A volte non capisco bene le cose.
A volte le fraintendo.
O magari le ignoro...
Ci sono parecchie cose che mi danno sui nervi.
Quindi...semplicemente le snobbo.
Come mi hanno insegnato a fare.
Sto di nuovo correndo.
Stare in un posto per troppo tempo è impegnativo.
Sono un fottuto fuggitivo.
E lo so che Potter avrebbe potuto aiutarmi.
Ma non me ne fotte un cazzo.
Perché io sono l'unico che può decidere cosa farne della mia vita.
Quindi, adesso corro per le strade di Londra.
Con me non ho molto.
Ma per fortuna so dove andare.
Mi infilo in un bar e chiedo di andare al bagno.
Mi smaterializzo al Manor.
Sono nella mia camera.
Scendo le scale.
Vado verso la cucina.
Mi fermo davanti alla porta.
Ho notato qualcosa.
Il quadro.
Non ricordavo di averlo fatto.
Era da fare solo se la famiglia si fosse mai sciolta del tutto.
Beh...
Lo ignoro.
Appoggio lo zaino sul tavolo.
Ho fame.
Di Elfi Domestici non c'è traccia.
Apro il frigo.
Oh, cazzo.
È vuoto.
Qualcuno è stato qui.
E per quanto è grande questo posto,
Potremmo vivere qui per sempre e non accorgerci della presenza dell'altro.
Prendo la bacchetta dalla tasca, non si sa mai.
Le dispense sono tutte vuote.
Merda.
Ho finito il cibo.
Pensa Malfoy!
Dove lo posso trovare del cibo!?
Ma certo.
Alla Tana.
Li stavo bene.
Perché cavolo me ne sono andato!?
Beh, spesso si dice di non girarsi mai in dietro.
È quello che farò.
Io li non ci torno.
Quella non è casa mia.
Qualcosa da mangiare ci deve essere.
Prendo lo zaino e mi dirigo nei sotterranei.
"Lumus" Qui è sempre buio.
"D-Draco...?" Qualcuno mi ha chiamato.
"Chi sei?" Mi giro e mi rigiro, ma non c'è nessuno.
Le varie celle sono vuote, magari sto impazzendo.
"Draco, sono io..."
Mi è caduta la bacchetta.
È caduto anche lo zaino dalla mia spalla.
"M-mamma!? Dove sei!?"
"Draco.."
"Mamma, dove sei? Ti vengo a prender!"
"Draco, sono io..."
"Si, si ho capito. Mamma non ti vedo! Dove sei?"
"Draco..."
•••Ce ne ho messo di tempo.
Non era mia madre.
Probabilmente sto impazzendo.
Ho controllato TUTTI i sotterranei.
Niente.
Credo di non aver mai pianto così in vita mia.
Questi fottuto divano è fottutamente comodo.
E io ci sto sprofondando dentro, piangendo.
Questa è casa mia.
Ma non posso restarci.
Sento persino le voci.
Mi metto seduto sul divano in pelle.
Questo salotto era decisamente troppo grande per tre persone.
Non me n'ero mai accorto.
A quanto pare, quando si è da soli si ci accorge di più cose...
Potrei...potrei andare in uno di quei posti...
Per babbani.
Quei posti per chi non sa dove andare...
Ma è per i babbani, non potrei comportarmi come loro...
Cazzo.
Sono nella merda.