il tifo per la propria goccia preferita, Taehyung stava internamente facendo il tifo per sé stesso nella 'gara' che stava affrontando contro Yoongi.
La tensione era facilmente percepibile tra i due, così come per il divertimento, specialmente quello di Taehyung, che era ad un passo dalla vittoria.
Fu quando comparirono le scritte "WINNER" e "LOSER" sui due lati opposti dello schermo, che Taehyung lasciò cadere il controller per poter alzare le braccia al cielo, lasciando uscire un breve urlo esultante dalla propria bocca. Yoongi, dal cui lato appariva la scritta "LOSER", era invece rimasto immobile, concentrato sul guardare un punto indefinito di fronte a sé, ignorando l'esultante bambino al suo fianco."Non ci gioco più con te."
Disse di punto in bianco il più basso, alzandosi poi dal divano, intenzionato ad allontanarsi, mentre il suo volto presentava un'espressione bianca, quasi non meritava di essere tale, perché non esprimeva nulla, era una completa tavola bianca.
Taehyung non perse neanche un attimo per sporgersi vero di lui arrivando ad afferrargli il braccio, per poi tirarlo nuovamente sul divano ed intrecciare una gamba con la sua, in modo che non potesse più scappare.
Poggiò il mento sulla spalla di Yoongi, guardandolo come avrebbe fatto un gattino affamato di coccole in attesa di ricevere l'attenzione del proprio padrone."Perché?"
Yoongi posò finalmente lo sguardo su Taehyung, cosa che aveva evitato sin dalla propria sconfitta; involontariamente, un lato delle sue labbra si sollevò accennando un piccolo e tenero sorriso, ma lo nascose subito per evitare che Taehyung se ne accorgesse. Come previsto, non se ne accorse.
In quel momento, Yoongi realizzò: il gioco non era finito, era solo cambiato, e sarebbe stato lui a condurlo."Non è divertente."
"Io mi sto divertendo."
"Vorrei divertirmi anche io, però…"
Subito dopo quelle parole, il moro morse il proprio labbro inferiore nel tentativo di provocare una reazione in Taehyung. Tentativo che riuscì e portò il più piccolo a sporgersi verso di lui con le sue labbra come obbiettivo, quando venne interrotto proprio dall'altro.
"Non ora, voglio la rivincita."
Disse con fermezza Yoongi, quando un piccolo ghigno si formò sulle sue labbra, lasciando nuovamente il divano. Taehyung lo guardò confuso, chiedendosi cosa avesse in mente di fare e dove volesse andare; non ebbe però neanche il tempo di chiederlo, che il più grande, dopo essersi abbassato per raccogliere il controller che aveva lasciato cadere precedentemente, si sedette perfettamente nel mezzo delle sue gambe.
Quel gesto improvviso prese il più giovane alla sprovvista, provocandogli un sussulto che non fece altro che avvicinarlo ancora una volta alle natiche del maggiore. Taehyung sospirò, già stanco di quella provocazione, nonostante ne fosse al contempo divertito.
Riprese allora il controller tra le mani, unendole davanti al busto di Yoongi, imprigionandolo in una sorta di abbraccio che non dispiaceva a nessuno dei due; in questo modo, iniziarono una nuova partita.
Dopo neanche un minuto dall'inizio, Yoongi cominciò leggermente a muoversi in modo falsamente involontario, pienamente consapevole dell'intimità presente sotto i suoi movimenti.
Il vero gioco era cominciato proprio in quel momento, entrambi i ragazzi ne erano più consapevoli di quanto fingessero di non essere, soprattutto Taehyung, in quel momento impegnato nel tentativo di ignorare la distrazione. Il suo metodo, a dire il vero, non risultò niente male, visto che non faceva altro che aumentare il divario tra lui e Yoongi indirizzandolo verso la vittoria.
Fu quando Yoongi smise di andarci piano e cominciò a giocare seriamente, che per Taehyung cominciò ad essere sempre più dura mantenere il controllo, e non solo quello.
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Sturm und Drang ;; Taegi
Fanfiction[ "Tempesta e Impeto", da altri tradotto anche come "Tempesta e Passione" ] Kim Taehyung era un giovane e promettente nuotatore, studente presso l'Accademia Sportiva. Min Yoongi era un giovane e altrettanto promettente artista, studente presso l'Acc...