Capitolo 2: Farina-man colpisce ancora

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Dean's pov.

Non lo rividi per un paio di giorni, o almeno fino alla lezione di fisica di giovedì.

Il professore ci aveva lasciato un lavoro di coppia da fare per il giorno successivo, e dato che eravamo seduti vicini gli avevo chiesto se aveva voglia di farlo con me.

Aveva annuito con il suo solito entusiasmo disarmante, e gli avevo detto di passare nel pomeriggio nella mia camera, la 102. Condividevo la stanza con Jake, ma era ancora in infermeria per vari controlli, e sinceramente ne fui contento.

Jacob non era mai stato il massimo della simpatia, e se avesse saputo che il ragazzino di terza che lo aveva menato sarebbe stato in camera sua, sicuramente non avrebbe fatto salti di gioia, ma più che altro sulla mia testa.

Stavo riordinando un po' la stanza -era un completo disastro, vestiti ovunque e carte vuote di merendine per terra. Non volevo fare brutta figura.- quando sentii bussare.

Aprii la porta trovandomi davanti un Castiel dai capelli scompigliati e con una stana luce negli occhi.

I vestiti erano tutti stropicciati e pieni di una sostanza bianca in polvere. Oh no, pensai. Farina-man aveva colpito ancora.

"Dimmi Dean" Mi disse entrando sgarbatamente in camera mia. "È normale in questa scuola che un uomo mascherato compaia dal nulla e ti lanci un sacco di farina addosso?" Chiese con una voce tipica di chi ha appena respirato dell'elio.

Non ci potei far niente, ma gli scoppiai a ridere in faccia. "Divertente. Lo trovi divertente?" Mi chiese guardandomi storto. Certo che era permaloso.

"Farina-man"

"Chi?"

"Il ragazzo che ti ha tirato la farina addosso. Lo chiamano così. Compare una volta ogni, che ne so, due mesi circa e ricopre le matricole con della farina. Deve aver sentito parlare di te, ormai sei famoso per aver staccato un dente a Jake." Gli spiegai.

"Ok qualcuno deve fermarlo" Disse, prima di catapultarsi fuori nel corridoio gridando: "Farina-man! Incomincia a correre perché giuro che ti troverò e ti farò ingoiare così tanti quintali di farina che ne avrai abbastanza per tre vite intere!"

Scossi la testa prima di raggiungerlo fuori, risparmiandogli una figuraccia. Certo che era un tipo strano, anche se divertente. Lo trascinai in camera mia per un polso e chiusi la porta a chiave.

"Ma che cosa fai, devo trovare quel bastardo e spedirlo-" Iniziò a gridare, ma io lo interruppi tappandogli la bocca con la mano.

"Castiel calmati. Lo fa con quasi tutte le matricole, non prenderla sul personale. Come è toccato a te lo ha fatto anche a me cinque anni fa, è normale. E poi sei così carino con la farina tra i capelli" Gli sussurrai scherzosamente. Lui arrossì lievemente e poi si scansò.

Doveva essere uno che prendeva colore spesso. "Ma smettila. Io non sono una matricola. Ho due anni in più tecnicamente, e seguo alcuni corsi di quinta. Probabilmente è stato bocciato una decina di volte ma è un caso così disperato che hanno deciso di tenerlo qua." Farfugliò, e continuò ad insultarlo camminando avanti e indietro per la mia stanza fino a consumare il pavimento.

Presi il libro di fisica ignorando le sue inutili deduzioni sul futuro di Farina-man, e gli ricordai che il nostro compito aveva una scadenza, al contrario della scorta di farina dell'uomo mascherato.

Secondo lui le rubava dalla cucina. Alla fine lasciai perdere il compito di fisica ed iniziai anch'io a fare congetture su come catturarlo. Mi resi conto che in realtà Castiel non era così asociale, e poteva anche essere abbastanza simpatico.

Fidati di me (Destiel Au Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora