Capitolo 15

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Pov. Chat Noir/Adrien
È da un po' di tempo che giro per i tetti di Parigi, in cerca di qualcosa di sospetto. Mi guardo costantemente attorno, sperando che nessuno mi veda. Ad un certo punto mi fermo. Vedo il terrazzo della stanza di Marinette, con la luce accesa. Mi dirigo velocemente lì. Forse Marinette è tornata! Atterro, per poi bussare alla botola. Nessuna risposta. La apro comunque, dicendo:

<Mari? Sei qui..?> Mi sporgo con la testa; non c'è nessuno. Mi decido ad entrare e mi guardo attorno: la stanza è sempre la stessa... Più o meno. Non ci sono più le mie foto sulla sua scrivania, il che mi fa un po' male. Infatti, al posto di esse, ci sono le foto di lei e di Ryan. Ne prendo una in mano. In questa lei sorride, con un gelato in mano, abbracciata a Ryan. È veramente felice in questa foto. Mai visto sorriso più bello di questo. Mi ritorna in mente la mia infanzia, quando anche io sorridevo così, con mio padre e con... Con mia madre... Mi sale un groppo in gola. Sto per piangere, quando guardo l'espressione di Ryan. Lui sorride, si, ma non è un sorriso vero. È un sorriso falso, senza sentimenti. Guardo i suoi occhi, e noto che sono spenti, senza vita. Mi insospettisco ancor di più, ma vengo distratto da una voce femminile a me familiare:

<Chat... Noir?> Mi volto di scatto, notando Alya entrare dalla botola che conduce alla cucina.

<Che... Che ci fai qui? E perché stai piangendo? Stai bene? Sei ferito?> Sorrido tristemente, dicendo:

<Sono ferito, si, ma non fisicamente.> Si avvicina a me, abbracciandomi. All'inizio mi prende di sprovvista, ma poi ricambio.

<Che è successo? Non ti ho mai visto così.>

<Potrei chiederti la stessa cosa.>

<Esigo una risposta!> Dice, spingendomi, scherzosa.

<Non ti sembra strano che Marinette sia in vacanza da così tanto tempo?>

<Pensavo di essere l'unica a pensarlo...>

<Stessa cosa per Ladybug.>

Mi guarda male per un secondo, per poi aggiungere:
<Già.>

<Devo indagare.>

<Ed io ti aiuterò!>

<No, è troppo pericoloso. Le cercherò da solo.>

<Marinette è la mia migliore amica. Devo cercarla! E Ladybug, invece, è il mio idolo...>
Sospiro.

<Va bene, puoi aiutarmi. Però avrai bisogno di un Miraculous...> Le si illuminano gli occhi dalla felicità.

<Davvero? Mi darai un Miraculous?>

<Non sarai molto utile senza uno...>

<Ehi! Io posso essere molto utile!>

<Si, certo...> Dico, ormai ironico.

<Ti ricordo che sono un'esperta di computer.>
Incrocio le braccia al petto.
<E allora?>

<"E allora" posso capire dove è stata la nostra cara Marinette prima della sua scomparsa!>

<Ehi, e a Ladybug non ci pensi?>
Gira gli occhi, per poi dire:

<Incontriamoci domani alla Tourre Eiffel alle 3.> Scende le scale, per poi aggiungere:

<E vedi di essere puntuale!>
Chiude la botola, lasciandomi solo.
Marinette, stiamo venendo a prenderti.
Oh, e Ladybug, ovviamente.

Angolo Autrice
Marcy: Oggi sono ispirata! Si vede?

Flowey: Si, se non fosse che questo capitolo è venuto cortissimo.

Mia: Certo che ti lamenti per essere un fiore!

Flowey: *leggermente arrabbiato* Come mi hai chiamato?

Mia: Oh, fiore? Che c'è, ti irrita questa cosa?

Flowey: *molto arrabbiato*

Mia: Ma che bel fiorellino che sei! Mai visto fiorellino più bello e adorabile di te! Ma guardati! Mi viene voglia di estirparti e di metterti sul comodino di camera!

Flowey: *viso e voce satanica* TI CONVIENE CORRERE!

Mia: *ride mentre scappa da Flowey*

Marcy: E poi sono io quella pazza...

Flowey e Mia: *si fermano un attimo, solo per rispondere a Marcy* Decisamente.

Marcy: Vero. Al prossimo capitolo, gente!

Flowey e Marcy: Howdy!

Mia: Adieu~

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