Dean's pov.
Mi svegliai per colpa di una luce accecante.
"Sveglia!" Urlò Castiel alzando le serrande della finestra. "Ti ho lasciato dormire troppo, sono riuscito a finire i compiti di ben tre materie intanto che dormivi." Mi stropicciai gli occhi.
"Perché sei così mattiniero? È domenica." Farfugliai con un braccio davanti agli occhi per ripararli dalla luce del Sole.
"Dean è quasi mezzogiorno. Devo andare in biblioteca perché dopodomani devo consegnare una ricerca che non ho ancora iniziato. Pensavo volessi venire con me." Disse con una sfumatura d'accusa.
"Ok, lasciami fare una doccia." Mi separai dall'abbraccio del letto un po' controvoglia e andai in bagno. Mi feci una doccia fredda e veloce per svegliarmi e uscii dal bagno dieci minuti dopo con i capelli ancora gocciolanti ed un asciugamano attorno alla vita.
"Ce ne hai messo di temp-oh." L'espressione di Castiel era imperdibile. Stava disegnando prima che uscissi, e teneva ancora la matita in mano mentre mi guardava a bocca semi-aperta. Anzi, non mi stava guardando. Mi stava ammirando. Non nego che mi fece piacere. Solitamente non amavo quando gli altri mi osservavano, ma quando lo faceva lui era tutta un'altra storia.
Ripercorse con lo sguardo il mio corpo una, due volte. "Beh io... io ti aspetto fuori."
Si alzò, non distogliendo però lo sguardo dal mio petto. Mi avvicinai a lui, che intanto era arretrato sino alla porta che conduceva fuori. Mi avvicinai così tanto che i capelli ancora bagnati gocciolarono sulla sua fronte.
Mi guardò dritto negli occhi. Non mi stancherò mai di dire quanto profondo era il loro colore, il blu più intenso dell'Universo. Lo portai verso di me tirandolo per i passanti dei suoi jeans. Vedevo come le sue mani fremevano. Non resistette alla tentazione e poggiò una mano sui miei addominali.
Gli sorrisi, malizioso. "Perché invece che uscire non restiamo qui e..." Sussurrai sfiorandogli il naso con il mio.
Lui, dopo un attimo di indecisione, avvicinò le labbra al mio orecchio. "Dobbiamo andare in biblioteca. Tu vestiti, io ti aspetto fuori." Sussurrò prima di baciarmi languidamente sulle labbra.
Cercai di approfondire il bacio e di spingerlo contro la porta, ma mi batté sul tempo e sgusciò fuori con lo zaino in spalla. Sospirai. Almeno ci avevo provato. Mi sa che dovevo andare in biblioteca.
Era una giornata abbastanza calda a giudicare dal Sole accecante, quindi mi misi un paio di jeans ed una maglietta a maniche corte rossa.
Uscii e mi avviai insieme a Castiel. "Su che cos'è la ricerca che devi consegnare?"
"Dubito che tu mi possa aiutare."
"Hai così poca fiducia nelle mie capacità" Sbuffai facendo il finto offeso.
"Architettura e storia dell'arte italiana"
"Ok, non contare su di me"
"Immaginavo." Uscimmo dal dormitorio e attraversammo il campus.
"Io però ho fame, andiamo a fare a colazione?"
"A mezzogiorno?"
"Ti prego Cas" Gli chiesi facendo gli occhi dolci.
Mi guardò esasperato "Va bene, andiamo a fare colazione."
Contento per aver ottenuto qualcosa, gli misi un braccio sulle spalle e gli diedi un bacio sulla tempia. Il suo volto sembrò oscurarsi.
"Dean, non voglio che tu ti rovini la vita all'università per me. Forse... forse è meglio tenerlo nascosto per un po'. Non voglio che Jacob e gli altri incomincino a prenderti di mira. Ho paura che tu poi debba rinunciare al football. Pensaci, Dean."
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Fidati di me (Destiel Au Italiana)
Fanfiction~~ È una storia boy/boy, a tematica gay, non vi piace? Non leggete 💓~~ Dean Winchester è all'ultimo anno di una piccola università del Kansas. Quaterback della squadra di football, e fidanzato con Lisa, capitano della squadra di pallavolo. Il sogno...