Sul bordo del precipizio, ho allargato le braccia facendomi inondare dal vuoto della mia anima.
Ad occhi chiusi ho immaginato volasse via fino al cielo, imparando a danzare come danzano le nuvole sulle note del vento. Nello stesso cielo dove ho immaginato vi fossero i suoi occhi e le sue braccia ad attenderla.
E non immagino più quando anche sotto i miei piedi riesco a sentire il vuoto.
Ho saltato e chissà dove andrò adesso.