cheryl ;; a girl and her books' story

the mysterious letter

Una sensazione di panico pervase il corpicino esile di Cherylhood.
M.
M.
M.

Sarebbe potuta essere l'iniziale di miliardi di nomi, ma le venne in mente solo uno in particolare. Non lo volle nemmeno pensare, perchè le sembrava di bestemmiare o dire qualcosa di male.

Che stava facendo Michael? Cosa voleva da lei? Pochi minuti prima le aveva messo le mani addosso per ridere con i suoi amici, e dopo il bigliettino misterioso si era rivelata una poesia d'amore, firmata M.

Voleva chiarire le cose. Doveva chiarire le cose.

🍂🍂🍂

L'occasione perfetta si presentò all'ultima ora, l'ora di educazione tecnica. Era l'unica materia che avevano in comune Michael e Cheryl, e la rossa non si sarebbe lasciata scappare quest opportunità.

A circa venti minuti alla fine delle lezioni, Michael chiese di andare in bagno. Più semplice di così non sarebbe potuto essere.

Cheryl chiese lo stesso, e, uscita dalla classe, corse fino al bagno dei maschi per sapere una volta per tutte che reali intenzioni avesse Michael.

<A che diavolo di gioco stai giocando?> esclamò sbattendo il bigliettino sul piccolo tavolo che c'era in bagno, accanto ai lavandini.
Non le importava se era nel bagno dei maschi, se qualcuno l'avesse vista o se Michael avesse provato a farle qualcosa. Voleva sapere la verità.

<Ciao anche a te, Cheryl.>

<Rispondimi.> Cheryl ignorò il sarcasmo.

<Cos'è 'sta roba?> corrucciò le sopracciglia prendendo in mano il foglietto di carta. <Non l'ho scritto io.>
La sua espressione cambiò.

<È firmato M. Sei l'unico che potrebbe scrivere una cosa del genere.> replicò.

Lui si avvicinò a lei talmente tanto che i loro nasi si sfiorarono. <Non è vero. Io non ti scriverei mai una cosa del genere, perchè non è vera.>

E gli stampò un bacio sulla bocca. Fu veloce, immediato, innocente, ma allo stesso tempo suscitò in Cheryl un uragano di emozioni. Avrebbe voluto sia tirargli uno schiaffo in pieno volto, sia ri attirarlo a sè e continuare a baciarlo.

Ma lui corse via prima che la rossa potesse decidere cosa fare.