Dopo qualche minuto Gianni si riprese e si ritrovò sul tavolino sul quale era prima, credeva di aver sognato ancora ma Sterpy con uno sguardo gli fece capire che quello che aveva visto era reale.
Ora il criceto aveva una paura tremenda della donna e provò a fuggire, ma l'anziana non ebbe difficoltà a riafferrarlo con una tripla capriola incastrante.
Nello scantinato Gianni aveva visto dei cadaveri sanguinanti appesi a dei ganci, la cara vecchietta era una serial killer, e voleva utilizzare Gianni per uccidere una sua ambita vittima, avrebbero agito qualche ora dopo.
Il piccolo animaletto serviva all'anziana per entrare nella casa della vittima che era pieni di sistemi antifurto, lui con la sua velocità avrebbe dovuto disattivare le allarmi e far entrare l'assassino.
I due si diressero verso l'obiettivo pronti ad attuare il piano.
Gianna riuscì ad introdursi da una finestra appena aperta, si dirigeva verso il quadro elettrico quando intravide la vittima, rimase impietrito, era il proprietario del negozio di animali dal quale lui proveniva. A questo punto era perplesso, non sapeva cosa fare, poi qualcosa lo spinse ad avvicinarsi al telefono e digitare il numero dei carabinieri, che pur non sentendo niente decisero di dirigersi all'abitazione.
Intanto Gianni aprì la porta alla vecchia che riuscì comunque ad uccidere la sua vittima ma venne presa sul fatto e venne arrestata.
Sterpy era incredula, come aveva potuto Gianni avvisare le forze dell'ordine, anche perché era un criceto.
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Il criceto peptosiano
HumorUn criceto chiede a un'altro:"sei stanco?" L'altro gli risponde "no", invece era stanco. Questa storia è piena di relativismo astrattuale infatti uno dei criceti senza saperlo mente l'altro attivando il suo credimento psichico.