Rindris Nyx
Data: giorno 30 del mese n.19 (60 dopo la scoperta del Nido)
Luogo: Ashes Remain«Le ho detto di no! E ora se ne vada!» mi urlò contro il proprietario dell'armeria buttandomi fuori dal suo negozio.
Dall'interfaccia della maschera ingradii di nuovo la sua scheda.Nome: Jon Angel
Data di nascita: 15.15.23
Sesso: M
Razza: Umano
Professione: vende armi
Residenza: Ashes Remain
Note: umano violento.
È sposato e ha 2 figliOra non più.. Pensai amaramente.
Accanto alle sue informazioni c'era una sua foto.
Anche se aveva 37 anni sembrava dimostrarne minimo 60: aveva rughe profonde sul viso sempre corrucciato, i capelli erano praticamente grigi, sarà forse per lo stress? Non deve essere facile avere a che fare tutti i giorni con gente che ti potrebbe ficcare una pallottola in testa.
Ha due occhietti neri e severi che ti fanno intendere da subito che non avrebbe cambiato idea neanche se ti fossi inginocchiato, inoltre aveva la tipica carnagione abbronzata dei cacciatori che stavano qualche giorno fuori casa per abbattere gli Slave, quindi con le armi ci sapeva fare.
Era basso, arrivava al massimo a 1.70 ed era magro, non avrei mai pensato che sarebbe riuscito a trascinarmi fuori, aveva la presa ferrea.
Mi ritrovai per strada con l'unico testimone che non ne voleva sapere di parlare.
Un uomo che avrà affrontato molti Slave, perché avrebbe dovuto essere agitato solo parlarmi dell'accaduto?
"Ahahahaha Rindris! Sei uno sfigato".
Mi guardai attorno, ignorando le risate che provenivano dall'auricolare.
La strada era stranamente deserta, tutti erano rientrati nelle proprie abitazioni e, in modo goffo, mi guardavano dalle loro finestre pensando che non li notassi.
"Guarda che ti devi muovere eh! A Zuzu non piace che perdi tempo e vuole risultati di... Beh lo sai".
«Grazie genio! E dimmi un po', come faccio ad indagare quando in tutta Ashes Remain non c'è una singola persona che ha visto o sentito qualcosa? Neanche l'idiota che ho visto vicino al cadavere sa qualcosa, e lo devi vedere! Trema come una foglia!».
"Beh amico, sei tu che hai voluto fare questo lavoro. Sei praticamente l'unico che da la caccia a quelle creature immaginarie! E vieni pure pagato...".
Ignorai il mio, purtroppo, compagno. Se avessi potuto scegliere di far coppia con un sasso inutile o Wide, beh mi sarei precipitato dal sasso senza neanche pensarci.
Mi scompigliai i capelli dallo stress e alcune ciocche caddero davanti alla maschera.
Sospirai rassegnato e decisi di ritornare dal cadavere, poco fuori dalla città, tanto non avrei ottenuto di più standomene fermo in mezzo alla strada deserta.
Già, l'unico che da la caccia a creature che nessuno ha mai visto, ma lo faccio per un motivo preciso.
Automaticamente portai la mano sul petto, sopra una tasca dove tengo sempre una foto.
Io non do la caccia a questi Phantasm perché voglio, ma molti credono nella loro esistenza e l'Associazione per la Protezione e la Sicurezza della nuova civiltà ha dovuto cercare persone o, come nel mio caso, semi-robot che diano caccia a questi esseri.
«A capirlo poi perché sono praticamente l'unico che dia loro la caccia...»
"Se ti consola saperlo non sei il primo" disse Wide con quel suo tono fastidiosissimo da "ora ti dico cose inutili anche se non me lo hai chiesto".
Mi accovacciai accanto al cadavere e come la prima volta che lo vidi mi chiesi come e perché di questo scempio... La testa era esplosa, non ne era rimasta neanche una traccia, solo le cervella e il sangue sparsi per terra. Era un ragazzino di 16 anni ed aveva una vita davanti a sé... Beh magari non sarebbe stata una bella o semplice vita in questo pianeta, ma sempre vita è.
Indossava una camicia gialla, ora la parte superiore imbrattata di sangue, e dei pantaloni corti marroni e con varie toppe.
Nessun segno di lotta. Doveva essere successo in pochi secondi.
Aprii la sua scheda.Nome: Ivan Angel
Data di nascita: 15.15.44
Razza: Umana.Altre informazioni? Nessuno. Il suo database non poteva ancora essere aggiornato, troppo giovane.
Sorrisi che padre e figlio condividevano la data di nascita, mi fecero ricordare loro due...
Scossi la testa e mi imposi a concentrarmi.
Non riuscivo a capire che arma potesse fare uno scempio del genere o chi.
Poteva essere stato chiunque, ad Ashes Remain passavano tanti generi di persone e che non, anche criminali, assassini o "predatori", poliziotti anche. È la città che sta all'entrata di Maze che è l'unico passaggio per arrivare alle cave, per questo ci passavano tanti generi di esseri.
Poteva essere stato un uomo armato o un vampiro... Le Bestie anche, ne ho visti un paio in un bar.
Come provare che sia stato un Phantasm e quindi avere la prova definitiva che esistono?
Non posso dimostrarlo!
Non sono un detective dannazione!
Non posso mostrare alle persone esseri che non si vedono o non si toccano.
Sentivo la pressione schizzare alle stelle... Se non fossi riuscito a racimolare qualcosa... Mi avrebbero negato la possibilità di viaggiare ancora, non potevo permetterlo!
