"Simons... Isobel Simons" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elencodi fogli che aveva.
"Simons, Simons, Simons... Ah eccolo! Stanza 414, sei in camera con un certo Tyler Collins!" La fissai in malo modo prima di iniziare a parlare.
"Non è possibile..Ci deve essere stato un errore, avrei dovuto avere una camera singola o semmai con una ragazza, non con un maschio!".
"Mi dispiace per il disguido ma per ora dovrà rimanere in quella stanza fino a quando non ne parlerò con il preside" mi disse la segretaria con tutta la calma del mondo. Infastidita presi le chiavi e mi trascinai su per le scale con le mie due valigie che però caddero a terra perché un ragazza ci inciampò sopra. "Stai bene? Ti sei fatta male?" Mi chiese preoccupata la ragazza. Era una bella ragazza, mingherlina, con i capelli a caschetto neri e gli occhi azzurri.
"Oh scusami, che distratta, comunque sono Layla, piacere di conoscerti". Mi stringe subito la mano e inaspettatamente mi abbraccia.
"Piacere Isobel, ma per gli amici Izzy".
"Sei nuova vero?"
Le risposi annuendo con la testa e subito dopo aggiunse: "Scusa ma faccio tardi a lezione. Che ne dici di vederci oggi pomeriggio per un caffè? Il bar fa dei cappuccini favolosi!".
Entusiasta le lasciai il numero e mi avviai nella mia stanza. Arrivai al terzo piano e inizia a cercare la stanza 411,412;413, eccola 414! La segretaria aveva detto che avrei avuto un coinquilino...Ci mancava solo questa, nemmeno una ragazza.
Presi un respiro e girai la chiave nella serratura.
Mi stupii nel trovarla vuota, ordinata, con solo una valigia poggiata su uno dei due letti a tradire la presenza di qualcuno prima di me in stanza. La stanza era simile a quella di una camera d' albergo: appena entrati c'era un armadio a destra e una porta che portava al bagno a sinistra.
Di fronte a me si apriva una piccola stanza con due letti, due comodini, un divano in pelle a sinistra, un frigo bar e un mobiletto con cassettoni a destra sopra al quale si trovava un televisore. La stanza era bianca con strisce arancioni, che riprendevano i colori del college. Durante la mia ispezione, Layla mi mandò un messaggio dove diceva che ci saremmo incontrate dopo l'incontro per le matricole. Andai sul balcone, che si trovava dopo i due letti, e ammirai la fantastica vista sul fiume.
Guardai l' orologio, erano le 15:00. Improvvisamente mi ricordai che la segretaria aveva detto che l'incontro delle matricole si sarebbe tenuto alle 15:15. Scesi in aula magna, dove sapevo si sarebbe tenuto l'incontro. Ovviamente mi persi ma riuscì ad arrivare prima che iniziasse la riunione. Presi posto in ultima fila e di quello che disse il presi ascoltai ben poco, poiché ero intenta a rispondere alle numerose domande che mi aveva fatto mia madre sul college.
Capii qualcosa a proposito che se non si arrivava in mensa in orario non si mangiava, qualcosa a proposito di macchine che noleggiavano per andare in città e qualcosa a proposito del fatto che non si poteva portare nessuno di estraneo all'interno de college.
"E ricordate, si può dormire fuori dal college solo con un mio permesso e dovete sempre avere addosso la spilla con il simbolo del college. Le spille le troverete nelle vostre camere la cena sarà alle 19:00!
Il preside concluse il discorso e i ragazzi si alzarono e se ne andarono. Con un po' di fatica riuscii a trovare al bar del college e vidi seduta in un tavolo ad aspettarmi Layla.
"Finalmente sei arrivata! Ti davo per dispersa! Scommetto che il preside ti avrà detto tutte cose inutili" e inizia ad imitarlo, gesticolando a poi non posso
"Esattamente, diciamo che non ho ascoltato proprio tanto ciò che diceva, più che altro stavo pensando al dover dividere la stanza con un ragazzo"
Mi guardò stranita alzando le sopracciglia "Ragazzo? Ti hanno messa in stanza con un ragazzo? Chissà se è un nerd, ti immagini?"
"Già sono sfigata ad avere un coinquilino, non aumentare ancora di più la mia sfiga" dissi ridendo
"Almeno sai il suo nome o cognome? Dovrebbe avertelo detto la segretaria, può darsi che lo conosco."
Ci pensai due minuti perché mi ricordavo qualcosa e alla fine mi venne il lampo di genio "Ma certo, Collins se non sbaglio Tyler, Tyler Collins"
Tutto d'un tratto smise di ridere e mi guardò a bocca aperta. "Layla, stai bene? Perché ti sei ammutolita"
"Izzy, il tuo coinquilino, è tutto benché nerd. È il puttaniere del collage. È andato a letto con tutte"
"Alè, di bene in meglio allora! Si prospetta un bell'anno allora!" Dissi sarcastica
"Scusa Izzy, ma ora devo andare da Michael, il mio ragazzo. Ci vediamo domani!"
