capitolo 13

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Non rispose a quell'affermazione ma disse "Quello che più mi stupisce è come Davide, uno che ti è sempre morto dietro, ti ha permesso di uscire ubriaca dal locale, mentre programmava una prossima scopata con una!"
"Tra noi c'è solo amicizia" risposi.
Lui mi guardò e sorridendo disse "non è possibile amore, un ragazzo con cui è successo quello che è successo non potrà mai essere solo amicizia tra voi... La realtà è che è un coglione." Disse senza peli sulla lingua.
Non ribattei perché sapevo che Davide non era mai piaciuto a Marco soprattutto dopo quello che gli aveva fatto.
"Vado a cambiarmi" dissi e andai verso la camera da letto.
"Accendo un po' di musica" disse e io mi gettai sul letto.
Dopo 10 minuti, mi stavo cambiando, ero in mutande senza reggiseno, Marco entra in camera " vuoi pomodoro?" Disse senza bussare, però appena mi vide com'ero. Mi domandò subito scusa, e si voltò.
Io scoppiai a ridere. Risi tantissimo.
Lui era girato di spalle e non capiva, ma non riuscivo a smettere. E non so cosa mi prese ma mi misi davanti a lui, con le tette al vento, e continuai a ridere.
"Ma cosa ti ridi????" Disse lui imbarazzato.
" Siamo stati insieme, abbiamo avuto una storia, penso che vedermi nuda non ti imbarazza" dissi sghignazzando come una matta.
"No ma la situazione è diversa adesso, è poco rispettoso" disse quasi mettendosi una mano davanti agli occhi.
La situazione mi divertiva troppo, e feci una cosa stupida, ma mi potevo giustificare visto le tre vodka redbul che avevo in corpo.
Feci un passo indietro e mi tolsi anche le mutandine, rimasi nuda davanti a lui.
Lui era di un rosso pomodoro, e occhi sbarrati che rimase in silenzio. Mi avvicinai a lui, che aveva un grambiule da cucina e un mestolo in mano, e gli presi il volto e lo baciai. Lo baciai delicatamente come non avevo mai fatto in quell' ultimo periodo , lui rimase in un primo momento di sasso, poi ricambiò, continuò a baciarmi,mi mise una mano sulla spalla, poi la fece scivolare giù sulla schiena, continuó finché non arrivó sopra i fianchi, e me li accarezzó.

Ero completamente nuda davanti a lui. Eravamo eccitati dalla situazione e io ero ubriaca. Fece scivolare la mano più in basso fino ad arrivare nel punto tanto desiderato, iniziò a toccarmi, inizió a sollecitarmi, e poi entrò prima con un dito e poi con due, e iniziò a spingere, e ogni movimento sentivo contrarmi, inziai a sospirare piano, e poi sempre più forte fin quando non ansimai e lo sentì indurirsi tra i pantaloni.
Lui non volle andare oltre, mi bacio e mi disse che la pasta era pronta.
Rimasi senza parole.

Ero ubriaca. Mi vestii e andai subito in cucina. Appena Marco alzò lo sguardo dai fornelli si percepiva l imbarazzo nell' aria.
Decisi di smorzare la situazione con una battuta poco simpatica " certo che se ogni volta che ci lasciamo succede questo. Forse è meglio salutarci più spesso."
Lui non rispose. Si limitò a mettere la pasta sul piatto e a sedersi di fronte a me.
"Grazie" gli dissi vedendo cibo. " Com'è la testa?" Mi chiese con il suo fare affettuoso.
"Ha smesso di girare per fortuna. Ho solo un po' di senso di nausea, ma passerà" dissi sdrammatizzando il mio stato fisico alquanto malconcio.

"Senti, io sono venuto qua per parlarti" disse Marco con sguardo serioso. "Dimmi" risposi io sapendo dove stava andando a parare.
"Mi dispiace" esordí. Non lo feci nemmeno parlare perché intervenni io " A me non ha dato fastidio che sei andato con altre quando ci eravamo persi, ma che mi hai mentito. È ovvio che una parte di me egoisticamente avrebbe voluto che non fosse vero, ma sei un uomo hai dei bisogni e va bene cosi. Però dimmelo pure, non voglio che ci siano menzogne tra noi. "
" Non è nemmeno questa la realtà." Disse un po' imbarazzato.
" È vero ho comprato i preservativi e li ho messi sopra la mensola perché magari mi sarebbe venuta voglia di fare qualcosa, anche semplicemente di trovare una ragazza. Ci ho provato sai, e non era difficile perché sono Marco Mengoni, e tutte vogliono un cantante, una star come persona da conoscere. Però appena vedevo che mi dava corda io mollavo la presa, non c'è la facevo, era più forte di me." Continuó " Solo una volta ci sono andato vicino. Avevo conosciuto questa ragazza, si chiamava Francesca, era intelligente e molto affascinante, iniziammo a uscire insieme e poi la portai a casa mia perché doveva andare al bagno, al ritorno era mezza nuda, e iniziò a baciarmi, a spogliarmi e appena mi resi conto di ciò che stavo per fare mi bloccai, non c'è la facevo." Disse rattristito. " Avevo quasi paura che non c'è l avrei più fatta, anche perché l'amico laggiù non voleva più collaborare."

Rimasi in silenzio, cercai di ascoltarlo senza interromperlo.
"Poi ci siamo rivisti, e sapevo che sarebbe riaccaduto qualcosa tra di noi, e allora pensai di non spostarli da lá perché magari sarebbero potuti servire, ma allo stesso tempo ero preoccupato che anche con te non c'è l avrei più fatta, ero terrorizzato di fare brutta figura, ero imbarazzato!"
"Invece non è stato così" dissi io accennando un piccolo sorriso.
"Già, la verità è che sei tu quella che voglio al mio fianco, e sei tu quella che ho sempre voluto, ci sono stati dei momenti da dimenticare, ma tanti altri che quando ci ripenso mi scende ancora una lacrima. Ci siamo lasciati, anzi ti ho lasciato perché avevo paura di questo, avevo paura del futuro insieme, ma poi mi son reso conto che l'unico futuro che voglio è solo con te!!!" Disse con gli occhi lucidi.
Presi un po' di tempo per metabolizzare e gli dissi " Questi ultimi anni ho incontrato diversi ragazzi, e c era anche Davide. Davide ha iniziato con noi, ci ha rovinato la storia ma c'è da quando ci siamo conosciuti io e te, e se vi mettessi a confronto non c'è paragone tra voi! Ammetto che in questo periodo mi sentivo sola, e Davide forse cercava di approfittarsene di me, non è mai successo niente, ma avrebbe voluto.
Io non c è l avrei fatta." Continuai " Ho capito che non c'è nessun altra persona che mi faccia battere il cuore come te,non c'è nessun altro che mi guarda con quegli occhi lì e mi faccia sentire sempre la più bella del mondo. Io con te sto bene, sono me stessa e voglio esserlo così per sempre." Dissi ripensando ai momenti passati.

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