L'ultima Notte (smut)

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Pietro stava accasciato sul divano a pensare a Lorenzo.
Voleva scrivergli.
Era così tentato, troppo, ma non voleva disturbarlo.
Dopotutto si stava preparando per partire; doveva trasferirsi a San Francisco per lavoro.
-Troie del cazzo!-
Si alzò dal divano buttando il telecomando per terra.
-Perchè proprio Lorenzo? Non potevano scegliere uno che... magari non fosse stato il mio ragazzo? Vaffanculo.-
Raccolse il telecomando sentendosi in colpa per averlo scaraventato sul pavimento e lo appoggiò cautamente sul divano. 
-Okay... calmati, Pietro-
Si disse, sedendosi su una delle sedie accostate vicino al tavolo in legno.
Il suo cellulare iniziò a vibrare.
Pietro sbuffò, accese il cellulare e vide che gli era appena arrivato un messaggio da Lorenzo.


Babe <3

Amore, dobbiamo parlare.

Pietro subito si allarmò.
Lo voleva lasciare?
Lo aveva tradito?
Aveva fatto qualcosa che non doveva fare?
Che cazzo era successo?
Fece scivolare via subito la notifica dal suo schermo.
Era preoccupato.
Molto preoccupato.
Fece dei respiri profondi e aprì la chat con Lorenzo.

Babe <3

Amore, dobbiamo parlare.

È successo qualcosa di brutto?

No, ma dobbiamo parlare.

Cosi mi fai preoccupare, Lorenzo.

Stai tranquillo.
Non è una cosa preoccupante.
Più o meno.

Piu o meno?

Senti.
Te lo dico diretto.

Okay, vai.

Ti voglio qua con me
Dentro di me
Ora

Cosa?

Hai capito benissimo

Ma, Lorenzo

Mi hai sempre detto che non lo volevi fare.
Che avevi paura.

Pietro.
Io sto per trasferirmi, forse per sempre.
Quindi se non vuoi venire qui ora, mi faccio scopare da qualcun'altro

Sto arrivando

Pietro si alzò di fretta dal tavolo e corse in camera sua a prepararsi.
No. Non doveva prepararsi, si sarebbe spogliato pochi minuti dopo.
A quel punto andò in bagno e si lavò i denti.
Non gli serviva neanche fare una doccia veloce.
Avrebbe sudato, e anche tanto.



Pietro era davanti alla porta di casa di Lorenzo.
Era ansioso.
Lo aveva già fatto altre volte, ma mai con Lorenzo... non con la persona che amava.
Ogni volta era ubriaco o fatto, e sempre sceglieva un soggetto a caso, certe volte anche brutto; in quei momenti pensava solo a infilare il suo cazzo da qualche parte.
E puntualmente si ritrovava la mattina seguente a guardarsi allo specchio, osservadosi le occhiaie e dicendo a se stesso:" In periodo di carestia, ogni buco è galleria, Pietro" mentre si dava qualche pacca sulla spalla.
-Okay. Ora busso-
Se lo ripeté per almeno 7 volte.
-Si Si, ora busso. Sicuro-
-Sicuro che ora busso-
Aveva già alzato il pugno per poterlo sbattere contro lo porta ripetutamente, quando fu Lorenzo ad aprire per primo.
Si guardarono negli occhi per pochi secondi, poi Lorenzo scoppiò a ridere.
Pietro era imbambolato e confuso.
-P-Perchè stai ridendo?-
Gli diede una manata sul petto, bloccandogli la risata.
Lorenzo lo guardò male per poi iniziare a parlare.
-Perchè è da 10 minuti che ti sto fissando dallo spioncino. Sei così nervoso, cazzo-
Rise, risevendogli la sua manata.
"La sua risata.
Ooh, la sua risata."
Pensò Pietro, non potendo più trattenersi dalla voglia di sbatterlo su letto e scoparlo finché non avesse più le forze per camminare.
Prese Lorenzo per il colletto della maglia e lo spinse contro il muro, baciandolo con foga.
Lorenzo ricambiò il bacio, leccando le labbra di Pietro per chiedere l'accesso della sua lingua, che venne ovviamente accettato.
Pietro prese Lorenzo per i fianchi, il quale si avvinghiò attorno alla sua vita con le sue esili gambe.
Si trasportarono nella camera da letto continuando il bacio, senza mai staccarsi per riprendere il respiro.
Pietro buttò Lorenzo sul letto, togliendogli velocemente la maglia di dosso.
E così fece con i pantaloni.
-Cosi è strano. Tu sei tutto vestito. È una sottospecie di Kink tuo?-
Pietro era troppo preso dal corpo di Lorenzo che non si accorse di essere ancora vestito.
-Emh, no. No. È solo che, wow, sei troppo bello-
Lorenzo arrossì, nonostante fosse abituato a certi complimenti da parte del suo ragazzo.
-Si, va bene, ma ora spogliati-
Non aspettò neanche il consenso di Pietro, che gli stava già strappando i vestiti e buttandoli su pavimento.
Ora erano rimasti tutti e due in boxer.
E volevano toglierseli.
Dio, quanto lo volevano.

