presi l'attrezzatura su una spalla
chiusi il bagagliaio facendo
un respiro lento e profondo
le luci dei lampioni notturni
illuminavano il viale d'ingresso
la droga iniziò il suo rilascio
di dopamina nel mio cervello
hai un invito ragazzo?
lo fissai negli occhi senza rispondere
ricambiò il mio sguardo calmo
ignaro di quanto stava per accadere
mi spiace è una festa privata
senza invito non posso lasciarti ent...
prima che finisse di parlare
la lama del coltello trapassò
rapida entrambe le guance
costringendolo a bocca aperta
i suoi occhi non erano più calmi
stava elaborando rapidamente i fatti
il suo sguardo si riempì di terrore
prima che la testa comandasse
al suo corpo di reagire
una seconda lama
congelò le sue tempie
interrompendo il viaggio
di impulsi elettrici che avrebbero
ordinato al suo corpo di ribellarsi
non si comanda una ribellione
senza una testa e così il suo corpo
cadde a terra privo di sensi
i lampioni continuavano
ad illuminare il viale
non riuscivo a vedere il mio volto
ma avevo la sensazione
di avere disegnata sulla faccia
una smorfia simile ad un sorriso
alla porta del locale non c'era nessuno
l'unico cerbero di guardia
alle porte dell'inferno
giaceva senza abbaiare nel viale
scomposto nel suo stesso sangue
Shakespeare avrebbe apprezzato
la vista di tutto quel rosso
ottima scenografia ragazzo!
ma quale scenografia
questa era la vita reale
nella vita reale nessuno chiudeva
la porta a chiave allora entrai dentro
l'inferno non era mai stato
tanto affascinante
corpi sudati che si contorcevano
in un'orgia di alcol e lingue
e cazzi e fica impazziti
mi avvicinai al banco dove
fornivano le droghe liquide
che cosa ti do da bere?
quello che vuoi
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Blues Stonati
PoetryStorie affascinanti, piene di sconfitte, sesso, incontri casuali, desiderio di perdizione. Personaggi che inseguono i sogni, che li fuggono, che si riducono ad uno straccio, autolesionisti di emozioni, giocatori d'azzardo di ogni genere, chi gioca c...