I - Sto correndo.

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Sto correndo.

Sto correndo come non ho mai corso.

Corro principalmente perché posso farlo.

Ma anche per scappare.

Per scappare da questo mondo.

Questo mondo che mi si ritorce contro.

Mi si ritorce contro, ma non so il perché.

Se volessi scappare seriamente da questo mondo, probabilmente me ne scapperei sullo spazio.

Improbabile. Dovrei imbucarmi in una missione della Nasa, non credo sarebbe facile.

Sto correndo.

Senza una meta.

Voglio solo scappare.

Infondo, quello che ho sempre voluto.

Aspetta...sto ragionando...

Non potrò scappare per sempre...

Il mio corpo ne risentirebbe.

E, sinceramente, morire scappando, non sarebbe tanto...virile.

Però, io, sono il "principe delle serpi".

Un vigliacco.

Un vigliacco senza cuore.

Ho amato solo una volta in tutta la mia vita.

Lei mi ha sempre odiato, e sempre lo farà.

Infondo...l'ho sempre trattata male.

La chiamavo "sporca mezzosangue".

Invece, adesso, mi faccio schifo da solo.

Ma perché lo facevo?

Perché mi facevo odiare?

Molti pensano che sia colpa di mio padre, il mangiamorte.

Pensano che sia colpa sua, perché infondo è stato lui, a farmi diventare un mangiamorte.

Ero stato scelto.

Per uccidere Silente.

Non ho saputo fare neanche quello.

L'ha fatto Piton.

Quell'uomo era strano.

Sarà anche stato strano, ma non era vigliacco.

Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto.

Ha appena ucciso il Signore Oscuro.

E io sto scappando.

Perché?

Perché Lenticchia, adesso, si è preso la donna che amo.

Ma lei lo ama.

Oh si che lo ama.

Dal primo anno, anche se non se ne rendevano conto.

Se lei è felice, lo sono anch'io.

Più o meno.

La guerra l'ha vinta Potter.

Altrimenti, Hermione, sarebbe morta.

Non me lo sarei mai perdonato.

Adesso sta bene.

E io corro.

Corro nella direzione opposta.

Aspetta...sento qualcosa...

Ah, si.

Sento che fra meno di un minuto dovrò fermarmi.

Si, ne sono sicuro.

Sto rallentando, sono scappato abbastanza.

Mi guardo attorno, Foresta Nera.

Le gambe non mi reggono, sono caduto a terra.

E ora come ci esco da qui?

Mi guardo intorno.

Quello che vedo sono solo alberi, alberi e...indovina...alberi.

Il terreno sotto di me è gelido.

Ma non riesco ad alzarmi.

Adesso urlo.

Sto urlando, perché posso farlo.

Le lacrime stanno cominciando a cadere dai miei occhi.

Wow, non piangevo da tanto.

E, quando piangevo, mio padre mi diceva: "Ptf, femminuccia! Le femminucce piangono!".

Bel padre, eh?

Continuo a piangere.

Mi sto scoprendo il braccio, quello sinistro.

Marchio Nero, la mia rovina.

Ma non ci posso fare niente.

Avrebbe fatto male alla mia famiglia, dovevo.

In un certo senso mi da fastidio.

Mi da fastidio perché la guerra non l'ha vinta lui.

Ho fatto tutto questo per niente, ma è okay.

Lei è viva. Mi basta.

Adesso mi alzo.

Sono stanco.

Mi guardò ancora più in giro.

Solo alberi.

Per fortuna è mattina.

Almeno c'è la luce.

L'oscurità l'ho avuta accanto per troppo tempo.

Adesso cammino, cammino...e cammino...

Mhm...vedo qualcosa.  

Sembra...un lago.

Non è il Lago Nero.

Quello lo riconoscerei.

È davvero fantastico.

I mangiamorte non sono arrivati qui.

Perciò è tutto apposto.

L'acqua liscia come l'olio.

Alcuni salici piangenti ricadono dentro l'acqua. 

È...perfetto.

Sono arrivato alla riva, ci sono dei sassolini, fanno da spiaggia.

Cado sulle mie ginocchia.

Intingo le mani nell'acqua limpida.

È gelida. Perfetta.

Mi sciacquo il viso.

L'acqua fredda a contrasto con le mie calde lacrime fa uno strano effetto.

Aspetta...mi sento male...

Gira. Gira tutto. Non capisco.

Wow, la testa sta per scoppiare.

Aspetta...no, non vedo più niente.

Buio, buio profondo.

Voglio solo scappareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora