INTRODUZIONE

917 46 1
                                    

[UN ANNO PRIMA]:

Sam sgattaiolò dentro il centro commerciale, con il fucile puntato e in allerta. Doveva assicurarsi che il luogo fosse sgombero prima di mandare avanti i soldati, per non rischiare perdite.
Dal suo nascondiglio cercò qualsiasi traccia di zombie e poi alzò un pungo in vista, potevano entrare.

Dean entrò seguito dalla squadra di recupero, erano stati mandati per recuperare un gruppo di persone a loro segnalato.

"Ingresso libero, nessuna traccia" comunicò Sam dal walkie-talkie al camion di controllo fuori l'edificio.
"Perlustrate la zona alla ricerca dei dispersi!" ordinò Dean e poi raggiunse il fratello che sistemava le granate che aveva nel cinturino.
"Ho un brutto presentimento Sam, quei bastardi attaccano subito non lasciano mai il campo libero" disse Dean e Sam si girò per guardarlo.
È vero, non era una mossa abitudinaria questa, il motto di quei bastardi era attacca e uccidi senza aspettare e aver lasciato il campo libero non era un bel segnale.
"Lo so, ma ci sono delle persone a rischio di contagio e le salverò sarà l'ultima cosa che faccio" disse Sam deciso e caricò il fucile, puntandolo e avanzando.

"Generale!" un soldato si avvicinò a Dean, seguito dai colleghi.
I due Winchester si girarono verso di loro e diedero il permesso di parlare.
"Nessun disperso in questo piano" continuò il soldato.
"Zombie?" chiese Sam.
"Nessuna traccia, signore" rispose il ragazzo.
Sam e Dean si guardarono negli occhi e poi avanzarono verso le scale, pronti per il primo piano.
Stessa procedura, il primo ad andare era Sam, per dare il segnale iniziale.

Questa volta c'erano, gli zombie erano lì.

Sam abbassò il pugno, dando conferma della presenza di soggetti contagiati e lo comunicò al camion cercando di non farsi sentire.
Dean aspettò che Sam finisse di parlare per dare il segnale di attaccò.

Ci vollero pochi secondi prima di entrare in azione, i soldati riuscirono a far fuori ogni singolo contagiato e si riunirono in uno dei negozi.
"Ci sono feriti?!" domandò Sam e i soldati negarono.
"Siamo tutti?" chiese Dean e i soldati si guardarono tra di loro.
"Manca Sanders!" esclamò un ragazzo.
Sam e Dean sbiancarono, Carlos Sanders era un giovane arruolato, aveva sui ventidue anni ed era la prima volta che veniva in missione.
I due fratelli si guardarono negli occhi, sarebbero andati loro alla ricerca del ragazzo.

"Huffing, hai il controllo del gruppo fino al nostro ritorno, noi andiamo a cercare Sanders" esclamò Dean.
"Generale non è più sicuro se veniamo con voi? Per guardarvi le spalle?" chiese Huffing.
"No, in questa operazione abbiamo perso un uomo, non voglio rischiare di perderne altri... porta il resto della squadra al camion se..." Dean mise il timer su l'orologio che aveva sul polso -"non saremo qui entro mezz'ora, tutto chiaro?" chiese Dean.
"Tutto chiaro, signore!" rispose Huffing.

Sam e Dean si allontanarono dal gruppo e iniziarono a cercare Sanders.
"Non lo avranno portato troppo lontano, sarà ancora su questo piano" disse Sam.
"Sicuramente, erano affetti dal virus H, ovvero quello più debole, non riusciranno mai a salire le scale" disse Dean.
I ragazzi girarono in un corridoio e accesero le torcie, per localizzare meglio il ragazzo.
"Sam! Dean!" la voce di Sanders li fece voltare.
Il ragazzo era ancora nascosto nella penombra e con metà viso nascosto dietro un palo.
Sam tirò un sospiro di sollievo ma Dean non so tranquillizzò subito, avendo notato la vena nera sul collo del ragazzo.
"Esci allo scoperto Sanders, voglio assicurarmi che non sei un contagiato" disse Dean e Sam lo guardò confuso.
Sanders uscì fuori dal suo nascondiglio, mostrando il volto squartato e l'occhio giallo, sintomo dei contagiati.
Sam rimase scioccato e imprecò ma Sanders si limitò ad abbassare la testa.
"Mi dispiace, sono stato distratto e mi hanno morso. Mi perdoni generale" disse Sanders rassegnato.
"Non è colpa tua Sanders, mi dispiace dirlo ma questo non ti scagionerà dalla tua esecuzione" disse Dean e tolse la sicura dalla pistola caricata di acidi.
"Lo so generale, preferisco così..." disse lui.