Pietro iniziò a baciarlo sul collo, lasciando lividi viola mano a mano che passava.
Lorenzo stava gemendo, lamentandosi del fatto che voleva qualcosa di più.
-Pietro. Ho il lubrificante nel cassetto. Prendilo-
Ansimò, osservando l'erezione di Pietro sotto i suoi boxer di Spongebob.
Rise sonoramente.
Pietro non ci fece caso e tornò dal suo ragazzo, con una bottiglietta dal colore rosso tra le mani.
La aprì e ne fece scendere un po' sulle sue dita, guardando Lorenzo.
-Sei pronto?-
Gli chiese.
-Si-
-Allora togliti i boxer, coglione-
-Perchè devi sempre rovinare i bei momenti? A volte mi chiedo perché sto con te, e non trovo mai una spiegazione valida-
Disse Lorenzo togliendosi i boxer e avvicinandosi a Pietro per baciarlo, mentre lo portava sopra di lui.
-Dai, fai quello che devi fare. Sono tuo-
-Apri le gambe-
Lorenzo obbedì senza esitazioni.
Pietro gli mise una mano attorno alla gola, mentre con l'altra si stava avvicinando al retto di Lorenzo.
-Quando vuoi-
Disse il moro con voce rauca.
Pietro introdusse solo l'indice, pompando lentamente fuori e dentro.
Lorenzo stava soffrendo, nonostante certe volte lo avesse fatto da solo pensando al suo attuale ragazzo, ma non c'era ancora abituato.
Strinse gli occhi facendo uscire una lacrima.
Pietro aggiunse anche il medio e così fece con l'anulare.
Curvava costantemente le dita per trovare la prostata di Lorenzo, fin quando non lo sentì orgasmare.
Lorenzo aprì gli occhi di scatto, aprendo la bocca e lasciando uscire un grosso respiro.
-Pie-Pietr-mmhh... ti pre..go...ora-
Pietro non aveva mai sentito Lorenzo parlare in quel modo, il che lo eccitò ancora di più.
Si tolse i boxer, lasciando libera la sua erezione.
La vista di Lorenzo che pregava per avere di più non aveva prezzo. Voleva scoparlo ora.
Subito.
Si sputò sul glande, spazzando via dalla mente il lubrificante sparso sul letto, penetrando Lorenzo con forza.
Lorenzo pianse dal dolore stringendo i denti, mentre tirava i lenzuoli verso di se.

Pietro stava sudando ed era rosso in faccia, come al solito, ma ora molto di più.
Prese Lorenzo per i fianchi e lo usò come appoggio per poter riuscire ad andare più veloce.
Lorenzo iniziò a masturbarsi, mentre Pietro stava ancora ancheggiando contro di lui.
Nella stanza c'era un odore forte di testosterone, e gli unici rumori udibili erano il gemere di Lorenzo e la loro pelle sbattere una contro l'altra.
Pietro iniziò ad ansimare, era sicuro di stare per venire.
Strinse i denti, cercando di non farlo prima di Lorenzo, il quale si stava ancora strofinando velocemente una mano lungo il suo membro.
-Pie..~ahmh..mh~ sto.. sto per..-
Lorenzo iniziò a muovere la sua mano ancora più velocemente di prima, raggiungendo il suo culmine.
-amhh.. veni..-
E venne sul proprio addome.
Pietro sorrise tra se, uscendo da Lorenzo, per poi lasciare che il suo sperma di fondesse con il lubrificante rovesciato.
Lo baciò sulla fronte e si coricò vicino a lui, abbracciandolo da dietro.
-Lorenzo-
-Si?-
-Ti amo-
Lorenzo sorrise, lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra rosee.
-Ti amo anche io-
Pietro lo strinse più forte a se, per poi addormentarsi.

One Shot // Pietrenzo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora