Parole profonde

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Premetto che ciò che scriverò non sarà volto ad attirare l'attenzione altrui nè tantomeno si tratterà di semplice moralismo come sicuramente qualcuno penserà, ma vorrei che fosse spunto di riflessione per tutti coloro che le leggeranno. Pochi minuti fa, durante il programma di Fazio su Rai1 "Che tempo che fa" è entrato in studio un uomo che personalmente stimo moltissimo, sto parlando di Roberto Saviano. Sono stato immediatamente sottratto dalla mia piccola bolla di ignoranza e catapultato in realtà diverse, nelle realtà che lui racconta con minuzzia di particolari, modo sconosciuti alle nostre generazioni, realtà disastrose come quelle della Siria. Lo dico con estrema sincerità, mi sono sentito un vero idiota, insignificante. Vedere certe immagini, così crude così forti, ascoltare dichiarazioni così dirette di cui nessuno sa nulla mi hanno fatto riflettere. Naturalmente invito tutti voi o perlomeno chi è riuscito ad arrivare a leggere fino a qui di riguardare la puntata nel caso non l'avessero già vista. Invito voi, come me, ad estraniarvi per un attimo dalla vostra quotidianità, ad accantonare i mille, e permettetemi la parola, "stupidi" problemi che pensiamo di avere per immedesimarvi anche solo per un attimo in realtà come quelle descritte da Saviano. Le immagini parlano chiaro. Le notizie altrettanto. Ma come lui stesso dice: " Noi viviamo oramai di notizie flash, è vero conosciamo tutto di ciò che ci circonda, ma la realtà è che in realtà non sappiamo proprio nulla". Tutte le volte che ho l'occasione di ascoltare le sue parole rimango dall'inizio alla fine con il fiato sospeso, e la mente che macina incessantemente concetti e nozioni, riflessioni e commenti. Rimango chiuso in una bolla di ragionamento puro, ed è proprio qui che vorrei invitare tutti voi che in questo momento state gentilmente e pazientemente leggendo queste mie superflue parole.

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