Moliére
IL MALATO IMMAGINARIO
IL PROLOGO
Dopo le gloriose fatiche e le sonanti vittorie del nostro augusto sovrano, è più che giusto che tutti coloro che fanno
mestiere di scrivere ne dicano le lodi o contribuiscano al suo divertimento. Non altro si è voluto fare qui, e questo
prologo è un saggio delle lodi che si devono a questo gran principe; esso introduce alla commedia del Malato
immaginario, che è stata concepita come momento di svago alle sue nobili occupazioni.
La scena rappresenta un piacevolissimo scorcio di campagna.
EGLOGA
con musica e danze
Flora, Pan, Climene, Dafni, Tirsi, Dorila, due Zefiri, schiera di Pastorelle e di Pastori
FLORA
Lasciate, lasciate gli armenti,
Venite, Pastori, venite, Pastorelle,
Correte, su, correte sotto gli olmi ridenti:
Io vengo ad annunziarvi le più grate novelle,
A recare la gioia in tutti i casolari.
Lasciate, lasciate gli armenti,
Venite, Pastori, venite, Pastorelle,
Correte, su, correte sotto gli olmi ridenti.
CLIMENE E DAFNI
Lascia, Pastor, le focose querele,
Senti, Flora ci chiama.
TIRSI E DORILA
Ma dimmi almen, crudele,
TIRSI
Se un briciol d'amicizia vuoi donare a chi t'ama?
DORILA
Se sarai più benigna al mio ardore fedele?
CLIMENE E DAFNI
Senti, Flora ci chiama.
TIRSI E DORILA
Io voglio una parola, una parola sola.
TIRSI
Languirò io per sempre in pena sì crudele?
DORILA
Farai felice un giorno colui che tanto t'ama?
CLIMENE E DAFNI
Senti, Flora ci chiama.
ENTRATA DEL BALLETTO
La schiera dei Pastori e delle Pastorelle va a disporsi a tempo di musica attorno a Flora.
CLIMENE
Quale novella poi,
O Dea, ci getterà nell'esultanza?DAFNI
Avide siamo di saper da voi
Una nuova di tanta rinomanza.
DORILA
Di brama sospiriamo tutti noi.
TUTTI
E d'impazienza stiam morendo tutti.
FLORA
Or ecco; zitti, zitti!
Sono esauditi i voti, LUIGI vincitore