Un'estate turbo-lenta

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Era già passata l'estate.
Ora è tutto nuvoloso e nebbioso.
E tutto grigio, ma non un grigio normale,bensì un grigio triste e cupo.
Harry Potter però non ci fa caso.
A Harry tornare ad Hogwarts era indifferente.
Tanto è il ragazzo che mente, un ragazzo con problemi mentali, uno che vuole solo mettere paura a tutti i maghi e streghe del mondo.

L'estate per Harry era stata una cosa molto faticosa.
Con la gang di Dudley le prese in giro erano diventati pesanti.
Dudley spiava Harry tutte le notti, lo farebbe anche di giorno,se non fosse che Harry passava la maggior parte del giorno a guardare i bambini giocare al parco giochi.
Li ricordavano quando giocava a scacchi con Ron.
Quando passava le ore con Hermione nella biblioteca.
Quando ancora non temeva che il Signore oscuro avrebbe ucciso tutti.
Stava diventando buio, quindi Harry stava per tornare a casa, mentre vide che la gang di Dudley stava menando un bambino di 8-9 anni.
Il suo istinto disse di scappare. Non voleva che Dudley e i suoi amici lo picchiassero di nuovo.
Ma vedendo quel bambino indifeso con le lacrime agli occhi e il sangue da tutte le parti, si fece avanti.
Era a 10 metri da Dudley, quando qualcuno lo prese dal dietro. Si girò di scatto e vide che era uno dei follower del bullo,ossia Dudley.
Era intrappolato. Non poteva scappare. Fece cenno al bambino di andarsene, mentre Dudley li diede un pugno in pancia.
"Vedo che sei diventato coraggioso" disse Dudley mentre gli tirava un sgancio destro
" E con questo cosa vorresti dire?" chiese Harry col sangue in bocca
"Cedric,no non uccidere Cedric,uccidi me!" Parlò Dudley mentre tutti ridevano.
"Sta zitto vecchia palla di merd*" rispose Harry.
Subito dopo il noto mago sentì  un forte dolore.
Era tutto buio.
Era tutto strano.

Hoggy Hoggy HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora