"Non riesci a vedere che non è importante ciò che si è alla nascita, ma ciò che si diventa?"
(Albus Silente, dal film 'Harry Potter e il calice di fuoco')"Sirius Black"Mi avvio verso il Cappello Parlante, sicuro di me come non lo sono maistato, e come non pensavo potesse esserlo un bambino di 11 anni.L'unica cosa che ho in mente è cercare di fare capire agli altriche non sono come la mia famiglia, che di me non è necessarioavere paura a tutti i costi. Discostarmi dalla mia famiglia mi sembral'unico modo in cui tutto ciò può avvenire
"Un piccolo Black, eh! Molto diversoda tutti i parenti vedo, sono sicuro al cento per cento, per esempio,che se dovessi scegliere fra amicizia e vendetta sceglierestil'amicizia, giusto?"
"Beh certo..."
"Certo si"sta ridendo? questo buffo cappello sta ridendo di me?
"no piccolo Black, mi ha fatto sorridere il fatto che tu l'abbia detto come una cosa ovvia. GRIFONDORO!"
Sorrido mentre mi dirigo verso il tavolo sulla destra, dove i colorirosso e oro brillano e gli applausi mi fanno sentire come la personapiù amata del mondo. La mia felicità non può cheaumentare quando vedo che i tre ragazzi che erano seduti di fianco a menello scompartimento sul treno per venire qui sono finiti nella miastessa Casa.
Forse questa volta non ho bisogno di scegliere, forse questa volta Amicizia e Vendetta vanno di pari passo.
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"C'è sempre qualcuno pronto a farci del male e per combatterlo, rischiamo di risvegliare in noi la stessa malvagità.
Il nostro primo istinto è di cercare la vendetta quando ci vengono portati via coloro che amiamo, ma noi non siamo così"
(James T. Kirk, dal film 'Into Darkness, Star Trek')Entro in quella casa buia, dalla porta stranamente aperta.Per tutto il giorno ho avuto una bruttissima sensazione, ma unamissione dopo l'altra non ho avuto abbastanza tempo per ragionarci, nonfino a qualche minuto fa, comunque. Ho pensato potesse essere qualcosariguardo al piccolo Harry, ma ora la cosa mi spaventa ancora dipiù. Noto subito qualcosa che non va. Ovunque mi giro sentoodore di morte, come se le pareti ne fossero impregnate. Guardandomi ingiro, sdraiato sul pavimento noto una sagoma. Mi avvicino pianosperando di non avere la conferma di quello che il mio cuore hagià capito. Mi avvicino ancora e le gambe sembrano cedermi da unmomento all'altro quando realizzo a chi sono giunto davanti. I capellispettinati, gli occhiali che nascondono gli occhi nocciola adessospalancati, la bacchetta ancora stretta in mano. Mi avvicino ancoraquasi fino a sfiorarlo e lo faccio, lo sfioro chiudendo gli occhi diquello che ERA a tutti gli effetti mio fratello, chissenefrega del DNAe del sangue. Cadendo in ginocchio di fianco a lui mi rendo conto conrabbia che c'è solo un motivo per cui può essere finitacosì.Mentre due dei miei migliori amici sono morti, mentre mio fratelloè ancora caldo, sdraiato come addormentato, mentre mismaterializzo per andare a vendicarli uccidendo quello che credevofosse una persona importante me col pianto del mio figlioccio che mirisuona nelle orecchie, non posso che pensare una cosa:Forse, per una volta, il Cappello Parlante ha sbagliato, la Vendetta hasuperato l'Amore e l'Amicizia: sono pur sempre un Black, no?
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"La vendetta è un atto che si desidera compiere quando si è impotenti e perché si è impotenti:
non appena il senso di impotenza viene meno, svanisce anche il desiderio di vendetta"
(G.Orwell)Ho appena finito di parlare con Harry di quanto coraggioso e di quantosimile a suo padre sia. Non posso che sperare di poter riuscire avivere come una famiglia con lui, rimediando allo sbaglio che hocommesso 12 anni fa, quello che mi ha condannato ad Azkaban. I ricordidi quei giorni sono ancora segnati indelebilmente dentro il mio cuore.Quando ho visto Harry la prima volta mi è sembrato di tornareindietro nel tempo e quando si è gettato al mio inseguimentoperchè avevo "rapito" il suo migliore amico mi è sembratodi vedere James e Lily in ogni gesto. Come se io potessi fargli male inqualche modo poi. Sospiro pensando che ora le cose non potranno cheessere più semplici. quando Remus mi ha puntato la bacchettaaddosso mi è sembrato di morire una seconda volta per poitornare a respirare quando ridendo mi ha abbracciato. Okay mi sonoanche un po' commosso lo ammetto, ma ehi!, non lo vedevo da 12 anni. Lasensazione di cameratismo che mi ha invaso quando le nostre bacchettesi sono puntate, INSIEME, verso Minus per ritrasformarlo in un umano eper cercare di ucciderlo, è stata indescrivibile.Non faccio in tempo a finire di pensare questo che un urlo si propaganell'aria. Girandomi noto Remus contorcersi e non posso fare a meno didarmi dello stupido vedendo la notte illuminata più del normale.Luna Piena. Come ho fatto a non accorgermene? Mentre mi trasformo,cercando di distrarre Remus dal trio e da Mocciosus, percepisco unmovimento veloce vicino a me e girando il muso vedo un insignificanteessere umano trasformarsi in un piccolo, insignificante animale.Rincorrendolo riesco a deviare l'attenzione di Remus dalle sue vittime,ma dopo poco tempo che mi rincorre mi supera dirigendosi dalla parteopposta rispetto a quella del topo. Ancora un volta devo scegliere maquesta volta, voglio fare la scelta giusta.In fondo Silente lo ha sempre detto:il Cappello Parlante non sbaglia, MAI. Fra l'amicizia e la vendettasceglierei l'amicizia, ora ne sono sicuro al cento per cento anche io.
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eccomi qui!
Sono tornata, con un'altra storia. Anche questa presente su EFP. Questa storia mi piace a giorni alterni, lo ammetto. Maaa oggi sono in un giorno buono, quindi la pubblico anche qui prima di cambiare idea. Spero che a voi piaccia.
Un abbraccio a tutti/e,
Moody1996
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A come Amicizia, V come Vendetta
FanficAmicizia e Vendetta. Tre momenti nella vita di uno dei personaggi più amati in cui queste due parole, che sembrano così lontane, si intrecciano. storia presente anche su EFP