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Michael si svegliò nel cuore della notte, la nausea e il mal di testa gli erano passati.
Ho la bocca asciutta pensò.
Si alzò con malavoglia e cercando di fare meno rumore possibile, uscì dalla stanza.

Amanda e Robert erano già tornati, si capiva perché c'era suo padre che ronfava.

Scese le scale al buio, difatti aveva paura di inciampare ad ogni passo che faceva.

Appena arrivò in cucina prese un bicchiere d'acqua e iniziò a bere.

La sua attenzione si era focalizzata sul giardino di fuori, ben visibile grazie alla porta finestra.

Non c'era vento, era tutto calmo e silenzioso.
Che tranquillità, è completamente diverso dal mio vecchio giardino.

Già, quel giardino di condominio, così piccolo, così insignificante, sempre occupato da quelli stupidi dei figli dei vicini.
Con loro in mezzo Michael non poteva andare in giardino e se ci provava quelli lo prendevano di mira e a volte lo picchiavano.

Il peggiore di tutti era Konnor, era lui che ordinava agli altri cosa fare ed era lui che aveva pianificato di mettere la formiche nei pantaloni di Michael.

A Konnor è andata male però, perché Michael è sempre stato vendicativo e quando doveva vendicarsi lo faceva e basta e lo fece.
Michael prese delle gomme da masticare, le masticò per bene e le mise nei capelli di Konnor, per poi scappare in casa.
Si mise a ridere, perché Konnor si era messo a piangere come un idiota.

Il bicchiere d'acqua ormai vuoto fece ritornare al presente Michael, che si riavviò verso camera sua, per poi tornare a letto.
I ricordi...



~{Spazio autrice}~
Salve🐶
Allora, nel caso ve lo stiate chiedendo: si sono in America, ma parlano in italiano, lo so, è strano ma vabbè.
Ho scritto ciò solo perché mi era venuta in mente questo piccolo dettaglio, ah e poi a volte scriverò con e senza POVs.
Vabbè lasciamo stare và.
Bye🐶

My new step brotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora