I miei passi spalmati sul
marciapiede infinito della vita
scivolano tra pensieri fugaci e
gridavano tristezza dinnanzi
alla condizione del mio anonimato.Ero stato concepito nel posto sbagliato,
nel mondo dove l'uomo è
affamato
di potere e dove
i pensieri scandiscono il mio
ritmo circadiano.Me ne sono accorto troppo tardi che
le nostre vite sono come
botti di petardi
che non c'è la possibilità di cambiare questa condizione.Ma quanto veramente ho apprezzato questo lungo viaggio?
Le risposte sono nulle ma le domande
le so tutte.E per quanto mi distrugga,
questo enigma è una certezza
come la mia confusione
in questo contesto incasinato.