Dante e Lok erano rimasti da soli nella loro stanza d'albergo.
L'uomo ormai era stanco di aspettare stava con Lok da più di cinque mesi e lo voleva, così lo prese per il polso e lo portò nuovamente nella sua stanza e si chiuse la porta alle spalle con un giro di chiave. Bloccò Lok contro il muro e lo baciò privando entrambi molto velocemente degli abiti. Lo condusse fino al letto e sfilò dal corpo di Lok un vibratore che gli aveva messo prima di esser interrotto di Sophie e Zalia.
Spinse il sesso duro e turgido dentro il corpo del ragazzo, facendolo inarcare la schiena e gemere di piacere misto a dolore. Senza aspettare che il ragazzo si abituasse si spinse dentro il corpo del ragazzo eccitandosi sempre di più a ogni gemito del ragazzo sotto di lui, bastarono poche spinte perchè Dante si liberasse nel suo corpo mentre lui sporcava i loro petti con il suo liquido. Prendendolo per la gamba Dante lo fece mettere a quattro zampe, per poi mettersi a spingere nuovamente il suo sesso dentro il corpo del ragazzo con forza.
Lok era suo e voleva marchiarlo così a fondo che nessuno avrebbe osato mettergli le mani sopra, gli mordicchiò l'orecchio per poi sussurrargli: «Lok... fammi... sentire... la... tua... voce...» gli prese in mano i testicoli e li massaggiò con forza, il ragazzo si lasciò scappare alcuni gemiti per poi dire: «Dante... non... lì... non... resisto...» l'uomo spostò la mano facendola scorrere per tutta la lunghezza del sesso del ragazzo che si liberò poco dopo tra le sue dita: «Dante!» l'uomo sentendosi chiamare riempì nuovamente il corpo del ragazzo con il suo liquido, lasciandogli sulla spalla il segno di un morso.
Fece per uscire, ma il ragazzo lo bloccò: «Ancora... una... volta... Dante...» l'uomo non se lo fece ripetere due volte, lo fece voltare nuovamente e invertì le posizioni distendendosi sul letto in modo che Lok stesse sopra di lui.
«Cavalcami... Lok...» il ragazzo posò le mani sul suo petto e si alzò lentamente, facendo affondare il sesso completamente dentro di lui e iniziò a muoversi. Aumentando e diminuendo la velocità: «È... tutto... dentro...» mentre cavalcava iniziò a muoversi e masturbarsi eccitandosi sempre di più sotto gli occhi di Dante che gli accarezzava i fianchi, poco dopo si liberò dentro di lui: «Dante... dammene... ancora...»
«Sono tutto tuo» Lok si abbassò e lo baciò abbracciandolo facendolo mettere seduto e riprese a spingere. Dante intanto toccava il suo corpo strinse tra le dita i capezzoli del ragazzo facendolo gemere più forte.
L'uomo gli sorrise: «Bravo... Lok... mostrami... quanto... mi... vuoi... ancora...» il ragazzo assestò una spinta più forte facendolo raggiungere ad entrambi l'apice del piacere.
Sfiniti da quel loro amplesso Dante liberò Lok dalla sua presenza e lo abbracciò addormentandosi poco dopo. Quella fu la prima volta di Lok, ma nonostante il dolore provato in alcuni momenti, non si era mai sentito così vivo come in quegli istanti di pura e folle passione.