"Va bene tranquilla, a domani" e mi incamminai verso il dormitorio fino ad arrivare davanti alla porta con la targhetta che indicava il numero 414. Entrai desiderosa di farmi una doccia prima di cena ma mi fermai quando vidi il letto di fianco al mio occupato da un ragazzo con il cellulare in mano. Alzò gli occhi quando sentì la porta sbattere. Azzurri, i suoi occhi erano terribilmente azzurri e freddi.
"Tu devi essere la mia nuova coinquilina, sono Tyler Collins ma di certo avrai sentito parlare di me" mi fece l'occhiolino. Mi abbinai al ragazzo, sicuramente più grande di me. Non assomigliava affatto al nerd sfigato che io e Layla ci eravamo immaginate anzi dovevo ammettere che era un bel ragazzo.
Capelli castani e ricci, labbra carnose e occhi azzurri come il ghiaccio.
"Si sono io, mi chiamo Isobel Simons" Dicendo questo gli tesi la mano.
Michael la guardò un attimo, poi la snobbò completamente e tornò al suo cellulare.
'Simpatico il ragazzo' mi ritrovai a pensare ironicamente.
Nello stesso modo, senza dire una parola, mi girai ed andai in bagno per fare la doccia.
Rimasi sotto la doccia per un po' poi uscì per andare a cena, erano le 19:20 quando fui pronta. Stavo per uscire quando mi fermai e guardai davanti a me il ragazzo che aveva ancora il telefono in mano. Anche se era stato scortese, non significava che dovevo esserlo anche io giusto?
In fondo avrei diviso la camera con quel ragazzo per un anno. "Che fai? Non vieni a mangiare?" chiesi senza troppo entusiasmo, quel tipo non mi convinceva dopotutto.
"Scusa Raperonzolo, ho di meglio da fare."
"Raperonzolo? Non si ricordava neanche il mio nome? Ma chi si credeva di essere quel presuntuoso? E cosa avrebbe di meglio da fare piuttosto che mangiare?
"Perfetto" risposi fredda e detto questo uscii dalla porta. In realtà mi era anche passata la fame ma mi diressi comunque in mensa. La mensa era occupata da 4 tavolate lunghe e da altri tavoli più piccoli da 4 o 6 posti. Mi sedetti all'angolo di una delle grandi tavolate, vicino ad un biondino dall'aria affamata, ben deciso a non parlare con nessuno. Ero lì sola da poche ore eppure già odiavo quel posto. "Ciao! Tu devi essere nuova, io sono Liam King , frequento il secondo anno!" A parlare era stato un ragazzo di fronte a me, coi capelli cortissimi e castani e gli occhi color verde scuro . Sembrava un ragazzo gentile, troppo gentile per i miei gusti.
Chi è che si mette a parlare con un completa sconosciuta se non per provarci, che per di più faceva il primo anno? "Isobel" mi limitai a rispondere.
"Loro sono Michael, Zola " mi disse il ragazzo indicando prima il biondino di fianco a me e poi una ragazza riccia al suo fianco con la pelle un po' scura. Feci un cenno a entrambi.
Il ragazzo, Liam mi pare, sembrava sentirsi un po' a disagio per via della mia poca loquacità così aggiunse solo: "Beh, se ti serve qualcosa chiedi pure a noi."
"Lo farò. Finii la cena parlando con quei ragazzi e tornai in camera. Tyler non c'era. Non avevo idea del perché, ma morivo dalla voglia di sapere dov'era andato e perché aveva saltato la cena. Beh tanto in quel momento non lo avrei scoperto di certo, inoltre l'indomani avrei avuto la mia prima lezione e stavo morendo di sonno, tanto valeva andare a dormire. Detto e fatto, mi lasciai cullare dalle braccia di Tonty, il mio portafortuna a forma di cagnolino. Sentii il rumore di una chiave che girava nella serratura. Sbirciai l'orologio sul mio comodino e vidi che erano le 3:00 di notte.
Tyler entrò nella stanza in quel momento così finsi di dormire, sbirciando per vedere quello che faceva. Beh non fece proprio niente se non spogliarsi per mettere il pigiama. Devo ammettere che il mio coinquilino aveva proprio un bel fisico, quando si tolse la maglietta riuscii a intravedere gli addominali ben scolpiti. In fondo Louis mi intrigava, cosa aveva fatto dalle 19:30 - 20:00 fino alle 3:00 di notte? Mentre il sonno cominciava ad impossessarsi di nuovo di me decisi che in qualche modo l'avrei scoperto.