LA METÀ OSCURA

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Un tempo aveva molti nomi, ora è solo carlos, anzi, nessuno sa come si chiama o chi sia o cosa abbia fatto.
Dal nome, dá l' apparenza di una persona molto nobile, infatti lo era...
Fino a quando sua madre ancora giovane decise di lascare la sua famiglia e gli studi per un uomo riccho , ma povero di cultura , dal top divenne un uomo comune , perse tutti i suoi soldi con la droga e le cattive scelte .
Quando scoprì che stava per avere un figlio chiese il divorzio e alla povera donna non gli rimase niente .

Passarono un paio d'anni da quel evento e lei incontrò un uomo, e pensò che ero io la causa dei suoi continui sbagli.
E infondo lei non mi ha mai voluto, non mi ha mai dato affetto come dovrebbe fare una madre , mah...
Su questo non mi importa perche non ti può mancare ciò che non hai mai avuto, giusto?
decise di abbandonarmi, mi lascò patire il freddo e la fame, sperando che morissi di uno di questi prima che qualcuno mi incontrasse.
L' ultima cosa che mi ha detto è stata: aggrappati alla vita...
Di tutto ciò che è successo ricordo solo quelle parole.
Mi ritrovai piangendo disperatamente per la fame, fino a quando passò una ragazza , aveva circa 23 anni , mi vide morente e chiamò il fidanzato e mi portarono al pronto soccorso , mi ritrovai in una stanza completamente bianca con la pancia piena,
non so perchè ma la ragazza e il suo fidanzato restarono tutta la notte affianco a me, quando si svegliarono
L'infermiera gli ringrazió e disse a loro  che si sarebbero occupati loro di me.
Con un tono triste gli chiese che cosa avrebbero fatto con me, l'infermiera rispose 《 aspetteremo che si rimetta in forze per poi mandarlo in un bellissimo orfanotrofio》la ragazza rispose con 《 oh... okey, va bene allora... arrivederci. 》mi spedirono in un orfanotrofio di due piani , i colori dell' orfanotrofio erano bianco e rosso anche se cerano varie sfumature di nero e marroncino causate dal fango e dalla sporcizzia era grande l'area che copriva questo orfanotrofio, cerano molti alberi e animali selvaggi.
Cera il dormitorio dove dormivano ragazzi e ragazze e il mio letto si trovava vicino alla finestra da cui potevo vedere chi entrava o usciva dal cancello e cosa succedesse nel bosco dall' altra parte della strada.
Feci subito amicizia con un gruppetto niente male, c'era michael a cui gli piaceva l'avventura a volte forse un pò troppo, mi raccontarono che una volta aveva convinto i suoi amici a vedere come fosse fatto uno stripclub
E che quando era più piccolo si era travestito da ragazzina per scoprire perchè le ragazze ci mettono un eternità ad uscire dal bagno e il perche lo facessero in gruppi da due o più, ma apparte questi dettagli era inpavido. Aveva due bei occhi azzurri, gli piaceva il nuoto e far finta di essere un DJ.
La seconda persona del gruppo si chiama Giulia ha molto stile e passava la maggior parte del tempo a farsi il bagno, a truccarsi, a sfogliare riviste di moda; da dove prendesse il trucco o i soldi per comprarli nessuno lo sapeva.
Giulia sostiene che i maschi siano più divertenti delle ragazze perciò stava sempre con noi.
Mi ricordo molto bene come ci siamo conoscuti,era il nove novembre dall' ospedale mi condussero all'orfanotrofio. mi accompagno una donna e mi disse che avrei fatto subito amicizia. durante il tragitto mi addormentai ascoltando varie canzoni sulla radio, poi mi svegliai poco prima di arrivare e guardai fuori dal finestrino e vidi tantissima vegetazione, ma ad un certo punto vidi un ombra immersa nella parte più oscura del bosco eppure quell'ombra era più scura della oscurità stessa sentii subito un gelo estremo provenire dai miei piedi la macchina si faceva sempre più scura fino a non riuscire nemmeno a vedere il palmo della mia mano all'improvviso si accese sopra di me una lampadina giallo sporco che illuminava solo me, mi sembrava di aver trascorso almeno due o tre ore nel nulla, ad un certo punto la luminosità della lampadina si stava facendo più fiacca, e spuntarono delle mani fredde con molti tagli e ossa spezzate.
Mi stavano afferrando per i piedi e mi sussurravano con voce molto grave 《 ti trascineremo nelle viscere dell' inferno e da lì non ne uscirai.
È colpa tua e dei tuoi amici. 》 pur io non avendo fatto niente, pur io non avendo amici.
Ero terrorizzato, mi misi a gridare a pieni polmoni, non che prima non ci avessi già provato...
Lottai per liberarmi ma tutto inutile.
In quel preciso momento in cui ero all' estremo delle mie forze e al punto di arrendermi e farmi avvolgere dalle tenebre, qualcosa in me si risvegliò le tenebre si ritirarono per pura paura mi sentivo forte , mi sentivo....
"Onnipotente" il mio corpo di divise in due parti una parte era di un bianco celeste ed emanava una luce quasi accecante che trasmetteva piacere, solievo, saggezza e purezza .
Mentre l' altra parte era nera.
E trasmetteva una potenza inaudita ma anche freddezza e proiettava una luce nera triste , sola, e fredda .
Notai un bruciore devastante provenire dalla mia mano destra e vidi che apparve sul lato bianco un simbolo.. no... un marchio. A dire il vero sembrava fosse stato tatuato.
All' improvviso sentii una voce di una donna che mi urlava 《carlos.. sveglia carlos... svegliati 》e lo ripeteva sempre più forte aprii gli occhi..
Ero disorientato e scoccato perchè ero ancora in macchina. Come è possibile? 《ch... che... che cosa è successo ? 》Chiesi alla donna al volante. Mi rispose con 《niente siamo solo gunti a destinazione e tu hai dormito tutto il tempo 》feci un grande sospiro perchè ero felice che fosse stato un sogno o.. almeno così credevo...
Sentivo ancora un po' di tutto quel immenso potere e il corpo mi formicolava dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli. Asp.. ma.. i capelli possono formicolare ? Boh..
Ma fatto sta che mi sentivo strano
La signiora mi chiese 《 cosa è quello ? 》io risposi con 《 cosa ? 》lei disse 《li... sulla tua mano 》 ero spaventato ma allo stesso tempo eccitato perche era lo stesso marchio del sogno.
Prima di scendere dalla macchina provai a raccontarle cosa mi era successo, lei pensò che avessi fatto un incubo o che non volessi andare all' orfanotrofio la pensai come lei forse ero solo spaventato...
Forse è stato lo stress
Anche se non riuscivo a spiegare il tatuaggio.. o per meglio dire...
Il marchio. Feci alcuni sospiri per il solievo che fosse tutto okey o almeno, così credevo.

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