I due si guardarono intensamente negli occhi prima che Sanders si scagliasse contro Dean, per attaccarlo ma il Winchester fu più veloce e gli scaricò un paio di colpi addosso, ponendo fine alla sua vita.

"Torniamo dagli altri..." disse Sam ma si bloccò sentendo il suo walkie-talkie suonare.
"Pronto? Cosa succede?" chiese il ragazzo.
"È una trappola! Vogliono contagiarvi! Correte!" urlarono dall'altra parte.
"Andiamo!" disse Dean e i due ragazzi iniziarono a correre per raggiungere il resto della squadra.
Uno zombie riuscì ad afferrare Dean per i piedi e lo fece cadere a terra.
"Sammy!" urlò il ragazzo e il fratello si girò verso di lui, puntò il fucile sullo zombie e sparò.
Il contagiato riuscì a evitare il proiettile e morse Dean sul collo, facendo colare la saliva nella ferita.

Lo aveva contagiato.

Dean riuscì a girarsi e sparò in bocca allo zombie, facendolo morire all'istante.
Sam raggiunse il fratello e si accovacciò accanto a lui, caricandoselo in spalla.
"Non preoccuparti Dean, andrà tutto bene"
Sam e Dean raggiunsero il gruppo all'ingresso ma il più grande dei due Winchester crollò davanti al camion.
"Dean! Non mollare!" urlò Sam.
"Sono un contagiato Sam, Castiel aveva ragione, il virus si incolla facilmente ai feriti" disse Dean.
Sam scosse la testa, negando l'evidenza.
"Tu non morirai per questo virus, ti porterò al laboratorio e gli angeli troveranno una cura. Te lo prometto!" disse Sam ma Dean non era d'accordo.
"Huffing! Vieni qui!" urlò il ragazzo e Huffing uscì dal camion.

"Generale... lei è" iniziò ma Dean lo interruppe.
"Mio fratello sarà il vostro nuovo generale, e voi il vice..." disse Dean indicando Huffing ma Sam lo bloccò.
"Io non ti lascerò morire per il virus!" urlò il ragazzo.
"Infatti mi ucciderete!" strillò Dean zittendo tutti.
Sam rimase scioccato.
"No..." disse Sam ma Dean gli mise in mano la pistola caricata di acidi e fece un passo indietro.
"Non voglio finire come loro, ti prego Sammy... sento l'energia malvagia di questo virus scorrermi e non so per quanto tempo riuscirò a trattenermi..." disse.
Sam con le lacrime agli occhi alzò lentamente la pistola, tremante.
"Ti prego, considera almeno la mia opzione... lascia che ti scortiamo fino al laboratorio" disse il ragazzo ma Dean negò con la testa.
Le vene iniziarono a comparire sul collo di Dean e in due secondi raggiunsero l'occhio colorandolo di giallo.
"È troppo tardi Sammy..."
Sam teneva ancora puntata la pistola ma non aveva intenzione di sparare.
"Sparami Sam..."
"Dean..." lo implorò.
"Sparami adesso cazzo!" urlò Dean e Sam premette il grilletto.

Il corpo di Dean cadde a terra e Sam aveva ancora la pistola puntata in aria, tremando come una foglia.
Huffing, che fino a quel momento aveva assistito, abbassò la mano del generale.
"Generale..." lo chiamò ma il Winchester crollò sulle ginocchia tra le lacrime.
Dovettero trascinarlo di peso nel camion, non voleva lasciare suo fratello li.

DYNASTIA || SAM WINCHESTER [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora