3: Un nuovo incontro.

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Camminando per la piazza iniziammo a sentire un odore nauseabondo proveniente dai corpi, che ci costrinse ad abbandonare la piazza ed entrare in una viuzza secondaria. "Hey, c'e qualcosa laggiù, andiamo a vedere" Disse Cristel. Mentre ci incamminavamo verso il punto indicato, vedemmo l'impossibile. Un camioncino attraversò la strada...ma per aria. Finì per atterrare rovinosamente sull'asfalto, prendendo fuoco quasi immediatamente. Noi eravamo impietrite dalla sorpresa, come era potuto succedere? Ad un tratto vedemmo una figura che si avvicinava lentamente, troppo lontana per riconoscerla. Eravamo immobili. Poteva essere un altro demogorgone e dovevamo essere pronte. Gaia ed io avevamo già le mani su lucidante e accendino, pronte ad attaccare. La figura avanzava e avanzava. Sembrava essere una ragazza, più o meno della nostra età. Abbassammo la guardia appena riuscimmo a riconoscerla. Millie Bobby Brown, l'attrice che interpreta Undici. Sulle nostre facce si leggeva un misto tra sorpresa, incredulità e gioia. "Millie!?" Sussurrò Cristel. "Siete le uniche persone che ho trovato vive nel giro di qualche chilometro, venite con me" Rispose lei, camminando verso un negozio con le finestre spaccate. Noi la seguimmo, senza discutere.
Una volta entrate e sedute sul pavimento, iniziammo a riempirla di domande. "Uhm, sai per caso cosa è successo qui in giro?" Domandò Gaia. "Hai qualche idea di dove si possa trovare il portale?" Seguì Cristel. "E soprattutto, come hai fatto a sopravvivere senza armi?" Chiesi io. "Calma, calma." Ci zittì Millie. "Prima di tutto, so che di sicuro e stato aperto un portale, ma non ho idea di dove sia. Poi, ho scoperto di potermi difendere con questi." Continuò. Puntò la mano verso il registratore di cassa e si concentrò. In un attimo il registratore si aprì. Noi eravamo sbalordite. "Quindi, fammi ben capire...è stato aperto un portale di cui non sappiamo dove sia e quanto grande sia, siamo nel bel mezzo di un'apocalisse demogorgonica e tu hai gli stessi poteri di Undici" Riassunse Cristel. Millie annuì. "Beh," mi alzai. "Questo vuol dire che dovremmo iniziare a cercare bene!" Esclamai. "Aspetta però, abbiamo bisogno di aiuto, non possiamo mica far tutto da sole" rispose Gaia. "So chi può aiutarci." Disse Millie. "Spero solo che riescano a venire..." continuò. Le nostre facce si illuminarono, capendo chi potevano essere. "Chi?" Chiedemmo in coro. "Gaten, Finn, Noah e Caleb." Rispose lei. "Evvai!" Pensammo. Diciamo che avevamo una piccola cotta per loro. No, che dico, era enorme. Mastodontica, direi. A Gaia piaceva Finn, a Cristel piaceva Noah e a me piaceva Gaten. Quindi era ovvio che eravamo felici come una pasqua una volta sentiti i loro nomi. "E come facciamo a farli venire qui?" Chiese Gaia. "Provo a chiamarli, spero solo che non si siano aperti altri portali anche lì..." Detto questo, Millie prese il cellulare e digitò i loro numeri, uno ad uno. Passò almeno mezz'ora. "Ci vuole un bel pò per convincerli, eh?" Pensai. Passò un'altra mezz'ora. "Fatto, possono venire" Disse Millie, raggiante. "Perchè ci è voluto così tanto?" Chiese Cristel. "Beh, fortunatamente non c'e nessun portale lì, o almeno è così che sembra. Ci sono volute una ventina di foto della piazza per convincerli." Rispose. "Almeno stanno arrivando" commentò Gaia. "Si, spero solo che non succeda niente di male durante il viaggio." Rispose Millie. "Bene, adesso dobbiamo arrivare all'aeroporto." Conclusi io. "Si, ma prima dobbiamo trovare qualcosa per difenderci." Mi ricordò lei. "Venite con me, so dove possiamo trovare quello che ci serve." Detto questo, ci alzammo e iniziammo a camminare, guidate da Millie.

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