Nel frattempo nell'auricolare Wide continuava a sparare informazioni a gogò.
"Ci sono stati molti gruppi di cacciatori di questi esseri sai? Beh non sono registrati perché ne facevano parte dei criminali come per esempio alcuni uomini di Reàl... Oh! In uno c'era anche un inventore o dottore abbastanza famoso... Come si chiamava? Erwin? Erin? Fammi cercare due secondi... ".
«Wide non mi interessa sinceramente, aiutami qui piuttosto!»
" Dammi un minuto..... AH! ELIAH ERINNI!" urla entusiasto con un tono talmente stridulo da trapanarmi i timpani e mandare in shut off il mio sistema per pochi secondi.
«WIDE! DIO SANTO! LE. MIE. ORECCHIE.» mi tolsi l'auricolare dall'orecchio e aspettai che i timpani funzionassero di nuovo.
25 anni e perdere l'udito per colpa di un deficente!
Sentivo Wide che si stava scusando, una raffica di "scusa" in pochi secondi.
Sapevo che era davvero dispiaciuto, ma non mi lasciai intenerire.
Mi rimisi l'auricolare scocciato.
«Senti amico, aiutami qui così me ne posso andare prima ok? Non mi interessa nulla di questo Eliah Erinni ok?» gli dissi, ma non stetti ad ascoltare quello che mi rispose perché sentii un brivido percorrermi la schiena.
Feci solo in tempo ad alzare lo scudo magnetico attorno a me che una lama lo colpì creando delle scintille azzurrine.
Mi girai prendendo il revolver e puntandolo davanti a me.
In un primo momento non vidi nessuno lasciandomi un po' confuso, poi abbassai lo sguardo e incrociai degli occhi grigi pieni di astio e rabbia di un ragazzino che impugnava un machete.
Abbassai la pistola, dandomi dello stupido per aver avuto timore di.. Un bambino!
"Se Wide lo viene a sapere mi riderà dietro per tutta la vita..." dissi tra me e me "questa cosa non deve uscirirmi di bocca neanche da morto"
«Ehy ragazzino guarda che è pericoloso andare in giro con un machete, dammelo forza» feci per prenderglielo ma lui fece un passo indietro per scansarsi.
Non distoglieva gli occhi dai miei come se li vedesse da dietro la mia maschera, e la cosa mi metteva un po' a disagio. Nessuno lo faceva mai, solo il mio superiore. Allo stesso tempo, però, mi intrigava la cosa. Finalmente una persona ha le palle di guardarmi negli occhi!
Mi puntò la lama contro «cosa sai di Eliah Erinni?» aveva la voce roca come se non parlasse molto, ma allo stesso tempo pieno di tensione come se fosse un argomento molto delicato per lui.
"hey Rindris, chi c'è lì con te?" chiese curioso.
Lo ignorai.
«Senti, non ho tempo di giocare con te ok? Dammi quell'arma e ti prometto che non ti farò del male» feci per prender di nuovo il machete, ma lui iniziò a colpirmi selvaggiamente, ma non mi faceva nulla con lo scudo alzato, creava solo qualche scintilla azzurra.
Sentii Wide giocherellare con dei tasti, ma lo ignorai.
Sospirai rassegnato.
Sul monitor lampeggiava una luce rossa con su scritto "Attenzione! Forma di vita Ostile, prendere precauzioni".
Diedi un'occhiata all'orario. Ho peso troppo tempo.
Tolsi la sicura al revolver e lo puntai alla sua testa. Non avevo tempo da perdere.
Peccato però avrà avuto 13? Forse 14 anni, non riuscivo a capirlo bene, era troppo magro, come molti qui.
Aveva capelli corti e rossi, scompigliati e sporchi come se non si lavasse da molto molto tempo, irregolari come se li fosse tagliati lui e si fosse lasciato due ciocche lunghe ai lati del volto.
Occhi grandi e grigi, naso piccolo e labbra rose e sottili, screpolate come se non bevesse acqua da un po' e aveva una cicatrice sul lato sinistro.
Attorno alla bocca è sporca di cioccolato, proprio i ragazzini non sanno contenersi davanti a una tavoletta di cioccolato eh?
La pelle era abbronzata, come se stesse molto tempo sotto il sole e sporca di terra (magari è figlio di un contadino?).
Beh, mi dispiace per i suoi genitori, ma sono programmato per difendermi da minacce esterne, se necessario e dato che non aveva alcun motivo di smetterla di colpirmi col suo machete, potevo ucciderlo.
Peccato però. Il suo sguardo mi intrigava molto.
Erano occhi di un selvaggio, che non aveva nulla da temere, nulla da perdere.
Se fosse stato più disciplinato, magari...
Stavo per premere il grilletto quando sentii una donna urlare da dentro la città, anche il ragazzino si fermò e guardo la città.
Quel che vidi mi raggelò il sangue.
Aveva un ghigno folle sulle labbra e un fuoco inquietante nel suo sguardo.
La donna urlò di nuovo cosa che mi fece tornare in me.
Non ho tempo da perdere, devo controllare cosa sta succedendo.
Lasciai il ragazzino indietro e corsi velocemente nella città.Ripensandoci, se non lo avessi fatto forse lei sarebbe ancora qui...
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Il nido dei Phantasm
Fantasía"Nido dei Phantasm" è il nome del pianeta scoperto 60 anni prima dagli avvenimenti della storia. In questo mondo i Phantasm sono esseri che non possono essere visti ad occhio nudo o con qualunque altra tecnologia esistente, ma esistono. Alcuni attac...